Corato, l'anno (sportivo) che verrà: bilanci e sogni delle nostre squadre
Uno sguardo alle maggiori realtà sportive della nostra città: cosa aspettarci dal nostro 2023 sportivo? Prima puntata dedicata al calcio
lunedì 2 gennaio 2023
17.05
Quando un nuovo anno è alle porte si fanno sempre buoni propositi, progetti, ci si pone degli obiettivi e si fa un bilancio di quello appena trascorso. Quali le ambizioni, gli obiettivi e i bilanci delle nostre più importanti realtà sportive? Scopriamolo in questo focus a loro dedicato, partendo dal calcio.
CORATO CALCIO: LA NUOVA ERA FA SOGNARE LA CORATO DEL PALLONE
C'era una volta Corato, squadra con mire di D, senza Stadio, con stipendi faraonici e giocatori di categoria superiore per tentare l'approdo nel (semi)professionismo. C'era una volta il Corato dei Di Rito e degli Obodo, dei Cotello e dei Rescio, che pur sfiorando l'obiettivo, non era riuscito nel salto di categoria. Il secondo posto nella regular season 21/22 alle spalle di Barletta, considerata la formula del torneo, è stato considerato un fallimento e, a fine stagione, in molti scommettevano sulla fine del calcio a Corato.
In estate poi un manipolo di coraggiosi appassionati ha messo su la "Nuova Era": Francesco Roselli e Luigi Mazzillo i rivoluzionari capipopolo dietro le quinte, Nico Como alla regia, Fabio Di Domenico a dirigere l'orchestra. Grana stadio a parte tutto (o quasi) è cambiato per la Corato del rettangolo verde.
Un nuovo imprinting, una nuova vision, prendendo sempre come riferimento ciò che l'era precedente aveva lasciato come segno tangibile, con dei punti cardine da seguire sempre: il rispetto degli avversari, la concezione di "brand" attorno al Corato, che vada oltre il calcio giocato e che abbracci l'interesse di famiglie, donne e bambini; l'importanza della comunicazione a 360 gradi e poi il "Terzo Tempo", un momento di condivisione mutuato dal rugby, che vede alla fine di ogni match casalingo, neroverdi e avversari mangiare assieme le delizie della nostra terra.
E in campo? Con un terzo di budget (la stima è per eccesso), la Corato del pallone ha prima spaventato la corazzata Bisceglie in Coppa Italia (nerazzurro-stellati vincitori ai rigori), poi in campionato domenica dopo domenica, hanno guadagnato il vertice della graduatoria di Eccellenza Pugliese, mietendo vittime illustri (Manfredonia, Canosa, Mola su tutte). Dopo 14 partite Corato si trova a -3 dalla capolista Manfredonia, con due sole sconfitte, al secondo posto assieme a Bisceglie e con il Coppi ancora imbattuto.
Ruolo fondamentale poi, in questa serie di successi sul campo, lo ricoprono anche i fattori esterni, gli sponsor, che hanno creduto fortemente in questo nuovo progetto e i tifosi, sempre corretti, numerosi e festanti, autentica marcia in più, che sia in casa o in trasferta sostengono la squadra per 90' a prescindere dal risultato.
Dove potrà arrivare questa squadra? Se l'obiettivo conclamato ad inizio stagione era la salvezza tranquilla, al giro di boa non può più essere così. La terribile banda neroverde, ricca di giovani di belle speranze, impreziosita da una manciata di giocatori esperti, cosiddetti "di categoria" ha tutte le carte in regola per giocarsi un posto ai play-off.
I neroverdi hanno puntellato la rosa con gli arrivi di Dispoto, Guarnaccia (difensori) e Matera (portiere), hanno salutato il portiere Loiodice, il difensore Guglielmi e il giovane attaccante Stefanelli. Le avversarie si sono rinforzate tanto (Canosa, Mola e Bisceglie su tutte), e il girone di ritorno sarà tutt'altro che semplice, a cominciare dalla trasferta post-Epifania contro Mola, in programma domenica 8 gennaio alle 16:00.
Gennaio sarà chiave di volta della stagione con gli impegni ostici contro Real Siti (al Coppi) e Canosa (fuori casa). A marzo poi, gli scontri diretti contro Manfredonia (trasferta) e Bisceglie (casa) saranno l'ago della bilancia definitivo in vista degli eventuali play-off.
Comunque vada sarà un successo: mai come in questo caso non si tratta di un cliché, ma di un fatto oggettivo. Il Corato è pronto a scendere nuovamente in campo e a vivere il 2023 con lo stesso entusiasmo e la stessa cattiveria (quella sportiva), che nell'ultima parte del 2022 hanno regalato tantissime soddisfazioni a società e tifosi.
CORATO CALCIO: LA NUOVA ERA FA SOGNARE LA CORATO DEL PALLONE
C'era una volta Corato, squadra con mire di D, senza Stadio, con stipendi faraonici e giocatori di categoria superiore per tentare l'approdo nel (semi)professionismo. C'era una volta il Corato dei Di Rito e degli Obodo, dei Cotello e dei Rescio, che pur sfiorando l'obiettivo, non era riuscito nel salto di categoria. Il secondo posto nella regular season 21/22 alle spalle di Barletta, considerata la formula del torneo, è stato considerato un fallimento e, a fine stagione, in molti scommettevano sulla fine del calcio a Corato.
In estate poi un manipolo di coraggiosi appassionati ha messo su la "Nuova Era": Francesco Roselli e Luigi Mazzillo i rivoluzionari capipopolo dietro le quinte, Nico Como alla regia, Fabio Di Domenico a dirigere l'orchestra. Grana stadio a parte tutto (o quasi) è cambiato per la Corato del rettangolo verde.
Un nuovo imprinting, una nuova vision, prendendo sempre come riferimento ciò che l'era precedente aveva lasciato come segno tangibile, con dei punti cardine da seguire sempre: il rispetto degli avversari, la concezione di "brand" attorno al Corato, che vada oltre il calcio giocato e che abbracci l'interesse di famiglie, donne e bambini; l'importanza della comunicazione a 360 gradi e poi il "Terzo Tempo", un momento di condivisione mutuato dal rugby, che vede alla fine di ogni match casalingo, neroverdi e avversari mangiare assieme le delizie della nostra terra.
E in campo? Con un terzo di budget (la stima è per eccesso), la Corato del pallone ha prima spaventato la corazzata Bisceglie in Coppa Italia (nerazzurro-stellati vincitori ai rigori), poi in campionato domenica dopo domenica, hanno guadagnato il vertice della graduatoria di Eccellenza Pugliese, mietendo vittime illustri (Manfredonia, Canosa, Mola su tutte). Dopo 14 partite Corato si trova a -3 dalla capolista Manfredonia, con due sole sconfitte, al secondo posto assieme a Bisceglie e con il Coppi ancora imbattuto.
Ruolo fondamentale poi, in questa serie di successi sul campo, lo ricoprono anche i fattori esterni, gli sponsor, che hanno creduto fortemente in questo nuovo progetto e i tifosi, sempre corretti, numerosi e festanti, autentica marcia in più, che sia in casa o in trasferta sostengono la squadra per 90' a prescindere dal risultato.
Dove potrà arrivare questa squadra? Se l'obiettivo conclamato ad inizio stagione era la salvezza tranquilla, al giro di boa non può più essere così. La terribile banda neroverde, ricca di giovani di belle speranze, impreziosita da una manciata di giocatori esperti, cosiddetti "di categoria" ha tutte le carte in regola per giocarsi un posto ai play-off.
I neroverdi hanno puntellato la rosa con gli arrivi di Dispoto, Guarnaccia (difensori) e Matera (portiere), hanno salutato il portiere Loiodice, il difensore Guglielmi e il giovane attaccante Stefanelli. Le avversarie si sono rinforzate tanto (Canosa, Mola e Bisceglie su tutte), e il girone di ritorno sarà tutt'altro che semplice, a cominciare dalla trasferta post-Epifania contro Mola, in programma domenica 8 gennaio alle 16:00.
Gennaio sarà chiave di volta della stagione con gli impegni ostici contro Real Siti (al Coppi) e Canosa (fuori casa). A marzo poi, gli scontri diretti contro Manfredonia (trasferta) e Bisceglie (casa) saranno l'ago della bilancia definitivo in vista degli eventuali play-off.
Comunque vada sarà un successo: mai come in questo caso non si tratta di un cliché, ma di un fatto oggettivo. Il Corato è pronto a scendere nuovamente in campo e a vivere il 2023 con lo stesso entusiasmo e la stessa cattiveria (quella sportiva), che nell'ultima parte del 2022 hanno regalato tantissime soddisfazioni a società e tifosi.