«La vita di una persona vale quanto quella di miliardi di persone», la lettera aperta di un cittadino al presidente Emiliano
Il firmatario è il prof. Peppino Scaringella, già pubblico amministratore del Comune di Corato
giovedì 22 aprile 2021
10.58
iReport
La lettera del prof. Peppino Scaringella, indirizzata al governatore Michele Emiliano, si inserisce nel dibattito relativo alle controindicazioni dei vaccini anticovid. Scaringella, a lungo esponente politico della nostra città, chiede che non venga minimizzato il rischio che i vaccini comportano e di non declassare la vita della persona ad un mero dato statistico. Di seguito il testo integrale della nota.
Sig. Presidente,
Le scrivo come italiano pugliese, oltre che come Suo elettore, per esprimerLe la totale contrarietà, che ,sono sicuro, è avvertita da numerosi altri concittadini, per il sostegno diretto/indiretto che come Amministratori responsabili del "BENE COMUNE" date a chi sostiene che i casi di trombosi indotti dalla inoculazione dei vaccini sono del tutto pallidamente marginali al punto da essere non degni di alcuna attenzione, atteso che la consistenza del rischio di mortalità è solo di una persona, adolescente, giovane, adulto, anziano, su un milione di vaccini. Così non è, né può e deve essere, considerato che la vita di una persona vale, senza se e senza ma, nello Stato di diritto, a quella di milioni/miliardi di persone.
Non saranno di certo le Agenzie preposte alla certificazione dei vaccini a decidere e imporre la somministrazione di vaccini potenzialmente letali, sol perché bisogna vincere la guerra virale in corso, che continua a mietere numerose vite umane, ahinoi. La guerra virale si deve vincere, facendo vincere però la vita di tutti, dono inestimabilmente prezioso.
La invito a levare la Sua voce forte ed autorevole a favore della vita dei Pugliesi Italiani tutti.
Con stima, Prof. Giuseppe Scaringella
Sig. Presidente,
Le scrivo come italiano pugliese, oltre che come Suo elettore, per esprimerLe la totale contrarietà, che ,sono sicuro, è avvertita da numerosi altri concittadini, per il sostegno diretto/indiretto che come Amministratori responsabili del "BENE COMUNE" date a chi sostiene che i casi di trombosi indotti dalla inoculazione dei vaccini sono del tutto pallidamente marginali al punto da essere non degni di alcuna attenzione, atteso che la consistenza del rischio di mortalità è solo di una persona, adolescente, giovane, adulto, anziano, su un milione di vaccini. Così non è, né può e deve essere, considerato che la vita di una persona vale, senza se e senza ma, nello Stato di diritto, a quella di milioni/miliardi di persone.
Non saranno di certo le Agenzie preposte alla certificazione dei vaccini a decidere e imporre la somministrazione di vaccini potenzialmente letali, sol perché bisogna vincere la guerra virale in corso, che continua a mietere numerose vite umane, ahinoi. La guerra virale si deve vincere, facendo vincere però la vita di tutti, dono inestimabilmente prezioso.
La invito a levare la Sua voce forte ed autorevole a favore della vita dei Pugliesi Italiani tutti.
Con stima, Prof. Giuseppe Scaringella