Niente Serie D per il Corato Calcio, anche il Tar del Lazio respinge il ricorso
La sentenza: «Non ha dimostrato in concreto di poter aspirare alla promozione»
lunedì 3 agosto 2020
Il verdetto del Tar del Lazio è arrivato venerdì: respinto il ricorso della società, resta confermata la decisione del Collegio di Garanzia del Coni dello scorso 6 luglio che esclude la USD Corato calcio 1945 dal ripescaggio in Serie D.
Con ricorso del 25 giugno la società USD Corato Calcio 1946 chiedeva al Collegio di Garanzia dello Sport che venissero valorizzati i risultati dei club che hanno disputato le gare di Coppa Italia ai fini della determinazione delle squadre da promuovere al Campionato di Serie D, stagione sportiva 2020/2021, tramite meccanismo del ripescaggio
Respinto il ricorso dalla Prima Sezione del Collegio di Garanzia presieduta dal prof. Mario Sanino, il Corato aveva deciso di appellarsi al TAR e al Collegio di Stato.
Purtroppo per la società coratina, anche i giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio hanno respinto le richieste ritenendo che «la parte ricorrente non ha dimostrato in concreto di poter aspirare alla promozione in ragione delle gare disputate in Coppa Italia, posto che il blocco della competizione è intervenuta quando parte ricorrente non aveva nemmeno raggiunto i quarti di finale».
Nella sentenza, si specifica che «una diversa valutazione di candidare la società alla promozione in Serie D rischierebbe di interferire nel merito delle scelte effettuate dalla LND - scelte che, secondo il Tar - non raggiungono quel necessario livello di evidenza che sola avrebbe giustificato un sindacato censorio da parte del giudice amministrativo». Il sindacato sulla ragionevolezza, nel caso di specie, «non può non tenere conto, oltre ai limiti del sindacato sulla ragionevolezza delle scelte federali, di ulteriori due fattori determinanti che non consentono di indirizzare la valutazione del giudice amministrativo sulla base dei canoni ordinari, il primo collegato alla situazione sanitaria emergenziale, ed il secondo riguardante l'autonomia riconosciuta all'ordinamento sportivo».
Con ricorso del 25 giugno la società USD Corato Calcio 1946 chiedeva al Collegio di Garanzia dello Sport che venissero valorizzati i risultati dei club che hanno disputato le gare di Coppa Italia ai fini della determinazione delle squadre da promuovere al Campionato di Serie D, stagione sportiva 2020/2021, tramite meccanismo del ripescaggio
Respinto il ricorso dalla Prima Sezione del Collegio di Garanzia presieduta dal prof. Mario Sanino, il Corato aveva deciso di appellarsi al TAR e al Collegio di Stato.
Purtroppo per la società coratina, anche i giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio hanno respinto le richieste ritenendo che «la parte ricorrente non ha dimostrato in concreto di poter aspirare alla promozione in ragione delle gare disputate in Coppa Italia, posto che il blocco della competizione è intervenuta quando parte ricorrente non aveva nemmeno raggiunto i quarti di finale».
Nella sentenza, si specifica che «una diversa valutazione di candidare la società alla promozione in Serie D rischierebbe di interferire nel merito delle scelte effettuate dalla LND - scelte che, secondo il Tar - non raggiungono quel necessario livello di evidenza che sola avrebbe giustificato un sindacato censorio da parte del giudice amministrativo». Il sindacato sulla ragionevolezza, nel caso di specie, «non può non tenere conto, oltre ai limiti del sindacato sulla ragionevolezza delle scelte federali, di ulteriori due fattori determinanti che non consentono di indirizzare la valutazione del giudice amministrativo sulla base dei canoni ordinari, il primo collegato alla situazione sanitaria emergenziale, ed il secondo riguardante l'autonomia riconosciuta all'ordinamento sportivo».