I piccoli attori del plesso "Battisti" portano in scena "Il mago di Oz"
Percorso teatrale per le classi terze della Scuola senza zaino
sabato 5 marzo 2022
15.00
iReport
Ieri 4 marzo, presso l'auditorium del plesso Battisti, i piccoli attori delle classi terze della Scuola Senza Zaino, hanno vissuto "Una Meravigliosa Avventura", grazie ad un percorso teatrale diretto magistralmente dall'esperto, il regista Francesco Martinelli e coordinato dall'ins. tutor Rosita Tedone, nell'ambito del Progetto Prot. n. AOODGEFID/0009707 del 27/04/2021, "Apprendimento e Socialità" Programma Operativo Nazionale (PON e POC) "Per la scuola, competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 finanziato con FSE e FDR – Asse I – Istruzione – Obiettivi Specifici 10.1, 10.2 e 10.3 – Azioni 10.1.1, 10.2.2 e 10.3.1. Realizzazione di percorsi educativi volti al potenziamento delle competenze e per l'aggregazione e la socializzazione delle studentesse e degli studenti nell'emergenza COVID-19.
Dalla lettura animata di una delle più belle fiabe senza tempo, "Il Mago di Oz" di Frank Baum, alla scrittura creativa e messa in scena del testo teatrale, il laboratorio ha permesso di riscoprire il piacere di stare insieme, in un'avventura di incontri felici, dove le tematiche della paura, del coraggio, della fragilità affrontate in modo fantasioso, vengono superate in contesti reali.
Il teatro diventa, così, un contenitore inesauribile di storie e di pure emozioni, uno strumento espressivo che ha permesso ai piccoli attori di comunicare, di acquisire e potenziare le capacità espressive e relazionali. Giocando con la propria immagine, sono stati improvvisati diversi ruoli, si è imparato ad ascoltare, ad osservare, a leggere le storie e a guardarle da diversi punti di vista.
Con la voglia e l'intenzione di mettersi in gioco, si sono sperimentate tutte le potenzialità espressive: dalla voce al suono, al movimento, in attività di gruppo e individuali.
Un ringraziamento particolare alla DS Prof.ssa Maria Giuseppa Modeo che ha sostenuto fortemente le dinamiche per le ricadute del percorso teatrale sulle competenze cognitive e relazionali.
Il regista ci racconta: "Occorre comprendere l'importanza dell'incontro e della comprensione del mondo circostante tramite un libro che è un viatico per relazionare. La lettura è il punto di partenza per stimolare le capacità creative e per avere prospettive tematiche comuni.
Leggere fornisce strumenti per decifrare il mondo che ci circonda. L'attività ha permesso di riscoprire il valore della socializzazione, del modo di stare insieme agli altri; consapevoli che si sta facendo un lavoro di gruppo su un progetto comune, e scoprendo nell'unicità di ogni individuo una ricchezza da condividere.
Lo scrittore Frank Baum ha raccontato la meravigliosa avventura di Dorothy nel libro "Il meraviglioso mago di Oz" su cui si è svolta l'attività del progetto laboratoriale. E' un'avventura fatta di incontri felici e di scontri inevitabili. L'esibizione parte da situazioni bilanciate: da una parte il mondo reale fatto di paure e di problemi relazionali dei bambini, dall'altra il mondo di Oz per cui le stesse tematiche vengono trattate in modo fantasioso.
La paura di essere abbandonati, trova riscontro nella volontà di tornare a casa di Dorothy che si è smarrita; la mancanza di autostima e di continue vessazioni, sembra delineare il problema dello Spaventapasseri; l'Uomo di latta non ha un cuore, come accade ai bambini che rischiano di diventare anaffettivi perché nessuno si accorge della loro richiesta di attenzioni; l'avere paura di qualsiasi contesto sociale o semplicemente relazionale, è paragonabile al desiderio del Leone che non riesce proprio ad essere re della foresta ed è costretto a vivere solo e nascosto; anche il Mago Oz denuncia la sua fragilità avendo paura del buio e delle streghe. Si può vincere, comunque, qualsiasi problema stando insieme ad altri e trovando le giuste emozioni.
Il teatro, come strumento espressivo, ci permette di comunicare, esternare emozioni, acquisire e potenziare capacità espressive e relazionali, incrementare la creatività, consente di esplorare le proprie possibilità fisiche ed emotive, di sviluppare le capacità di ascolto, osservazione, espressione, di aumentare l'apprendimento mnemonico e contemporaneamente il senso critico.
La riscoperta e la messa in moto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, sonore, permette di sperimentare molteplici linguaggi, favorendo una maturazione generale della personalità e migliorandone la comunicazione in senso lato. Il Laboratorio Teatrale è uno strumento sorprendentemente valido per la conoscenza di se stessi e del modo di stare insieme agli altri".
Dalla lettura animata di una delle più belle fiabe senza tempo, "Il Mago di Oz" di Frank Baum, alla scrittura creativa e messa in scena del testo teatrale, il laboratorio ha permesso di riscoprire il piacere di stare insieme, in un'avventura di incontri felici, dove le tematiche della paura, del coraggio, della fragilità affrontate in modo fantasioso, vengono superate in contesti reali.
Il teatro diventa, così, un contenitore inesauribile di storie e di pure emozioni, uno strumento espressivo che ha permesso ai piccoli attori di comunicare, di acquisire e potenziare le capacità espressive e relazionali. Giocando con la propria immagine, sono stati improvvisati diversi ruoli, si è imparato ad ascoltare, ad osservare, a leggere le storie e a guardarle da diversi punti di vista.
Con la voglia e l'intenzione di mettersi in gioco, si sono sperimentate tutte le potenzialità espressive: dalla voce al suono, al movimento, in attività di gruppo e individuali.
Un ringraziamento particolare alla DS Prof.ssa Maria Giuseppa Modeo che ha sostenuto fortemente le dinamiche per le ricadute del percorso teatrale sulle competenze cognitive e relazionali.
Il regista ci racconta: "Occorre comprendere l'importanza dell'incontro e della comprensione del mondo circostante tramite un libro che è un viatico per relazionare. La lettura è il punto di partenza per stimolare le capacità creative e per avere prospettive tematiche comuni.
Leggere fornisce strumenti per decifrare il mondo che ci circonda. L'attività ha permesso di riscoprire il valore della socializzazione, del modo di stare insieme agli altri; consapevoli che si sta facendo un lavoro di gruppo su un progetto comune, e scoprendo nell'unicità di ogni individuo una ricchezza da condividere.
Lo scrittore Frank Baum ha raccontato la meravigliosa avventura di Dorothy nel libro "Il meraviglioso mago di Oz" su cui si è svolta l'attività del progetto laboratoriale. E' un'avventura fatta di incontri felici e di scontri inevitabili. L'esibizione parte da situazioni bilanciate: da una parte il mondo reale fatto di paure e di problemi relazionali dei bambini, dall'altra il mondo di Oz per cui le stesse tematiche vengono trattate in modo fantasioso.
La paura di essere abbandonati, trova riscontro nella volontà di tornare a casa di Dorothy che si è smarrita; la mancanza di autostima e di continue vessazioni, sembra delineare il problema dello Spaventapasseri; l'Uomo di latta non ha un cuore, come accade ai bambini che rischiano di diventare anaffettivi perché nessuno si accorge della loro richiesta di attenzioni; l'avere paura di qualsiasi contesto sociale o semplicemente relazionale, è paragonabile al desiderio del Leone che non riesce proprio ad essere re della foresta ed è costretto a vivere solo e nascosto; anche il Mago Oz denuncia la sua fragilità avendo paura del buio e delle streghe. Si può vincere, comunque, qualsiasi problema stando insieme ad altri e trovando le giuste emozioni.
Il teatro, come strumento espressivo, ci permette di comunicare, esternare emozioni, acquisire e potenziare capacità espressive e relazionali, incrementare la creatività, consente di esplorare le proprie possibilità fisiche ed emotive, di sviluppare le capacità di ascolto, osservazione, espressione, di aumentare l'apprendimento mnemonico e contemporaneamente il senso critico.
La riscoperta e la messa in moto di tutte le potenzialità motorie, mimiche, sonore, permette di sperimentare molteplici linguaggi, favorendo una maturazione generale della personalità e migliorandone la comunicazione in senso lato. Il Laboratorio Teatrale è uno strumento sorprendentemente valido per la conoscenza di se stessi e del modo di stare insieme agli altri".