Conferenza
Analisi ed effetti delle variazioni degli equilibri delle acque sotterranee in Puglia
sabato 2 luglio 2022
Sabato 2 luglio, nell'auditorium dell'istituto d'istruzione secondaria superiore "Federico II Stupor Mundi" di Corato si svolgerà il convegno "Analisi ed effetti delle variazioni degli equilibri delle acque sotterranee in Puglia", nell'ambito del progetto "Le vie dell'acqua".
L'evento, organizzato dagli Amici dei musei - Corato, dalla Società italiana di geologia ambientale (Sigea), dal Centro sub Corato Aps Ets, dal Presidio del libro di Corato in collaborazione con l'Ordine dei geologi della Puglia (Org), con il comune di Corato, con l'Iiss "Federico II Stupor Mundi" di Corato, vede dopo le relazioni di apertura il susseguirsi di relazioni tecniche che affronteranno il tema delle falde idriche in regione Puglia, del monitoraggio dei corpi idrici sotterranei, dell'approvvigionamento idrico e dalla gestione delle crisi, del dissesto idrogeologico e di quanto avvenne a Corato nel 1922, anno che vide, nella città in provincia di Bari, il registrarsi di un dissesto dovuto all'innalzamento della falda superficiale che compromise la stabilità degli edifici causandone di molti il crollo.
Il rapporto tra uomo e acqua è sempre stato simbiotico con il primo che si collocava in prossimità di dove c'era disponibilità dell'altro. Poi, nel tempo, l'uomo ha imparato a raccoglierla e a conservarla nei luoghi più convenienti per altri aspetti e poi ancora ha imparato a trasportarla. Da qui hanno origine i problemi perché si ricercano ulteriori risorse piuttosto che ottimizzarne l'uso, proteggere e migliorare la gestione di quelle esistenti, anche in considerazione delle attuali irregolarità climatiche.
L'acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale. Questo inciso, che rinviene dalla Direttiva quadro sulle acque (Direttiva 2000/60/CE), ci ricorda l'importanza della tutela del patrimonio idrico, tanto più in un periodo in cui l'incidenza dei cambiamenti climatici e la crisi idrica fanno sentire pesantemente i propri effetti. In regione Puglia, il Piano di tutela delle acque (Pta) rappresenta lo strumento che disciplina il governo delle acque sul territorio, uno strumento dinamico di conoscenza e pianificazione, che ha come obiettivo la tutela integrata degli aspetti qualitativi e quantitativi delle risorse idriche, al fine di perseguire un utilizzo sano e sostenibile della risorsa.
E in Puglia la gestione dell'acqua passa dal riuso delle acque reflue all'ottimizzare il sistema di produzione e trasporto della risorsa idrica, dal risanamento delle reti affronta quindi il tema del telecontrollo, telecomando delle reti, distrettualizzazione, modelli previsionali, il tutto con un sistema idrico interconnesso con fonti di alimentazione multiple che vede reti idriche per circa 33 mila chilometri al servizio di oltre 4 milioni di cittadini e 184 depuratori garantire l'approvvigionamento di acqua potabile alla Puglia (100% della popolazione), alla Basilicata (25%) e alla Campania (2%).
Una gestione della risorsa acqua nella sua complessità che da sempre ha visto la regione Puglia e la sua popolazione affrontare da un lato la difficoltà nel convivere con il territorio, il sottosuolo e la scarsità di risorsa dall'altro l'importanza degli studi idrogeologici e geologico-tecnici, che si esaltano proprio nel garantire acqua di buona qualità a sufficienza ma anche sicurezza e salubrità delle costruzioni. Una peculiarità del sottosuolo pugliese che intrecciandosi con la gestione dell'acqua ci insegna come sia importante capire il clima, le sue variazioni, le peculiarità del contesto naturale e come sia necessario adattare il nostro vivere a tale variabilità salvaguardando il bene e utilizzando in maniera sostenibile la risorsa…
L'evento, organizzato dagli Amici dei musei - Corato, dalla Società italiana di geologia ambientale (Sigea), dal Centro sub Corato Aps Ets, dal Presidio del libro di Corato in collaborazione con l'Ordine dei geologi della Puglia (Org), con il comune di Corato, con l'Iiss "Federico II Stupor Mundi" di Corato, vede dopo le relazioni di apertura il susseguirsi di relazioni tecniche che affronteranno il tema delle falde idriche in regione Puglia, del monitoraggio dei corpi idrici sotterranei, dell'approvvigionamento idrico e dalla gestione delle crisi, del dissesto idrogeologico e di quanto avvenne a Corato nel 1922, anno che vide, nella città in provincia di Bari, il registrarsi di un dissesto dovuto all'innalzamento della falda superficiale che compromise la stabilità degli edifici causandone di molti il crollo.
Il rapporto tra uomo e acqua è sempre stato simbiotico con il primo che si collocava in prossimità di dove c'era disponibilità dell'altro. Poi, nel tempo, l'uomo ha imparato a raccoglierla e a conservarla nei luoghi più convenienti per altri aspetti e poi ancora ha imparato a trasportarla. Da qui hanno origine i problemi perché si ricercano ulteriori risorse piuttosto che ottimizzarne l'uso, proteggere e migliorare la gestione di quelle esistenti, anche in considerazione delle attuali irregolarità climatiche.
L'acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale. Questo inciso, che rinviene dalla Direttiva quadro sulle acque (Direttiva 2000/60/CE), ci ricorda l'importanza della tutela del patrimonio idrico, tanto più in un periodo in cui l'incidenza dei cambiamenti climatici e la crisi idrica fanno sentire pesantemente i propri effetti. In regione Puglia, il Piano di tutela delle acque (Pta) rappresenta lo strumento che disciplina il governo delle acque sul territorio, uno strumento dinamico di conoscenza e pianificazione, che ha come obiettivo la tutela integrata degli aspetti qualitativi e quantitativi delle risorse idriche, al fine di perseguire un utilizzo sano e sostenibile della risorsa.
E in Puglia la gestione dell'acqua passa dal riuso delle acque reflue all'ottimizzare il sistema di produzione e trasporto della risorsa idrica, dal risanamento delle reti affronta quindi il tema del telecontrollo, telecomando delle reti, distrettualizzazione, modelli previsionali, il tutto con un sistema idrico interconnesso con fonti di alimentazione multiple che vede reti idriche per circa 33 mila chilometri al servizio di oltre 4 milioni di cittadini e 184 depuratori garantire l'approvvigionamento di acqua potabile alla Puglia (100% della popolazione), alla Basilicata (25%) e alla Campania (2%).
Una gestione della risorsa acqua nella sua complessità che da sempre ha visto la regione Puglia e la sua popolazione affrontare da un lato la difficoltà nel convivere con il territorio, il sottosuolo e la scarsità di risorsa dall'altro l'importanza degli studi idrogeologici e geologico-tecnici, che si esaltano proprio nel garantire acqua di buona qualità a sufficienza ma anche sicurezza e salubrità delle costruzioni. Una peculiarità del sottosuolo pugliese che intrecciandosi con la gestione dell'acqua ci insegna come sia importante capire il clima, le sue variazioni, le peculiarità del contesto naturale e come sia necessario adattare il nostro vivere a tale variabilità salvaguardando il bene e utilizzando in maniera sostenibile la risorsa…