"La radice quadrata della vita", incontro con Lorella Carimali
Una nota del Presidio del Libro di Corato
mercoledì 20 marzo 2019
18.12
iReport
Sabato 9 marzo 2019 è stata ospite dell'ITET Tannoia di Corato Lorella Carimali, docente di matematica e fisica nelle scuole superiori da trent'anni e collaboratrice con università, centri di ricerca ed enti di formazione, premiata nel 2017 tra i dieci migliori insegnanti italiani dell'Italian Teacher Prize e selezionata tra i 50 finalisti del Global Teacher Prize, il Nobel per l'insegnamento.
In collaborazione con i Presidi del Libro, Lorella Carimali ha presentato il romanzo dal titolo "La radice quadrata della vita" (Rizzoli, 2018).
Dopo i saluti iniziali della Dirigente, Prof.ssa Nunzia Tarantini che ha evidenziato i vantaggi della lettura come strumento utile per ampliare e fortificare i propri orizzonti culturali, la Carimali ha dialogato con Antonella Lastella, libraia.
Il pubblico variegato, costituito dagli alunni delle quarte classi e da adulti che già conoscevano l'autrice o che erano desiderosi di interagire con la prof. che ha sfiorato il «Nobel» degli insegnanti, è stato piacevolmente accolto nell'auditorium sulle note della canzone "I numeri" di Lorenzo Jovanotti, dalla proiezione di una tela del 1927 di Felice Casorati "Gli scolari" e dalla fisicità di un prezioso triplo vinile di musica elettronica di un duo scozzese i Boards of Canada (Geogaddi) con una tracklist tutta matematica scatenando empatia ed energia.
Le letture di alcuni passi significativi è stata affidata alle giovani "Donatrici di voce" Nadia Rutigliano e Chiara Terranova, nonché studentesse presso l'ITET Tannoia.
Profonde e autentiche le riflessioni emerse dal dialogo: in un Paese in cui la matematica non gode di grande popolarità tra gli studenti, la prima cosa da fare è scardinare i luoghi comuni che la condannano a un ruolo di subalternità rispetto ad altre materie più gettonate.
Il romanzo presentato "La radice quadrata della vita" mette a confronto due generazioni di insegnanti, parla del lavoro instancabile dei docenti e della matematica: come tecnica per affrontare la vita attraverso il ragionamento ed espediente per trovarne gli aspetti positivi. Come la radice quadrata, appunto, che può esistere solo se il numero sotto radice è positivo.
Un libro che punta a trasmettere a tutti la bellezza del pensiero matematico, in cui convivono libertà, armonia e rigore.
La famosa frase "puoi scegliere: la matematica o gli amici!" è stata scongiurata grazie alla speciale didattica utilizzata da Donatella, protagonista del romanzo, che ha un approccio ludico e trasversale con la scienza dei calcoli, provando a tutti la pura potenza creatrice della matematica, capace di far comprendere la bellezza e la costruzione del mondo attraverso il ragionamento logico. La famiglia, gli amici non possono esaurire l'orizzonte del mondo; per i ragazzi delle superiori, in questo loro fisiologico tempo delle scelte, il possibile incontro con altri mondi avviene con la scuola.
La sfida di una scuola possibile, ci spiega la Carimali, che superi la scissione tra cultura umanistica e scientifica; una scuola possibile come luogo di relazioni, esperienze intellettuali ed emotive, dove il gesto e la voce dell'insegnante trasformino informazioni in entità immaginabili, plasmando la società brillante che verrà, capace anche di reggere l'onda d'urto del reale grazie a doti di pazienza, fatica e lentezza.
Perchè il futuro lo si costruisce insieme.
In collaborazione con i Presidi del Libro, Lorella Carimali ha presentato il romanzo dal titolo "La radice quadrata della vita" (Rizzoli, 2018).
Dopo i saluti iniziali della Dirigente, Prof.ssa Nunzia Tarantini che ha evidenziato i vantaggi della lettura come strumento utile per ampliare e fortificare i propri orizzonti culturali, la Carimali ha dialogato con Antonella Lastella, libraia.
Il pubblico variegato, costituito dagli alunni delle quarte classi e da adulti che già conoscevano l'autrice o che erano desiderosi di interagire con la prof. che ha sfiorato il «Nobel» degli insegnanti, è stato piacevolmente accolto nell'auditorium sulle note della canzone "I numeri" di Lorenzo Jovanotti, dalla proiezione di una tela del 1927 di Felice Casorati "Gli scolari" e dalla fisicità di un prezioso triplo vinile di musica elettronica di un duo scozzese i Boards of Canada (Geogaddi) con una tracklist tutta matematica scatenando empatia ed energia.
Le letture di alcuni passi significativi è stata affidata alle giovani "Donatrici di voce" Nadia Rutigliano e Chiara Terranova, nonché studentesse presso l'ITET Tannoia.
Profonde e autentiche le riflessioni emerse dal dialogo: in un Paese in cui la matematica non gode di grande popolarità tra gli studenti, la prima cosa da fare è scardinare i luoghi comuni che la condannano a un ruolo di subalternità rispetto ad altre materie più gettonate.
Il romanzo presentato "La radice quadrata della vita" mette a confronto due generazioni di insegnanti, parla del lavoro instancabile dei docenti e della matematica: come tecnica per affrontare la vita attraverso il ragionamento ed espediente per trovarne gli aspetti positivi. Come la radice quadrata, appunto, che può esistere solo se il numero sotto radice è positivo.
Un libro che punta a trasmettere a tutti la bellezza del pensiero matematico, in cui convivono libertà, armonia e rigore.
La famosa frase "puoi scegliere: la matematica o gli amici!" è stata scongiurata grazie alla speciale didattica utilizzata da Donatella, protagonista del romanzo, che ha un approccio ludico e trasversale con la scienza dei calcoli, provando a tutti la pura potenza creatrice della matematica, capace di far comprendere la bellezza e la costruzione del mondo attraverso il ragionamento logico. La famiglia, gli amici non possono esaurire l'orizzonte del mondo; per i ragazzi delle superiori, in questo loro fisiologico tempo delle scelte, il possibile incontro con altri mondi avviene con la scuola.
La sfida di una scuola possibile, ci spiega la Carimali, che superi la scissione tra cultura umanistica e scientifica; una scuola possibile come luogo di relazioni, esperienze intellettuali ed emotive, dove il gesto e la voce dell'insegnante trasformino informazioni in entità immaginabili, plasmando la società brillante che verrà, capace anche di reggere l'onda d'urto del reale grazie a doti di pazienza, fatica e lentezza.
Perchè il futuro lo si costruisce insieme.