Rugby: la palla ovale a Corato festeggia il settimo compleanno

Il 5 maggio del 2014 l'inizio dell'avventura

lunedì 10 maggio 2021 17.22
5 Maggio, la ASD Rugby Corato ha festeggiato il suo settimo compleanno.

L'occasione, fin troppo importante per la società, è stata festeggiata da remoto con un incontro in digitale da tutti i componenti del movimento rugbistico coratino.

Il presidente Giuseppe Caldarola ha espresso, a fine del meeting che ha riunito in sé sette anni di storia della società, la propria soddisfazione: "È stato un esempio importante di coesione nonostante le distanze imposte, di abnegazione e senso di appartenenza che supera i limiti del campo, di una memoria sentita che si oppone al tempo sospeso imposto dalla pandemia."

L'occasione è stata propizia per annoverare le tappe che hanno segnato i momenti salienti della ASD Rugby Corato, nonché, allo stesso tempo, gli obiettivi futuri.

Il 5 maggio del 2014, dopo 3 anni di avviamento in cui, attraverso corsi di orientamento al rugby nelle scuole e allenamenti nella villa comunale di Corato, si sono gettate le basi del nucleo societario, presso la sede dell'AVIS avveniva la costituzione della ASD ad opera dei 7 fondatori: Sabino Lotito, Roberto Strippoli, Enzo Mascoli, Michele Strippoli, Vito Conca, Benedetto Di Gioia, Claudio Strippoli.

A 10 anni dal primo corso di rugby tenuto a Ruvo nella primavera del 2011 si sono avvicendati giocatori, allenatori e dirigenti, che hanno aggiunto ciascuno un mattone alla costruzione, tutt'ora in corso, del progetto ovale nella città di Corato.
Circa gli obiettivi futuri il vicepresidente Luigi Bove, responsabile del settore giovanile dal 2018, nutre aspettative positive, considerando che: "Questi anniversari hanno in comune il sogno di poter vestire i colori della propria città nella propria città, giocando a Corato le partite del campionato di rugby, sogno ad oggi ancora irrealizzato, data l'assenza di un campo regolamentare dove poter disputare partite ufficiali.

«Dal momento che alcuni tra i soci fondatori, avviati verso la fine della "carriera" da giocatore, a breve potrebbero concluderla senza aver mai potuto giocare a Corato anche una sola singola gara ufficiale di rugby la speranza è che i nostri tesserati più giovani un giorno ne abbiano l'opportunità» si legge nella nota diffusa dalla società.