Spettacolo
Erica Mou e Cosimo Damiano Damato raccontano la Merini fra poesie e canzoni
sabato 4 maggio 2019
Botteghino del teatro 080/9592281 o sul circuito vivaticket
Alda, Dante, Rock: la poesia di Alda Merini raccontata da Cosimo Damiano Damato ed Erica Mou. In scena il prossimo 4 maggio al Teatro Comunale di Corato per il festival Gusto Jazz, diretto da Alberto Lamonica.
Un recital che rende omaggio ad Alda Merini, un viaggio attraverso monologhi, aneddoti e versi della poetessa dei Navigli, per lo più inediti. La voce narrante è del poeta e regista Cosimo Damiano Damato che con la Merini ha condiviso una lunga amicizia raccontata nel film "Una donna sul palcoscenico" (presentato al Festival di Venezia nel 2009). A scandire i monologhi e le poesie le canzoni più intime e poetiche di Erica Mou ( da "Sottovoce" a "Oltre" ) che rende omaggio ai cantautori italiani reinterpretando le canzoni sulla follia. Sul palco, un cumulo di libri, una chitarra.
Un incontro intimo, i due artisti pugliesi conducono il pubblico attraverso un viaggio in cui commuoversi e sorridere, solo con il potere delle parole; urlate, sussurrate, devote, infedeli e folli. Un recital che nasce per raccontare e cantare la grande poetessa a dieci anni dalla sua scomparsa. "Cosimo, io e te siamo amici di pietà nascoste". Questo il primo verso della poesia "La favola della bellezza" che Alda ha dedicato (e dettato al telefono) a Cosimo Damiano Damato pochi giorni prima del suo volo. Recita Damato nel monologo "Alda Dante Rock" - il suo più grande insegnamento? Quello di cercare la poesia in tutto, nelle cose più fragili". Il viaggio orfico della Merini viene scandito attraverso una scaletta di perle musicali poetiche: da "Canzone per Alda Merini" di Roberto Vecchioni a "Johnny guitar" di Peggy Lee (canzone amata dalla stessa Merini) , "Jenny è pazza" di Vasco Rossi, passando per "Ci sei solo tu" dei Litfiba e "I matti" di Francesco De Gregori.
Un recital che rende omaggio ad Alda Merini, un viaggio attraverso monologhi, aneddoti e versi della poetessa dei Navigli, per lo più inediti. La voce narrante è del poeta e regista Cosimo Damiano Damato che con la Merini ha condiviso una lunga amicizia raccontata nel film "Una donna sul palcoscenico" (presentato al Festival di Venezia nel 2009). A scandire i monologhi e le poesie le canzoni più intime e poetiche di Erica Mou ( da "Sottovoce" a "Oltre" ) che rende omaggio ai cantautori italiani reinterpretando le canzoni sulla follia. Sul palco, un cumulo di libri, una chitarra.
Un incontro intimo, i due artisti pugliesi conducono il pubblico attraverso un viaggio in cui commuoversi e sorridere, solo con il potere delle parole; urlate, sussurrate, devote, infedeli e folli. Un recital che nasce per raccontare e cantare la grande poetessa a dieci anni dalla sua scomparsa. "Cosimo, io e te siamo amici di pietà nascoste". Questo il primo verso della poesia "La favola della bellezza" che Alda ha dedicato (e dettato al telefono) a Cosimo Damiano Damato pochi giorni prima del suo volo. Recita Damato nel monologo "Alda Dante Rock" - il suo più grande insegnamento? Quello di cercare la poesia in tutto, nelle cose più fragili". Il viaggio orfico della Merini viene scandito attraverso una scaletta di perle musicali poetiche: da "Canzone per Alda Merini" di Roberto Vecchioni a "Johnny guitar" di Peggy Lee (canzone amata dalla stessa Merini) , "Jenny è pazza" di Vasco Rossi, passando per "Ci sei solo tu" dei Litfiba e "I matti" di Francesco De Gregori.