Le emozioni della corsa impresse sulle pagine di un libro
Giuseppe Mangione e Giovanna Carpagnano presentano i loro libri
martedì 9 gennaio 2018
05.00
Il sudore che scende dalla fronte, la grinta che spinge le gambe quando si intravede il traguardo; i sorrisi e l'agonismo, la dura prova a cui è sottoposto anche il corpo più allenato e la gioia innanzitutto di aver partecipato, poco importa se si è tagliato il traguardo. La corsa è anche questo, che si tratti di piccoli percorsi o addirittura di un'ultramaratona.
A spiegarlo sono stati due campioni, orgoglio pugliese e coratino in particolare, che hanno scelto di mettere a nudo le emozioni che si provano in ogni corsa, che sia un allenamento o una gara ufficiale: Giuseppe Mangione e Giovanna Carpagnano. Perché ogni corsa porta con se una emozione che deriva non soltanto dalla prestazione sportiva ma dai sorrisi e dai volti che si incontrano.
Quelle emozioni sono state raccontate in due libri, che sono stati presentati a Corato nel corso di un piacevole incontro tenutosi in Sala Verde a ridosso del Natale.
Giovanna Carpagnano, atleta e avvocato di Barletta con la passione per la scrittura, è l'autrice del libro "Le persone speciali esistono". Un saggio dalla forma di un romanzo in cui la scrittrice ed atleta racconta di tutte quelle persone speciali che hanno fatto capolino nella sua vita, grazie alla comune passione per la corsa. I personaggi del suo romanzo le danno occasione di riflettere sulla fugacità del tempo e di quanto prezioso sia riconoscere quelle "persone speciali", ossia quelle persone capaci di farci apprezzare la magia del nostro fantastico tempo che fugge…
Attraverso la lettura di alcuni stralci del suo libro, Giovanna Carpagnano ha regalato intense emozioni agli intervenuti, proiettandoli in una riflessione comune sul tema principale della sua opera.
Introdotto da Renato Bucci, l'atleta coratino Giuseppe Mangione ha invece parlato del suo libro "L'ultramaratoneta coratino" scritto a quattro mani con lo psicologo Matteo Simone.
E non è un caso che Giuseppe Mangione abbia voluto affidare la sua storia ad uno psicologo: l'intento infatti del libro è quello di esprimere il senso dello sport vissuto da chi si sottopone a sforzi estremi pur di raggiungere un risultato, accogliendo la fatica con gioia. Giuseppe Mangione, infatti, è noto nell'ambiente podistico per essere ultramaratoneta dalle sfide estreme: le sue imprese lo hanno portato ad essere tra i primi 10 ultramaratoneti al mondo.
Benessere psicofisico, emotivo e relazionale: sono questi i temi affrontati nel libro di Mangione e Simone. Perché lo sport è innanzitutto benessere, socialità e piacere di condividere le emozioni con compagni ed avversari. «L'aspetto mentale ha una grande importanza per il raggiungimento degli obiettivi, sia nello sport che nella vita».
Due testimonianze importanti di due grandi atleti che danno un grande contributo allo sport e che vogliono trasferire la propria meravigliosa esperienza a coloro che vogliano accoglierla.
L'incontro è stato anche occasione per ricordare la bellissima esperienza della prima ultramaratona disputatasi a Corato, la "6 ore coratina" che quest'anno vedrà la sua seconda edizione grazie all'impegno del comitato organizzatore, rappresentato nella serata da Riccardo Blasi e alla collaborazione delle associazioni di atletica, in particolare della Barletta Sportiva, presieduta da Enzo Cascella, e squadra di appartenenza dei due scrittori e atleti.
A spiegarlo sono stati due campioni, orgoglio pugliese e coratino in particolare, che hanno scelto di mettere a nudo le emozioni che si provano in ogni corsa, che sia un allenamento o una gara ufficiale: Giuseppe Mangione e Giovanna Carpagnano. Perché ogni corsa porta con se una emozione che deriva non soltanto dalla prestazione sportiva ma dai sorrisi e dai volti che si incontrano.
Quelle emozioni sono state raccontate in due libri, che sono stati presentati a Corato nel corso di un piacevole incontro tenutosi in Sala Verde a ridosso del Natale.
Giovanna Carpagnano, atleta e avvocato di Barletta con la passione per la scrittura, è l'autrice del libro "Le persone speciali esistono". Un saggio dalla forma di un romanzo in cui la scrittrice ed atleta racconta di tutte quelle persone speciali che hanno fatto capolino nella sua vita, grazie alla comune passione per la corsa. I personaggi del suo romanzo le danno occasione di riflettere sulla fugacità del tempo e di quanto prezioso sia riconoscere quelle "persone speciali", ossia quelle persone capaci di farci apprezzare la magia del nostro fantastico tempo che fugge…
Attraverso la lettura di alcuni stralci del suo libro, Giovanna Carpagnano ha regalato intense emozioni agli intervenuti, proiettandoli in una riflessione comune sul tema principale della sua opera.
Introdotto da Renato Bucci, l'atleta coratino Giuseppe Mangione ha invece parlato del suo libro "L'ultramaratoneta coratino" scritto a quattro mani con lo psicologo Matteo Simone.
E non è un caso che Giuseppe Mangione abbia voluto affidare la sua storia ad uno psicologo: l'intento infatti del libro è quello di esprimere il senso dello sport vissuto da chi si sottopone a sforzi estremi pur di raggiungere un risultato, accogliendo la fatica con gioia. Giuseppe Mangione, infatti, è noto nell'ambiente podistico per essere ultramaratoneta dalle sfide estreme: le sue imprese lo hanno portato ad essere tra i primi 10 ultramaratoneti al mondo.
Benessere psicofisico, emotivo e relazionale: sono questi i temi affrontati nel libro di Mangione e Simone. Perché lo sport è innanzitutto benessere, socialità e piacere di condividere le emozioni con compagni ed avversari. «L'aspetto mentale ha una grande importanza per il raggiungimento degli obiettivi, sia nello sport che nella vita».
Due testimonianze importanti di due grandi atleti che danno un grande contributo allo sport e che vogliono trasferire la propria meravigliosa esperienza a coloro che vogliano accoglierla.
L'incontro è stato anche occasione per ricordare la bellissima esperienza della prima ultramaratona disputatasi a Corato, la "6 ore coratina" che quest'anno vedrà la sua seconda edizione grazie all'impegno del comitato organizzatore, rappresentato nella serata da Riccardo Blasi e alla collaborazione delle associazioni di atletica, in particolare della Barletta Sportiva, presieduta da Enzo Cascella, e squadra di appartenenza dei due scrittori e atleti.