Gli auguri di un socialista a un socialista. Gli ottant'anni di Giacomo De Lillo
La lettera di Francesco Edmondo Stolfa al suo mentore politico
sabato 18 gennaio 2020
iReport
Gli auguri di un socialista ad un socialista. Gli auguri di un ex amministratore pubblico ad un ex amministratore pubblico. Gli auguri di un ex candidato sindaco ad un ex candidato sindaco. Sono gli auguri che l'ex consigliere comunale Francesco Edmondo Stolfa invia, anche attraverso le nostre pagine, all'ex assessore e consigliere comunale Giacomo De Lillo per il suo ottantesimo compleanno. Una dimostrazione di stima e di affetto che va ben oltre il rapporto umano tra "il maestro e l'allievo" ma che tocca profondamente anche la riflessione sul contributo che De Lillo ha offerto alla nostra città in qualità di amministratore. E per questo trova spazio sulle nostre pagine. (La Redazione)
In questo giorno che immagino importante per lui e i suoi cari, voglio fare – anche pubblicamente – i più belli, sentiti e affettuosi auguri che sono in grado di fare ad un uomo per me importante, nel giorno del suo ottantesimo compleanno.
E voglio, appunto, farlo pubblicamente, perché questi auguri valgano anche come mio personalissimo ringraziamento per le cose che sto, sebbene molto brevemente, per dire.
Sto parlando di Giacomo De Lillo.
A lui – ad altri anche, è vero, ma principalmente a lui – devo la mia passione politica o, meglio, l'educazione della mia passione politica: al suo rigore analitico, alla sua passione instancabile, al-la sua tensione ideale, alla sua lucidissima capacità di analisi e di lettura della realtà, all'efficacia della proposta, alle ragioni del socialismo democratico, umanitario, riformista, liberale e liberta-rio.
È stato lui a mettermi tra le mani Filippo Turati e "Le vie maestre del Socialismo", è stato con lui che ho "conosciuto" Giuseppe Saragat o gli altri grandi esponenti del riformismo socialista, anche oltre l'agiografia ufficiale, dai più misconosciuti ai più noti, a cominciare da quel Cesare Battisti cui è intitolata la piazza principale della nostra Città, è stato con lui che ho maturato e affinato quelle che, prima di allora, erano acerbe ed incerte posizioni politiche.
A lui, anche la nostra Città deve tanto, alle sue straordinarie doti di amministratore e alle mai smentite ragioni di un riformismo praticato, troppo presto tralasciato in favore di esperienze che hanno lasciato, purtroppo da ormai troppo tempo, il segno inequivocabile di un degrado morale, civile, sociale e politico da cui, in ogni caso, dobbiamo augurarci di prendere quanto prima le distanze.
Grazie di tutto, caro Giacomo, grazie per tutto quello che ci hai dato.
Auguri ancora, ad maiora semper.
Ti abbraccio fraternamente.
Francesco Edmondo Stolfa
In questo giorno che immagino importante per lui e i suoi cari, voglio fare – anche pubblicamente – i più belli, sentiti e affettuosi auguri che sono in grado di fare ad un uomo per me importante, nel giorno del suo ottantesimo compleanno.
E voglio, appunto, farlo pubblicamente, perché questi auguri valgano anche come mio personalissimo ringraziamento per le cose che sto, sebbene molto brevemente, per dire.
Sto parlando di Giacomo De Lillo.
A lui – ad altri anche, è vero, ma principalmente a lui – devo la mia passione politica o, meglio, l'educazione della mia passione politica: al suo rigore analitico, alla sua passione instancabile, al-la sua tensione ideale, alla sua lucidissima capacità di analisi e di lettura della realtà, all'efficacia della proposta, alle ragioni del socialismo democratico, umanitario, riformista, liberale e liberta-rio.
È stato lui a mettermi tra le mani Filippo Turati e "Le vie maestre del Socialismo", è stato con lui che ho "conosciuto" Giuseppe Saragat o gli altri grandi esponenti del riformismo socialista, anche oltre l'agiografia ufficiale, dai più misconosciuti ai più noti, a cominciare da quel Cesare Battisti cui è intitolata la piazza principale della nostra Città, è stato con lui che ho maturato e affinato quelle che, prima di allora, erano acerbe ed incerte posizioni politiche.
A lui, anche la nostra Città deve tanto, alle sue straordinarie doti di amministratore e alle mai smentite ragioni di un riformismo praticato, troppo presto tralasciato in favore di esperienze che hanno lasciato, purtroppo da ormai troppo tempo, il segno inequivocabile di un degrado morale, civile, sociale e politico da cui, in ogni caso, dobbiamo augurarci di prendere quanto prima le distanze.
Grazie di tutto, caro Giacomo, grazie per tutto quello che ci hai dato.
Auguri ancora, ad maiora semper.
Ti abbraccio fraternamente.
Francesco Edmondo Stolfa