Gli studenti del "Federico II Stupor Mundi" a lezione da Andrea Scanzi
Il giornalista e scrittore ospite del Liceo Artistico di Corato
mercoledì 25 gennaio 2017
19.41
iReport
Grande coinvolgimento da parte degli alunni delle quarte e delle quinte classi del Liceo artistico "Federico II stupor mundi" per la presenza di Andrea Scanzi, giornalista, scrittore, autore ed interprete di teatro. Lunedì 23 Gennaio 2017 Andrea Scanzi è stato ospite dell'Istituto per presentare il suo ultimo romanzo "I migliori di noi", ed.Rizzoli, che sta ottenendo un buon riscontro di pubblico e critica. Il romanzo è alla sua quarta ristampa.
"I migliori di noi" è un romanzo che colpisce, perché dietro l'apparente semplicità e linearità dei dialoghi e della vicenda, nasconde una grande maturità di eventi e di discorsi e una riflessione, quieta e pacata, verso il tempo che passa.
Sullo sfondo una città, Arezzo, per la quale si percepisce orgoglio, affetto e partecipazione e nelle cui vie e nei vari bar sembra al lettore esserci davvero stato… la città del Petrarca e del Vasari, di Guido Monaco e di Mecenate, di Pietro Aretino e di Michelangelo ("tutta gente che nel frattempo ha chiesto la cittadinanza al Burundi…").
Scanzi ha dialogato con i ragazzi, coordinati dalla prof.ssa Alessandra Loprieno, referente del progetto lettura per l'A.S. 2016-2017, suscitando un dibattito finale stimolante sul tema dell'amicizia, quella vera, disinteressata e duratura.
Prendendo spunto dalle vicende dei due protagonisti, Fabio e Max, che si ritrovano ad Arezzo (città natale dell'autore e in cui il romanzo si ambienta), dopo una lontananza di circa 30 anni, il giornalista ha avuto modo, dietro le domande della prof.ssa A. Loprieno, di indagare il sentimento dell'amicizia che attraversa le esperienze di vita, le stagioni e i piccoli grandi dispiaceri della vita.
Che si parli di amicizia, che si parli di musica e di diagnosi mediche, tutto viene riportato sulla pagina con grande delicatezza e anche gli argomenti più difficili vengono proposti con una vena di ironia che coinvolge il lettore. In particolare i nostri ragazzi hanno trovato tanti spunti di riflessione e sollecitazioni attraverso i molti personalissimi aforismi presenti nel romanzo.
Paolo Galletti, responsabile delle risorse umane RAI, scrive che in realtà è una storia sul tempo che passa e che ci cambia non solo nell'aspetto esteriore; tuttavia quello che la vita ci toglie in giovinezza, ce lo restituisce in sapori e colori che avevamo ignorato per molto tempo, quelle radici che ci crescono dentro anche se non ci sembra. "I migliori di noi" invecchiano con un sorriso…
"I migliori di noi" è un romanzo che colpisce, perché dietro l'apparente semplicità e linearità dei dialoghi e della vicenda, nasconde una grande maturità di eventi e di discorsi e una riflessione, quieta e pacata, verso il tempo che passa.
Sullo sfondo una città, Arezzo, per la quale si percepisce orgoglio, affetto e partecipazione e nelle cui vie e nei vari bar sembra al lettore esserci davvero stato… la città del Petrarca e del Vasari, di Guido Monaco e di Mecenate, di Pietro Aretino e di Michelangelo ("tutta gente che nel frattempo ha chiesto la cittadinanza al Burundi…").
Scanzi ha dialogato con i ragazzi, coordinati dalla prof.ssa Alessandra Loprieno, referente del progetto lettura per l'A.S. 2016-2017, suscitando un dibattito finale stimolante sul tema dell'amicizia, quella vera, disinteressata e duratura.
Prendendo spunto dalle vicende dei due protagonisti, Fabio e Max, che si ritrovano ad Arezzo (città natale dell'autore e in cui il romanzo si ambienta), dopo una lontananza di circa 30 anni, il giornalista ha avuto modo, dietro le domande della prof.ssa A. Loprieno, di indagare il sentimento dell'amicizia che attraversa le esperienze di vita, le stagioni e i piccoli grandi dispiaceri della vita.
Che si parli di amicizia, che si parli di musica e di diagnosi mediche, tutto viene riportato sulla pagina con grande delicatezza e anche gli argomenti più difficili vengono proposti con una vena di ironia che coinvolge il lettore. In particolare i nostri ragazzi hanno trovato tanti spunti di riflessione e sollecitazioni attraverso i molti personalissimi aforismi presenti nel romanzo.
Paolo Galletti, responsabile delle risorse umane RAI, scrive che in realtà è una storia sul tempo che passa e che ci cambia non solo nell'aspetto esteriore; tuttavia quello che la vita ci toglie in giovinezza, ce lo restituisce in sapori e colori che avevamo ignorato per molto tempo, quelle radici che ci crescono dentro anche se non ci sembra. "I migliori di noi" invecchiano con un sorriso…