Ferrotramviaria, ancora disagi. «Siamo lavoratori, non merce scaduta»
La testimonianza di un nostro lettore
mercoledì 7 marzo 2018
10.49
iReport
Tramite la nostra app, un lettore ha scelto di raccontare e denunciare la situazione di disagio che avvertono i pendolari che viaggiano sulla tratta Bari - Nord.
Questo è ciò che scrive il nostro lettore nel messaggio inviatoci ieri.
Non è più possibile continuare a viaggiare in condizioni al limite della sopportazione e della tolleranza. Siamo lavoratori non merce scaduta.
Tutto ha un limite. Treno partito da Bari alle 17,11 per Ruvo arrivato alle 18,30. Treno che si ferma più volte lungo il percorso e nessuno che ti informa cosa succede. L'unica cosa che annunciano "ci scusiamo per il disagio ". Un disagio che si ripete tutti i giorni, ormai da tantissimo tempo.
Ritardi sul lavoro. La sera non sai mai a che ora rientri a casa, se rientri. Una storia che se mai ci sarà una fine, lascerà il segno nella storia del nostro paese e in ciascun passeggero.
Mi chiedo se ci si rende conto di quanto questo assurdo fenomeno ci stia mettendo a dura prova.
Chiedo a chi di dovere di porre rimedio a questo sfacelo nel rispetto di ciascuna "persona" che paga invece di essettre rimborsato per un disservizio.
Non è lo sfogo di una persona nervosa ma la protesta di un popolo che si ribella a una condizione insopportabile.Senza risposta da parte di ferrotramviaria.
Questo è ciò che scrive il nostro lettore nel messaggio inviatoci ieri.
Non è più possibile continuare a viaggiare in condizioni al limite della sopportazione e della tolleranza. Siamo lavoratori non merce scaduta.
Tutto ha un limite. Treno partito da Bari alle 17,11 per Ruvo arrivato alle 18,30. Treno che si ferma più volte lungo il percorso e nessuno che ti informa cosa succede. L'unica cosa che annunciano "ci scusiamo per il disagio ". Un disagio che si ripete tutti i giorni, ormai da tantissimo tempo.
Ritardi sul lavoro. La sera non sai mai a che ora rientri a casa, se rientri. Una storia che se mai ci sarà una fine, lascerà il segno nella storia del nostro paese e in ciascun passeggero.
Mi chiedo se ci si rende conto di quanto questo assurdo fenomeno ci stia mettendo a dura prova.
Chiedo a chi di dovere di porre rimedio a questo sfacelo nel rispetto di ciascuna "persona" che paga invece di essettre rimborsato per un disservizio.
Non è lo sfogo di una persona nervosa ma la protesta di un popolo che si ribella a una condizione insopportabile.Senza risposta da parte di ferrotramviaria.