Molfetta-Corato, si replica tra i veleni
Giovedì sera gara2, biancazzurri molfettesi senza lo squalificato Buljan. Toni durissimi sui social
giovedì 5 maggio 2022
8.56
Ore infuocate tra Molfetta e Corato, con il comitato regionale pugliese della Federbasket sotto attacco da parte della società molfettese. Gara 2 della finalissima per la promozione in B, in programma giovedì al PalaPoli con palla a due fissata per le ore 20, si giocherà in un clima di forti tensioni. La squalifica di Zvonko Buljan, fuoriclasse croato della Virtus di coach Gianluca Gallo, è stata confermata: respinto il ricorso d'urgenza presentato dal club presieduto da Andrea Bellifemmine.
Durissima la presa di posizione della Virtus Molfetta: «Alla luce dell'ennesima decisione vergognosa ai danni della nostra squadra, ci ritroviamo a dover affrontare la gara 2 di finale playoff senza uno dei nostri migliori giocatori. Questo grazie a sentenze senza senso e contraddittorie con un referto gara completamente opposto alla decisione del giudice sportivo». La società si è riunita mercoledì sera per valutare come comportarsi «per decidere il da farsi al fine di tutelare l'immagine della società in tutte le sedi opportune, con azioni dirette verso i responsabili di questo scempio» è quanto riportato nella nota. I dirigenti molfettesi sono inferociti nei confronti degli arbitri di gara1, vinta dall'Adriatica Industriale Corato, e sostengono apertamente che l'episodio dell'espulsione di Buljan sia frutto di una provocazione ordita nei riguardi del giocatore dal pivot neroverde Brunetti. «Questo non è più sport. Vergogna!».
I social sono bollenti e la società coratina, con il chiaro (e comprensibile) intento di non coinvolgere la squadra nel calderone, ha evitato di rispondere. Non sarà semplice riuscire a ripetere il blitz di domenica perché, proprio in ragione della pesante assenza, gli avversari moltiplicheranno gli sforzi e proveranno a pareggiare i conti nella serie. Le tre sfide stagionali tra le contedenti, finora, si sono tutte concluse con il trionfo della compagine impegnata in trasferta: Stella e compagni andranno a caccia di un successo che indirizzerebbe la finalissima. Notevole il seguito di sostenitori neroverdi previsto, nell'ordine di oltre 200 unità. L'auspicio è che i toni alti si plachino e si riprenda a discutere soltanto di pallacanestro giocata ma le sensazioni, purtroppo, sono differenti. Un vero peccato - comunque la si veda - per l'immagine complessiva del movimento cestistico pugliese.
Durissima la presa di posizione della Virtus Molfetta: «Alla luce dell'ennesima decisione vergognosa ai danni della nostra squadra, ci ritroviamo a dover affrontare la gara 2 di finale playoff senza uno dei nostri migliori giocatori. Questo grazie a sentenze senza senso e contraddittorie con un referto gara completamente opposto alla decisione del giudice sportivo». La società si è riunita mercoledì sera per valutare come comportarsi «per decidere il da farsi al fine di tutelare l'immagine della società in tutte le sedi opportune, con azioni dirette verso i responsabili di questo scempio» è quanto riportato nella nota. I dirigenti molfettesi sono inferociti nei confronti degli arbitri di gara1, vinta dall'Adriatica Industriale Corato, e sostengono apertamente che l'episodio dell'espulsione di Buljan sia frutto di una provocazione ordita nei riguardi del giocatore dal pivot neroverde Brunetti. «Questo non è più sport. Vergogna!».
I social sono bollenti e la società coratina, con il chiaro (e comprensibile) intento di non coinvolgere la squadra nel calderone, ha evitato di rispondere. Non sarà semplice riuscire a ripetere il blitz di domenica perché, proprio in ragione della pesante assenza, gli avversari moltiplicheranno gli sforzi e proveranno a pareggiare i conti nella serie. Le tre sfide stagionali tra le contedenti, finora, si sono tutte concluse con il trionfo della compagine impegnata in trasferta: Stella e compagni andranno a caccia di un successo che indirizzerebbe la finalissima. Notevole il seguito di sostenitori neroverdi previsto, nell'ordine di oltre 200 unità. L'auspicio è che i toni alti si plachino e si riprenda a discutere soltanto di pallacanestro giocata ma le sensazioni, purtroppo, sono differenti. Un vero peccato - comunque la si veda - per l'immagine complessiva del movimento cestistico pugliese.