Il "buon senso" e il manifesto del'ex assessore Roselli
La fotografia della situazione politica e l'invito a deporre le armi
domenica 22 aprile 2018
10.03
iReport
"Buon senso". È lo slogan che da un po' di tempo a questa parte l'ex assessore del Comune di Corato nelle giunte Perrone Carlo Roselli ha scelto di adottare come faro della propria azione, qualsiasi essa sia.
Uno slogan che da tempo Roselli sceglie di utilizzare anche tappezzando la città di manifesti con l'efficace mantra al quale ormai è associata ogni sua frase.
Da qualche giorno è possibile vedere nelle strade cittadine un manifesto che recita: "Tutti contro tutti. Amici, la città attende. Usate "Buon senso"".
Una frase ermetica, ma non troppo.
È evidente il riferimento al braccio di ferro che si sta consumando tra i partiti di centrodestra in merito alla composizione della nuova giunta che, ad oggi, alla vigilia del Consiglio Comunale, ancora non è stata individuata.
Roselli, lontano dalla scena politica attiva da qualche anno ma comunque sempre attento, vigile e informato su quanto succede nelle "stanze", dopo il suo "pentimento" (denunciò un sistema di raccomandazioni nelle pubbliche assunzioni) ha scelto di intraprendere l'illuminato percorso del buon senso.
E, giocando la carta dell'amicizia (non a caso chiama i destinatari del messaggio "amici"), sprona i suoi ex colleghi e amici di partito ad una soluzione rapida della crisi amministrativa.
Buon Senso.
Uno slogan che da tempo Roselli sceglie di utilizzare anche tappezzando la città di manifesti con l'efficace mantra al quale ormai è associata ogni sua frase.
Da qualche giorno è possibile vedere nelle strade cittadine un manifesto che recita: "Tutti contro tutti. Amici, la città attende. Usate "Buon senso"".
Una frase ermetica, ma non troppo.
È evidente il riferimento al braccio di ferro che si sta consumando tra i partiti di centrodestra in merito alla composizione della nuova giunta che, ad oggi, alla vigilia del Consiglio Comunale, ancora non è stata individuata.
Roselli, lontano dalla scena politica attiva da qualche anno ma comunque sempre attento, vigile e informato su quanto succede nelle "stanze", dopo il suo "pentimento" (denunciò un sistema di raccomandazioni nelle pubbliche assunzioni) ha scelto di intraprendere l'illuminato percorso del buon senso.
E, giocando la carta dell'amicizia (non a caso chiama i destinatari del messaggio "amici"), sprona i suoi ex colleghi e amici di partito ad una soluzione rapida della crisi amministrativa.
Buon Senso.