Il rispetto per la cosa pubblica è dovere della comunità
Un'osservazione di una concittadina sullo stato di degrado delle strade di Corato
giovedì 30 aprile 2020
iReport
L'attenzione per la città, il rispetto per il bene pubblico, un richiamo a quel senso civico a cui sembra venga attribuito sempre meno valore e meno incidenza sulla quotidianità di ognuno di noi. È una limpida osservazione quella che ci giunge dalla signora Lucia Scarnera che invita a riflettere e riappropriarsi del senso di comunità per il bene collettivo, partendo dall'osservazione del degrado che caratterizza le strade di Corato.
«Camminando e osservando penso fino a quando avremo strade rabberciate con toppe su toppe, con buche, squarci, lunghe e ruvide scanalature che rendono pericoloso il camminamento. Marciapiedi spaccati, quasi sbriciolati. Mattonelle divelte e non risistemate. Aiuole infestate da erbacce dove si nascondono deiezioni di cani, sacchetti di spazzatura, cartacce, lattine, bottiglie e altro?
Fino a quando su Via N. Bucci vedremo un sito di proprietà privata diventata una discarica dove si butta di tutto? Nonostante diverse segnalazioni fatte dagli abitanti del vicinato quella immondezza rimane lì, nel centro del paese come so fosse una cosa normale. Da chi dovrebbe essere ripulito: dall'Asipu o dai proprietari? Non si sa. Certi fatti rimangono avvolti nel mistero.
La cura del poco verde che abbiano non è certo ben messa. A tutto questo si aggiunge la mancanza di senso civico di molti concittadini che con noncuranza buttano dal finestrino delle auto pacchetti vuoti di sigarette, cartacce, fazzoletti, lasciano sacchetti di spazzatura a tutte le ore in barba alla raccolta differenziata, senza parlare dei rifiuti lasciati dai nostri giovani il sabato sera, prima del coronavirus.
In questo triste periodo si assiste anche alla sentina dì mascherine e guanti gettati dappertutto. Circola sui social una ricca documentazione fotografica della "bellezze" di questi giorni.
Anche se I'Asipu organizzasse un servizio di eccellenza per la pulizia urbana, la mancata collaborazione di tutti i cittadini vanificherebbe l'operato. Solo una importante campagna di educazione civica potrà promuovere comportamenti virtuosi. Grandi manifesti, automezzi potenti altoparlanti, proprio come si fa durante le campagne elettorati (e in questo i politici avrebbero molto da insegnare) possono diffondere la cultura e l'obbligo del rispetto dell'ambiente.
Liberare dall'ignoranza chi non ha rispetto per la cosa pubblica è un dovere di tutta la comunità e non solo delle istituzioni. Una giusta indignazione per il livello di degrado raggiunto nel nostro paese dovrebbe sollecitare tutti i cittadini a chiedere con proposte e progetti l'intervento delle istituzioni. Auspicando che tutto questo possa realizzarsi col contributo di tutti, ringrazio e saluto la redazione che ha accolto la mia richiesta.
«Camminando e osservando penso fino a quando avremo strade rabberciate con toppe su toppe, con buche, squarci, lunghe e ruvide scanalature che rendono pericoloso il camminamento. Marciapiedi spaccati, quasi sbriciolati. Mattonelle divelte e non risistemate. Aiuole infestate da erbacce dove si nascondono deiezioni di cani, sacchetti di spazzatura, cartacce, lattine, bottiglie e altro?
Fino a quando su Via N. Bucci vedremo un sito di proprietà privata diventata una discarica dove si butta di tutto? Nonostante diverse segnalazioni fatte dagli abitanti del vicinato quella immondezza rimane lì, nel centro del paese come so fosse una cosa normale. Da chi dovrebbe essere ripulito: dall'Asipu o dai proprietari? Non si sa. Certi fatti rimangono avvolti nel mistero.
La cura del poco verde che abbiano non è certo ben messa. A tutto questo si aggiunge la mancanza di senso civico di molti concittadini che con noncuranza buttano dal finestrino delle auto pacchetti vuoti di sigarette, cartacce, fazzoletti, lasciano sacchetti di spazzatura a tutte le ore in barba alla raccolta differenziata, senza parlare dei rifiuti lasciati dai nostri giovani il sabato sera, prima del coronavirus.
In questo triste periodo si assiste anche alla sentina dì mascherine e guanti gettati dappertutto. Circola sui social una ricca documentazione fotografica della "bellezze" di questi giorni.
Anche se I'Asipu organizzasse un servizio di eccellenza per la pulizia urbana, la mancata collaborazione di tutti i cittadini vanificherebbe l'operato. Solo una importante campagna di educazione civica potrà promuovere comportamenti virtuosi. Grandi manifesti, automezzi potenti altoparlanti, proprio come si fa durante le campagne elettorati (e in questo i politici avrebbero molto da insegnare) possono diffondere la cultura e l'obbligo del rispetto dell'ambiente.
Liberare dall'ignoranza chi non ha rispetto per la cosa pubblica è un dovere di tutta la comunità e non solo delle istituzioni. Una giusta indignazione per il livello di degrado raggiunto nel nostro paese dovrebbe sollecitare tutti i cittadini a chiedere con proposte e progetti l'intervento delle istituzioni. Auspicando che tutto questo possa realizzarsi col contributo di tutti, ringrazio e saluto la redazione che ha accolto la mia richiesta.