«L'augurio è che non ci si senta più soli»
Gli auguri di Natale di Corrado De Benedittis
martedì 25 dicembre 2018
11.44
iReport
Come ogni anno, Corrado De Benedittis rivolge alla città i suoi sentiti auguri di Natale.
Vorrei augurare alla mia città, Corato, un Natale autentico, bello, colorato di luci e attraversato da sorrisi veri.
Vorrei che Corato, dal prossimo anno, sia la città del Sud capace di far parlare di sé per la riscoperta della festa del Natale, non solo come tripudio di luci o come ormai stanca ripetizione di tradizioni, purtroppo disperse, ma come festa biblica, da cui il nostro vivere civile prende la capacità di meravigliarsi e di fermarsi di fronte alla fragilità di un Bambino che nasce a Betlemme e in tutte le periferie del mondo, di ieri e di oggi.
Il mio augurio alla città è che si esca da questa stagione un po' cupa e rancorosa, segnata dallo sdoganamento di un linguaggio violento che ferisce e dilacera la convivenza civile.
Auguro che possiamo tutti e tutte ritrovare, nelle relazioni interpersonali, sociali e politiche, uno stile nonviolento, orientato, sempre e comunque, al rispetto di ogni persona e della Comunità cittadina nel suo insieme.
In questo stile, sta il nucleo della rivoluzione gentile che in tanti e tante vogliamo fare in questa nostra Corato: "rimettere in moto la città", rimettendo insieme i "pezzi", le storie, le generazioni, le sofferenze, le solitudini, le risorse, le competenze, il lavoro, le professionalità di tutta la Comunità cittadina e delle sue Istituzioni.
L'augurio, dunque, è che in questa città non ci si senta più soli; che si possa costruire una Corato solidale in cui i cittadini e le cittadine percepiscano le Istituzioni comunali non più come ostacoli o avversari, ma come alleate, nella ricerca condivisa di soluzioni ai bisogni e alle difficoltà di vario genere: economiche, lavorative, di salute, di studio, in cui tanti e tante si trovano senza che nessuno se ne accorga.
Buon Natale di Pace e auguri per un 2019 bello e tutto da vivere.
Vorrei augurare alla mia città, Corato, un Natale autentico, bello, colorato di luci e attraversato da sorrisi veri.
Vorrei che Corato, dal prossimo anno, sia la città del Sud capace di far parlare di sé per la riscoperta della festa del Natale, non solo come tripudio di luci o come ormai stanca ripetizione di tradizioni, purtroppo disperse, ma come festa biblica, da cui il nostro vivere civile prende la capacità di meravigliarsi e di fermarsi di fronte alla fragilità di un Bambino che nasce a Betlemme e in tutte le periferie del mondo, di ieri e di oggi.
Il mio augurio alla città è che si esca da questa stagione un po' cupa e rancorosa, segnata dallo sdoganamento di un linguaggio violento che ferisce e dilacera la convivenza civile.
Auguro che possiamo tutti e tutte ritrovare, nelle relazioni interpersonali, sociali e politiche, uno stile nonviolento, orientato, sempre e comunque, al rispetto di ogni persona e della Comunità cittadina nel suo insieme.
In questo stile, sta il nucleo della rivoluzione gentile che in tanti e tante vogliamo fare in questa nostra Corato: "rimettere in moto la città", rimettendo insieme i "pezzi", le storie, le generazioni, le sofferenze, le solitudini, le risorse, le competenze, il lavoro, le professionalità di tutta la Comunità cittadina e delle sue Istituzioni.
L'augurio, dunque, è che in questa città non ci si senta più soli; che si possa costruire una Corato solidale in cui i cittadini e le cittadine percepiscano le Istituzioni comunali non più come ostacoli o avversari, ma come alleate, nella ricerca condivisa di soluzioni ai bisogni e alle difficoltà di vario genere: economiche, lavorative, di salute, di studio, in cui tanti e tante si trovano senza che nessuno se ne accorga.
Buon Natale di Pace e auguri per un 2019 bello e tutto da vivere.