«L'immagine simbolo del degrado che fa compagnia ai pendolari»
A distanza di un anno dalla protesta di una nostra lettrice nulla è cambiato
martedì 21 agosto 2018
11.38
iReport
Soltanto un anno fa pubblicavamo sulle nostre pagine la lettera aperta di una nostra lettrice che si lamentava delle condizioni di degrado alle fermate degli autobus.
Non esistono paline indicative, orari, e persino le capannine versano nel degrado più totale.
A distanza di un anno nulla è cambiato, anzi, come è ovvio, le cose sono peggiorate. La nostra lettrice torna a scriverci fornendoci una immagine: «Questa è l'immagine simbolo della quotidiana incuria e del degrado che fa compagnia alla vita dei pendolari. Città smart? Sviluppo e turismo? Ne vogliamo parlare? È passato un anno dalla mia segnalazione sui disservizi della Cotrap ....nulla è cambiato».
Ci sembra opportuno riproporre quella lettera che la nostra lettrice ci affidò nella speranza che, attraverso il nostro canale, le sue rimostranze giungessero a chi di competenza. E chiediamo a gran voce l'intervento delle istituzioni cittadine affinché condividano la protesta della nostra lettrice per garantire un migliore servizio a chi si affida ai mezzi pubblici per spostarsi.
Questo è ciò che scriveva la nostra lettrice il 18 luglio del 2017
"l'assenza, sia nel territorio di Trani sia in quello di Corato, di paline indicative delle fermate utili, ovvero dei capolinea.
Nei luoghi che convenzionalmente i viaggiatori abituali utilizzano come fermate, inoltre, non vi è indicazione alcuna degli orari riferiti alla tratta, tanto meno dei cambi di orari legati alla stagione estiva vi è diffusione d'informazione, ulteriore a quella per affissione negli stessi autobus e/o fornita dagli autisti.
La presente segnalazione si contestualizza in uno scenario di disservizi e disagi che di seguito si esplicitano e si commentano.
Per conoscere le fermate interne al territorio urbano di Corato, non risulta sufficiente ed esauriente leggere gli orari diffusi dalla COTRAP due volte l'anno; sono redatti con scarsissima attenzione e riguardo alla comprensione e alla chiarezza. Come si può notare guardando analiticamente l'orario, le fermate sono genericamente indicate con la dicitura ( viale Diaz) o ( Stadio), sottovalutando, nel primo caso, che viale Diaz si compone di più di 100 numeri civici e, nel secondo caso, solo chi è di Corato conosce l'ubicazione dello Stadio. Per amor di completezza e per rispetto a chi arriva nelle nostre città per la prima volta andrebbe, quanto meno, aggiunto l'indirizzo preciso.
Tali indicazioni risultano ancor più preziose per la circostanza che a Corato non tutte le corse hanno lo stesso capolinea ( viale Diaz o Stadio).
Si segnala, con l'occasione, la presenza di capannine per l'attesa in stato di evidente degrado, non solo in ordine al decoro urbano ma anche sul piano pratico. La capannina sita a Corato su viale Cadorna, nelle vicinanze del civico 62, è priva di un pannello laterale, quella sita a Trani in prossimità del deposito STP, è fatta con reticolato metallico.
In entrambi i casi i viaggiatori in attesa sono esposti maggiormente alle intemperie.
Deplorevole, inoltre, è la totale mancanza di capannine, specie in quei punti che sono indicati come capolinea a Corato e a Trani.
Nel caso di Trani la capannina, la palina della fermata, la presenza di orari aggiornati completerebbero l'idea che la stazione ferroviaria e le sue pertinenze rappresentino il reale, completo e "leggibile" punto di snodo dei trasporti pubblici.
La COTRAP si rappresenta ai cittadini come consorzio per il trasporto pubblico che raccoglie più società. Non è plausibile, né accettabile, nè logico, quindi, che un viaggiatore usi corse gestite dal consorzio e debba comunque approvvigionarsi dei biglietti "dedicati" ad ogni gestore di linea.
Si esemplifica come segue: per raggiungere Trani da Corato è possibile usare corse COTRAP e corse Stp, stessi chilometri, stessa tariffa (€1.40), ma occorre munirsi di biglietti diversi, da acquistare, tra l'altro, in rivendite diverse.
Non dovrebbe la forma consorziale essere soprattutto un vantaggio per i viaggiatori, soprattutto quelli abituali/pendolari?
Non è un servizio di trasporto pubblico, efficiente e decoroso, elemento di maggiore sostenibilità ambientale della mobilità di persone e merci?
Non è un servizio di trasporto pubblico elemento di attrattività di un territorio e quindi motore di sviluppo economico?
A questi interrogativi aperti aggiungo un appunto di memoria per il Sindaco della "bella" Trani, perché non dimentichi che, nella rete dei servizi pubblici di trasporto, Corato è il punto di snodo per i paesi interni della Murgia e, andando oltre, per la città di Matera, chiamata ad essere per forza di cose, meta ambita del futuro flusso turistico.
Da ultimo, si invita la COTRAP a considerare che nella propria Home page è indicato un recapito telefonico "forse" inadeguato allo scopo di dare informazioni preliminari. Delle due, una! Cambiare il numero sulla home page, ovvero fare in modo che chi risponde consideri con attenzione il punto di vista di chi telefona alla ricerca di prime informazioni".
Non esistono paline indicative, orari, e persino le capannine versano nel degrado più totale.
A distanza di un anno nulla è cambiato, anzi, come è ovvio, le cose sono peggiorate. La nostra lettrice torna a scriverci fornendoci una immagine: «Questa è l'immagine simbolo della quotidiana incuria e del degrado che fa compagnia alla vita dei pendolari. Città smart? Sviluppo e turismo? Ne vogliamo parlare? È passato un anno dalla mia segnalazione sui disservizi della Cotrap ....nulla è cambiato».
Ci sembra opportuno riproporre quella lettera che la nostra lettrice ci affidò nella speranza che, attraverso il nostro canale, le sue rimostranze giungessero a chi di competenza. E chiediamo a gran voce l'intervento delle istituzioni cittadine affinché condividano la protesta della nostra lettrice per garantire un migliore servizio a chi si affida ai mezzi pubblici per spostarsi.
Questo è ciò che scriveva la nostra lettrice il 18 luglio del 2017
"l'assenza, sia nel territorio di Trani sia in quello di Corato, di paline indicative delle fermate utili, ovvero dei capolinea.
Nei luoghi che convenzionalmente i viaggiatori abituali utilizzano come fermate, inoltre, non vi è indicazione alcuna degli orari riferiti alla tratta, tanto meno dei cambi di orari legati alla stagione estiva vi è diffusione d'informazione, ulteriore a quella per affissione negli stessi autobus e/o fornita dagli autisti.
La presente segnalazione si contestualizza in uno scenario di disservizi e disagi che di seguito si esplicitano e si commentano.
Per conoscere le fermate interne al territorio urbano di Corato, non risulta sufficiente ed esauriente leggere gli orari diffusi dalla COTRAP due volte l'anno; sono redatti con scarsissima attenzione e riguardo alla comprensione e alla chiarezza. Come si può notare guardando analiticamente l'orario, le fermate sono genericamente indicate con la dicitura ( viale Diaz) o ( Stadio), sottovalutando, nel primo caso, che viale Diaz si compone di più di 100 numeri civici e, nel secondo caso, solo chi è di Corato conosce l'ubicazione dello Stadio. Per amor di completezza e per rispetto a chi arriva nelle nostre città per la prima volta andrebbe, quanto meno, aggiunto l'indirizzo preciso.
Tali indicazioni risultano ancor più preziose per la circostanza che a Corato non tutte le corse hanno lo stesso capolinea ( viale Diaz o Stadio).
Si segnala, con l'occasione, la presenza di capannine per l'attesa in stato di evidente degrado, non solo in ordine al decoro urbano ma anche sul piano pratico. La capannina sita a Corato su viale Cadorna, nelle vicinanze del civico 62, è priva di un pannello laterale, quella sita a Trani in prossimità del deposito STP, è fatta con reticolato metallico.
In entrambi i casi i viaggiatori in attesa sono esposti maggiormente alle intemperie.
Deplorevole, inoltre, è la totale mancanza di capannine, specie in quei punti che sono indicati come capolinea a Corato e a Trani.
Nel caso di Trani la capannina, la palina della fermata, la presenza di orari aggiornati completerebbero l'idea che la stazione ferroviaria e le sue pertinenze rappresentino il reale, completo e "leggibile" punto di snodo dei trasporti pubblici.
La COTRAP si rappresenta ai cittadini come consorzio per il trasporto pubblico che raccoglie più società. Non è plausibile, né accettabile, nè logico, quindi, che un viaggiatore usi corse gestite dal consorzio e debba comunque approvvigionarsi dei biglietti "dedicati" ad ogni gestore di linea.
Si esemplifica come segue: per raggiungere Trani da Corato è possibile usare corse COTRAP e corse Stp, stessi chilometri, stessa tariffa (€1.40), ma occorre munirsi di biglietti diversi, da acquistare, tra l'altro, in rivendite diverse.
Non dovrebbe la forma consorziale essere soprattutto un vantaggio per i viaggiatori, soprattutto quelli abituali/pendolari?
Non è un servizio di trasporto pubblico, efficiente e decoroso, elemento di maggiore sostenibilità ambientale della mobilità di persone e merci?
Non è un servizio di trasporto pubblico elemento di attrattività di un territorio e quindi motore di sviluppo economico?
A questi interrogativi aperti aggiungo un appunto di memoria per il Sindaco della "bella" Trani, perché non dimentichi che, nella rete dei servizi pubblici di trasporto, Corato è il punto di snodo per i paesi interni della Murgia e, andando oltre, per la città di Matera, chiamata ad essere per forza di cose, meta ambita del futuro flusso turistico.
Da ultimo, si invita la COTRAP a considerare che nella propria Home page è indicato un recapito telefonico "forse" inadeguato allo scopo di dare informazioni preliminari. Delle due, una! Cambiare il numero sulla home page, ovvero fare in modo che chi risponde consideri con attenzione il punto di vista di chi telefona alla ricerca di prime informazioni".