Reading letterario
"Le piogge e i ciliegi", Angela De Leo si presenta a Corato
mercoledì 26 giugno 2019
Reduce dalla prima nazionale a Roma, e dopo il successo ottenuto a Como al Festival ParoLario, "Le piogge e i ciliegi / foglie e frutti di albero sempre vivo" (SECOP edizioni) di Angela De Leo si presenta a Corato, presso la libreria Secopstore, il 26 giugno alle 19:30.
Ad accompagnare l'autrice, nel racconto di questa seconda parte del suo romanzo autobiografico, ci sarà l'arguta sensibilità del professor Vito Di Chio che, da studioso e puntuale critico letterario, ha scritto un saggio (di prossima pubblicazione) sull'intera produzione della De Leo.
Si parlerà di una storia ciclica, dal respiro epico, come l'ha definita Giovanni Gastel nella sua presentazione.
Una storia sospesa tra narrativa e poesia, nostalgica e allo stesso tempo moderna e innovativa. Una storia narrata quasi al ritmo delle stagioni: i ricordi di un tempo (caldi come le foglie in autunno), la poesia delle presenze amate (vive come i semi sotto la neve in inverno), le attese della giovinezza e il suo saper sperare (sempre come le tenere gemme in primavera), e l'accoglienza di sé nella pienezza della vita e dei suoi doni (dolci e maturi come i frutti in estate).
Una storia da mangiare come le ciliegie, con stupore iniziale, piacere, felicità finale e voglia di leggerne ancora.
Ad accompagnare l'autrice, nel racconto di questa seconda parte del suo romanzo autobiografico, ci sarà l'arguta sensibilità del professor Vito Di Chio che, da studioso e puntuale critico letterario, ha scritto un saggio (di prossima pubblicazione) sull'intera produzione della De Leo.
Si parlerà di una storia ciclica, dal respiro epico, come l'ha definita Giovanni Gastel nella sua presentazione.
Una storia sospesa tra narrativa e poesia, nostalgica e allo stesso tempo moderna e innovativa. Una storia narrata quasi al ritmo delle stagioni: i ricordi di un tempo (caldi come le foglie in autunno), la poesia delle presenze amate (vive come i semi sotto la neve in inverno), le attese della giovinezza e il suo saper sperare (sempre come le tenere gemme in primavera), e l'accoglienza di sé nella pienezza della vita e dei suoi doni (dolci e maturi come i frutti in estate).
Una storia da mangiare come le ciliegie, con stupore iniziale, piacere, felicità finale e voglia di leggerne ancora.