Corato non sbaglia, Scauri sconfitta a domicilio 64-70
Sorride ai neroverdi il turno infrasettimanale
venerdì 31 gennaio 2020
10.25
Sorride ai neroverdi il turno infrasettimanale valevole per la diciannovesima giornata di Serie B girone D: l'Adriatica Industriale Basket Corato vince a Scauri 64-70 e sale a 16 punti in classifica, i play-off sono ora distanti quattro lunghezze. La squadra di coach Gesmundo conduce con personalità e maturità per 36' mantenendo gli avversari sempre alla doppia cifra di distanza, poi cala e Scauri torna sino al -4 ad un giro di lancette dalla fine, ma Corato porta a casa i due punti con ampio merito.
1° QUARTO: Parte forte Corato, che va a segno con i primi due tiri del match (Idiaru e Kekovic fanno 0-5), Diouf sblocca dalla lunetta i suoi, ma Stella, dalla lunga, mette in chiaro le cose (1-8 al 3'). Sempre Diouf trova il canestro anche su azione, ma i neroverdi puniscono quasi in ogni occasione gli avversari (3-12 firmato Serroni e Brunetti). Albertini realizza i primi due punti della sua bella gara (21 punti), Brunetti e Cioppa portano Corato alla doppia cifra di vantaggio. Due minuti senza segnare, poi Albertini spara la bomba del -9, Corato segna dopo 3' con Stella, Datuowei, dimenticato da tutti, firma dal pitturato il 16-23 sulla sirena.
2° QUARTO: Parte forte Corato anche nel secondo periodo, con la bomba dal gomito di Stella (12 punti), Albertini e Murri da una parte, Sereni e Serroni dall'altra, firmano miniparziali, ma le distanze non cambiano (22-30 al 14'). Albertini e Murri (14 punti), ancora loro, spingono di prepotenza i delfini sino al -3, ma Antonio Serroni decide di rispedire gli avversari alla doppia cifra di distanza in un amen con 7 punti di fila (29-39 al 18'). Coach Ortenzi chiama time out, Lucarelli fa subito canestro per i suoi, De Meo accorcia ulteriormente, ma Tassone decide di metterla da casa sua sull'ultima sirena del primo tempo: si va a riposo sul 33-42.
3° QUARTO: Kekovic e Diouf aprono immediatamente le marcature per le due squadre, Brunetti spara la bomba da fuori, Albertini risponde dalla media. Tutto ciò in 43". Ad ogni azione (vincente) di Corato, corrisponde una reazione uguale e contraria di Albertini: la terza legge della dinamica di Einstein ben si sposa con l'andamento del match: ogni qualvolta Corato tenta la fuga, ecco che il talentuosissimo numero 11 di casa risponde al fuoco; Serroni canestro? Albertini canestro! Idiaru Canestro? Albertini Canestro! E così via (43-54 al 26'). Idiaru, Datuowei e il 3/4 dalla lunetta di un ottimo Cioppa (8 punti), fissano il punteggio sul 48-59 all'ultima pausa.
4° QUARTO: Corato sembra in controllo, i pontini barcollano, ma non mollano. Il lay-up di Idiaru e il canestro di Diouf dalla linea della carità, sono le uniche emozioni nei primi tre minuti di un ultimo quarto bruttino, Brunetti (16 punti, 8 falli subiti), dalla lunetta è un cecchino e fa +14 (49-63 al 34'). Chéssari, fin qui evanescente, buca la retina da oltre l'arco, il lungo coratino punisce ancora a cronometro fermo. Scauri, con voglia e qualità, si aggrappa per i capelli al match, la tripla del rinsavito Chéssari a 4' dal termine porta il match sul 55-66. I neroverdi calano vistosamente nel finale, le fatiche (più Overtime) di quattro giorni fa iniziano a pesare sulle gambe di Stella e compagni, i biancoblu ci provano. Cinque punti consecutivi di Murri riportano su Scauri, il lay-up di Sereni a 90" dal termine sembra chiudere la contesa (60-68). Chéssari fa 1/2 dalla lunetta, Lucarelli dall'angolo trova la bomba dell'insperato -4 a 40" dalla fine. Ultimi secondi: Albertini fallisce la tripla del -1, Stella sigilla il match dalla lunetta per il 64-70 finale.
Bella vittoria di personalità per l'Adriatica Industriale, che ha avuto il merito di non sottovalutare gli avversari e incanalare subito il match su binari favorevoli. Nessuna rimonta epica stavolta, una vittoria meno spettacolare, ma certamente più matura, con la squadra che, eccezion fatta per i 4' finali, ha mantenuto sempre una buona intensità, non rischiando quasi mai, contro un avversario che ha dimostrato di valere più dei 4 punti sinora conquistati. Il tempo per festeggiare però è già finito: tra tre giorni di nuovo in campo. Al PalaLosito arriva Pozzuoli, avanti di due punti in classifica a quota 18 punti. Un'altra sfida difficile e affascinante, un'altra finale da giocare con la stessa qualità e grinta messe in mostra in questo 2020.
1° QUARTO: Parte forte Corato, che va a segno con i primi due tiri del match (Idiaru e Kekovic fanno 0-5), Diouf sblocca dalla lunetta i suoi, ma Stella, dalla lunga, mette in chiaro le cose (1-8 al 3'). Sempre Diouf trova il canestro anche su azione, ma i neroverdi puniscono quasi in ogni occasione gli avversari (3-12 firmato Serroni e Brunetti). Albertini realizza i primi due punti della sua bella gara (21 punti), Brunetti e Cioppa portano Corato alla doppia cifra di vantaggio. Due minuti senza segnare, poi Albertini spara la bomba del -9, Corato segna dopo 3' con Stella, Datuowei, dimenticato da tutti, firma dal pitturato il 16-23 sulla sirena.
2° QUARTO: Parte forte Corato anche nel secondo periodo, con la bomba dal gomito di Stella (12 punti), Albertini e Murri da una parte, Sereni e Serroni dall'altra, firmano miniparziali, ma le distanze non cambiano (22-30 al 14'). Albertini e Murri (14 punti), ancora loro, spingono di prepotenza i delfini sino al -3, ma Antonio Serroni decide di rispedire gli avversari alla doppia cifra di distanza in un amen con 7 punti di fila (29-39 al 18'). Coach Ortenzi chiama time out, Lucarelli fa subito canestro per i suoi, De Meo accorcia ulteriormente, ma Tassone decide di metterla da casa sua sull'ultima sirena del primo tempo: si va a riposo sul 33-42.
3° QUARTO: Kekovic e Diouf aprono immediatamente le marcature per le due squadre, Brunetti spara la bomba da fuori, Albertini risponde dalla media. Tutto ciò in 43". Ad ogni azione (vincente) di Corato, corrisponde una reazione uguale e contraria di Albertini: la terza legge della dinamica di Einstein ben si sposa con l'andamento del match: ogni qualvolta Corato tenta la fuga, ecco che il talentuosissimo numero 11 di casa risponde al fuoco; Serroni canestro? Albertini canestro! Idiaru Canestro? Albertini Canestro! E così via (43-54 al 26'). Idiaru, Datuowei e il 3/4 dalla lunetta di un ottimo Cioppa (8 punti), fissano il punteggio sul 48-59 all'ultima pausa.
4° QUARTO: Corato sembra in controllo, i pontini barcollano, ma non mollano. Il lay-up di Idiaru e il canestro di Diouf dalla linea della carità, sono le uniche emozioni nei primi tre minuti di un ultimo quarto bruttino, Brunetti (16 punti, 8 falli subiti), dalla lunetta è un cecchino e fa +14 (49-63 al 34'). Chéssari, fin qui evanescente, buca la retina da oltre l'arco, il lungo coratino punisce ancora a cronometro fermo. Scauri, con voglia e qualità, si aggrappa per i capelli al match, la tripla del rinsavito Chéssari a 4' dal termine porta il match sul 55-66. I neroverdi calano vistosamente nel finale, le fatiche (più Overtime) di quattro giorni fa iniziano a pesare sulle gambe di Stella e compagni, i biancoblu ci provano. Cinque punti consecutivi di Murri riportano su Scauri, il lay-up di Sereni a 90" dal termine sembra chiudere la contesa (60-68). Chéssari fa 1/2 dalla lunetta, Lucarelli dall'angolo trova la bomba dell'insperato -4 a 40" dalla fine. Ultimi secondi: Albertini fallisce la tripla del -1, Stella sigilla il match dalla lunetta per il 64-70 finale.
Bella vittoria di personalità per l'Adriatica Industriale, che ha avuto il merito di non sottovalutare gli avversari e incanalare subito il match su binari favorevoli. Nessuna rimonta epica stavolta, una vittoria meno spettacolare, ma certamente più matura, con la squadra che, eccezion fatta per i 4' finali, ha mantenuto sempre una buona intensità, non rischiando quasi mai, contro un avversario che ha dimostrato di valere più dei 4 punti sinora conquistati. Il tempo per festeggiare però è già finito: tra tre giorni di nuovo in campo. Al PalaLosito arriva Pozzuoli, avanti di due punti in classifica a quota 18 punti. Un'altra sfida difficile e affascinante, un'altra finale da giocare con la stessa qualità e grinta messe in mostra in questo 2020.