Tota: «Se mancano i fondi il bilancio di previsione non è stato redatto correttamente»
Nuovo intervento del dott. Francescosaverio Tota, revisore dei conti enti locali
domenica 1 settembre 2019
11.26
iReport
Francescosaverio Tota entra nuovamente nel dibattito legato all'attività amministrativa con un suo contributo nel quale discute di bilancio di previsione e della mancanza di fondi per alcune attività, come ad esempio l'acquisto dei quotidiani per la biblioteca comunale. Rimaniamo a disposizione nell'accogliere pareri qualificati in risposta al seguente testo.
Non si può rimanere indifferenti innanzi ad affermazioni pubbliche circa:
L'articolo 3 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, le amministrazioni pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformano la propria gestione a regole contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati.
Questi principi indicano, in maniera chiara e inequivocabile, le procedure da seguire nella conduzione di una regolare e veritiera contabilità dell'Ente che, a parere di chi scrive, è presupposto essenziale per una sana e vigilata amministrazione politica e gestionale del Comune.
Vediamo in maniera semplice ( senza l'uso di eccessivi e noiosi tecnicismi) cosa dicono questi principi contabili generali e di principi contabili applicati ai quali tutti i comuni d'Italia devono uniformarsi.
Ogni Comune, verso la fine dell'anno ( nel nostro caso 2018) , deve redigere un Bilancio di Previsione Triennale ( attualmente 2019-2020-2021) dove prevedere per ogni settore di operatività dell'Ente dei fondi di spesa analiticamente individuati. La somma da stanziare nel fondo di spesa è pari a quella sostenuta nell'anno precedente incrementata o diminuita in base all'aumento o diminuzione eventuale del costo stesso.
Per esempio: fondo destinato all'acquisto dei giornali per la biblioteca per un importo almeno pari alla spesa sostenuta nell'anno precedente con possibili variazioni in aumento o diminuzione se si prevede che il costo dei giornali potrebbe aumentare o diminuire oppure se si prevedere di ridurre o incrementare il numero dei giornali da comprare.
Seguendo tale semplice regola, dettata anche dal comportamento di un "buon padre di famiglia" , com'è possibile che il Comune di Corato, già dal mese di agosto, non ha piu' i soldi per comprare i giornali per la biblioteca?
Ancor piu' grave è la situazione se si proietta tale "ratio" allo stanziamento dei fondi spesa per la mensa scolastica oppure per gli stanziamenti spesa previsti per pagare i fornitori.
Se è stato redatto un Bilancio di previsione nel rispetto dei principi contabili generali e dei principi contabili applicati., il Comune di Corato dovrebbe avere stanziato fondi di spesa sufficienti per comprare i giornali previsti, per iniziare regolarmente la mensa scolastica , per pagare tutti i fornitori che hanno erogato servizi o/e beni e per coprire tutti i costi previsti per lo smaltimento dei rifiuti; e questo indipendentemente dalla salvaguardia degli equilibri di bilancio e dall'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel.
Se i fondi di spesa non sono stati dotati delle somme minime indispensabili , il bilancio di previsione non è stato redatto correttamente nel rispetto dei principi contabili generali e di principi contabili applicati; quindi non rispondente al principio di veridicità ponendo in essere una grave irregolarità contabile.
Potrebbero esserci delle divergenze tra i fondi di spesa stanziati e le correlate entrate, ma non credo sia questa la fattispecie che interessa il nostro Comune.
Nulla, ripeto, nulla c'entra la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel.
La delibera di Consiglio Comunale di salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel. , insieme con l'aggiornamento dei documenti unici di programmazione ( DUP), richiede, una complessa attività da parte di tutti i responsabili dei settori di un Ente e successivamente dei revisori dei conti ; attività fondamentalmente tesa a verificare se sono state fatte correttamente le iniziali previsioni del bilancio ( sia spesa che entrata) in modo da accertare l'assestamento generale di bilancio con la correlata verifica sugli equilibri di bilancio disciplinati, rispettivamente, dagli articoli 175, comma 8, e 193 del Testo unico degli enti locali.
Quindi, nella speranza di essere stato chiaro pur consapevole di correre il rischio di critiche da parte degli ESPERTI per l'eccessiva semplificazione, durante la fase di salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel. non è corretto sopperire a una manca o irregolare previsione iniziale concretizzatasi per la mancata osservanza dei principi contabili generali e di principi contabili applicati.
In parole povere se si fosse elaborato un corretto bilancio di previsione non avremmo mai potuto avere:
L'esercizio provvisorio sussiste unicamente in assenza di approvazione del Bilancio di previsione.
Circa la paventata e sventolata responsabilità patrimoniale in cui potrebbero incorrere i Consiglieri Comunali nell'ipotesi in cui approvassero la delibera di consiglio Comunale di salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel., non trova alcun fondamento giuridico.
Anzi, nessuna responsabilità hanno i Consiglieri Comunali neo-eletti per fatti amministrativi e contabili antecedenti l'assunzione del proprio incarico.
Sarà proprio l'organo di revisione ( "ordinario" o/e "straordinario") a garantire e rassicurare , con i propri pareri, i singoli Consiglieri Comunali.
Revisore dei Conti Enti Locali Francescosaverio Tota
Non si può rimanere indifferenti innanzi ad affermazioni pubbliche circa:
- l'impossibilità dell'Ente di acquistare i giornali per la biblioteca per mancanza di fondi stanziati nei capitoli di spese dedicati
- l'incapacità dell'Ente di pagare i fornitori o di garantire la regolare erogazione del servizio a domanda individuale della mensa scolastica se non si procede a deliberare la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193del Tuel
- il pericolo dell'esercizio provvisorio se l'Ente non procede a deliberare la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel.
- la presenza di consistenti debiti fuori bilancio rivenienti da servizi o/e forniture di competenza degli esercizi precedenti
- la proposta di variazione del bilancio di previsione 2019 a causa di un incremento di circa 600.000 della Tari per maggiori costi sostenuti o/e da sostenere nella raccolta e smaltimento dei rifiuti nell'esercizio corrente
L'articolo 3 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2015, le amministrazioni pubbliche territoriali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria conformano la propria gestione a regole contabili uniformi definite sotto forma di principi contabili generali e di principi contabili applicati.
Questi principi indicano, in maniera chiara e inequivocabile, le procedure da seguire nella conduzione di una regolare e veritiera contabilità dell'Ente che, a parere di chi scrive, è presupposto essenziale per una sana e vigilata amministrazione politica e gestionale del Comune.
Vediamo in maniera semplice ( senza l'uso di eccessivi e noiosi tecnicismi) cosa dicono questi principi contabili generali e di principi contabili applicati ai quali tutti i comuni d'Italia devono uniformarsi.
Ogni Comune, verso la fine dell'anno ( nel nostro caso 2018) , deve redigere un Bilancio di Previsione Triennale ( attualmente 2019-2020-2021) dove prevedere per ogni settore di operatività dell'Ente dei fondi di spesa analiticamente individuati. La somma da stanziare nel fondo di spesa è pari a quella sostenuta nell'anno precedente incrementata o diminuita in base all'aumento o diminuzione eventuale del costo stesso.
Per esempio: fondo destinato all'acquisto dei giornali per la biblioteca per un importo almeno pari alla spesa sostenuta nell'anno precedente con possibili variazioni in aumento o diminuzione se si prevede che il costo dei giornali potrebbe aumentare o diminuire oppure se si prevedere di ridurre o incrementare il numero dei giornali da comprare.
Seguendo tale semplice regola, dettata anche dal comportamento di un "buon padre di famiglia" , com'è possibile che il Comune di Corato, già dal mese di agosto, non ha piu' i soldi per comprare i giornali per la biblioteca?
Ancor piu' grave è la situazione se si proietta tale "ratio" allo stanziamento dei fondi spesa per la mensa scolastica oppure per gli stanziamenti spesa previsti per pagare i fornitori.
Se è stato redatto un Bilancio di previsione nel rispetto dei principi contabili generali e dei principi contabili applicati., il Comune di Corato dovrebbe avere stanziato fondi di spesa sufficienti per comprare i giornali previsti, per iniziare regolarmente la mensa scolastica , per pagare tutti i fornitori che hanno erogato servizi o/e beni e per coprire tutti i costi previsti per lo smaltimento dei rifiuti; e questo indipendentemente dalla salvaguardia degli equilibri di bilancio e dall'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel.
Se i fondi di spesa non sono stati dotati delle somme minime indispensabili , il bilancio di previsione non è stato redatto correttamente nel rispetto dei principi contabili generali e di principi contabili applicati; quindi non rispondente al principio di veridicità ponendo in essere una grave irregolarità contabile.
Potrebbero esserci delle divergenze tra i fondi di spesa stanziati e le correlate entrate, ma non credo sia questa la fattispecie che interessa il nostro Comune.
Nulla, ripeto, nulla c'entra la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel.
La delibera di Consiglio Comunale di salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel. , insieme con l'aggiornamento dei documenti unici di programmazione ( DUP), richiede, una complessa attività da parte di tutti i responsabili dei settori di un Ente e successivamente dei revisori dei conti ; attività fondamentalmente tesa a verificare se sono state fatte correttamente le iniziali previsioni del bilancio ( sia spesa che entrata) in modo da accertare l'assestamento generale di bilancio con la correlata verifica sugli equilibri di bilancio disciplinati, rispettivamente, dagli articoli 175, comma 8, e 193 del Testo unico degli enti locali.
Quindi, nella speranza di essere stato chiaro pur consapevole di correre il rischio di critiche da parte degli ESPERTI per l'eccessiva semplificazione, durante la fase di salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel. non è corretto sopperire a una manca o irregolare previsione iniziale concretizzatasi per la mancata osservanza dei principi contabili generali e di principi contabili applicati.
In parole povere se si fosse elaborato un corretto bilancio di previsione non avremmo mai potuto avere:
- l'impossibilità dell'Ente di acquistare i giornali per la biblioteca per la mancanza di fondi stanziati nei capitoli di spese dedicati
- l'incapacità dell'Ente di pagare i fornitori o di garantire la regolare erogazione del servizio a domanda individuale della mensa scolastica se non si procede a deliberare la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193del Tuel
- il pericolo dell'esercizio provvisorio se l'Ente non procede a deliberare la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel.
- la presenza di consistenti debiti fuori bilancio rivenienti da servizi o/e forniture di competenza degli esercizi precedenti
- la proposta di variazione del bilancio di previsione 2019 a causa di un incremento di circa 600.000 della Tari per maggiori costi sostenuti o/e da sostenere nella raccolta e smaltimento dei rifiuti nell'esercizio corrente
L'esercizio provvisorio sussiste unicamente in assenza di approvazione del Bilancio di previsione.
Circa la paventata e sventolata responsabilità patrimoniale in cui potrebbero incorrere i Consiglieri Comunali nell'ipotesi in cui approvassero la delibera di consiglio Comunale di salvaguardia degli equilibri di bilancio e l'assestamento generale dei conti ai sensi dell'art. 193 del Tuel., non trova alcun fondamento giuridico.
Anzi, nessuna responsabilità hanno i Consiglieri Comunali neo-eletti per fatti amministrativi e contabili antecedenti l'assunzione del proprio incarico.
Sarà proprio l'organo di revisione ( "ordinario" o/e "straordinario") a garantire e rassicurare , con i propri pareri, i singoli Consiglieri Comunali.
Revisore dei Conti Enti Locali Francescosaverio Tota