Corato a un passo dalla B
I neroverdi sbancano di nuovo il PalaPoli di Molfetta con una splendida prova collettiva. Chiriatti grande trascinatore. Domenica al PalaLosito l'opportunità per chiudere i conti
venerdì 6 maggio 2022
00.00
B come Corato: manca soltanto l'ultimo tassello. I neroverdi del presidente Marulli hanno sbancato il PalaPoli di Molfetta anche giovedì sera, conquistando gara2 della finalissima di C Gold pugliese. Un successo per certi versi ancora più netto e significativo rispetto a quello ottenuto domenica nella prima sfida della serie. Le ragioni sono molteplici e risiedono innanzitutto nella capacità di limitare gli avversari in fase offensiva a prescindere dalla pesantissima assenza dello squalificato Zvonko Buljan: sarebbe ingeneroso, specie nei confronti degli altri giocatori della Virtus di coach Gallo, sintetizzare la sconfitta con l'impossibilità di utilizzare il pur fortissimo croato.
L'Adriatica Industriale ha preso la partita con astuzia e lucidità mentale, lavorando ai fianchi i biancazzurri di casa sotto il profilo tattico. Marco Verile, conscio della necessità di rendere duttile ciascuno degli elementi a disposizione, non ha esitato a stravolgere l'assetto della sua squadra al punto che chi non ha visto il match potrebbe dedurre che i due stranieri abbiano sparato a salve e giocato malissimo. Invece Lutterman e soprattutto Ouandie (limitato dall'ottimo lavoro di Formica, sacrificato in una faticosa difesa "box and one") si sono messi al servizio di un gruppo nel quale, su tutti e per distacco, ha giganteggiato un Andrea Chiriatti vero leader, metodico nell'accompagnare la squadra alla scelta più opportuna sui due lati del campo. Molfetta non è riuscita a coinvolgere per davvero il suo unico straniero Delic, finendo per schiantarsi contro la zona coratina soprattutto nei (troppi) minuti in cui la guida di un playmaker abile nelle letture come Stefano Liso è stata confinata in panchina. Protagonista, per la squadra del presidente Bellifemmine, è divenuto un Davide Biasich in palla forse perché, per paradosso, un po' meno coinvolto emotivamente nelle storie tese tra le due sponde (era a Castellaneta fino a qualche settimana prima). Quanto all'osservato speciale Gigi Brunetti, la sua prestazione ha assicurato sostanza e concretezza mentre Feruglio, sull'altro versante, non ha potuto incidere perché frenato da una complicata situazione falli.
Lampi di bella pallacanestro nella frazione iniziale puntualmente svaniti nel secondo quarto (7-10 il parziale). Lo staff tecnico neroverde ha messo in chiaro l'intenzione di far valere la profondità dell'organico: del resto, in Italia non c'è un'altra squadra di C Gold che possa permettersi il lusso di fare alzare dalla panchina, come primi cambi, gente del calibro di Stella, Tomasello e Brunetti. Molfetta ha resistito al primo strattone ospite nel terzo periodo: Chiriatti, Stella e un Idiaru davvero maturo hanno propiziato il +10 (28-38) ma Liso, con il supporto di Delic, è riuscito a rimettere i suoi in partita tanto che quando Biasich, dal perimetro, ha siglato il 46-49, pochi avrebbero potuto immaginare un crollo verticale del collettivo virtussino: 0-13 di break, aperto da un acuto di Brunetti e chiuso dai sigilli di Chiriatti e Crovace, per il 46-62, con gli italiani di Corato sugli scudi e gli stranieri fieri gregari. Scenario possibile soltanto in un ambiente compatto, con una dirigenza autorevole alle spalle.
Domenica, al PalaLosito (palla a due ore 19), ai 300 tifosi neroverdi in trasferta per gara2 se ne aggiungeranno molti altri: è l'occasione propizia per sfatare il tabù degli scontri diretti stagionali nei quali finora ha sempre vinto la formazione impegnata in trasferta (è accaduto ben 4 volte) e chiudere i conti. Tra Corato e il sospirato ritorno in Serie B ci sono soltanto una vittoria e la B di Buljan, deciso più che mai a fare la differenza e rimettere tutto in discussione.
Adriatica Industriale Corato: Lutterman 10, Chiriatti 15, Stella 8, Brunetti 10, Crovace 3, Del Tedesco 3, Ouandie 6, Tomasello 4, Idiaru 11, Bucciol. N.e.: Jareci, Sgarlato. All.: Verile.
Arbitri: Paradiso di Santeramo, Laveneziana di Monopoli.
Parziali: 19-20; 26-30; 44-49.
L'Adriatica Industriale ha preso la partita con astuzia e lucidità mentale, lavorando ai fianchi i biancazzurri di casa sotto il profilo tattico. Marco Verile, conscio della necessità di rendere duttile ciascuno degli elementi a disposizione, non ha esitato a stravolgere l'assetto della sua squadra al punto che chi non ha visto il match potrebbe dedurre che i due stranieri abbiano sparato a salve e giocato malissimo. Invece Lutterman e soprattutto Ouandie (limitato dall'ottimo lavoro di Formica, sacrificato in una faticosa difesa "box and one") si sono messi al servizio di un gruppo nel quale, su tutti e per distacco, ha giganteggiato un Andrea Chiriatti vero leader, metodico nell'accompagnare la squadra alla scelta più opportuna sui due lati del campo. Molfetta non è riuscita a coinvolgere per davvero il suo unico straniero Delic, finendo per schiantarsi contro la zona coratina soprattutto nei (troppi) minuti in cui la guida di un playmaker abile nelle letture come Stefano Liso è stata confinata in panchina. Protagonista, per la squadra del presidente Bellifemmine, è divenuto un Davide Biasich in palla forse perché, per paradosso, un po' meno coinvolto emotivamente nelle storie tese tra le due sponde (era a Castellaneta fino a qualche settimana prima). Quanto all'osservato speciale Gigi Brunetti, la sua prestazione ha assicurato sostanza e concretezza mentre Feruglio, sull'altro versante, non ha potuto incidere perché frenato da una complicata situazione falli.
Lampi di bella pallacanestro nella frazione iniziale puntualmente svaniti nel secondo quarto (7-10 il parziale). Lo staff tecnico neroverde ha messo in chiaro l'intenzione di far valere la profondità dell'organico: del resto, in Italia non c'è un'altra squadra di C Gold che possa permettersi il lusso di fare alzare dalla panchina, come primi cambi, gente del calibro di Stella, Tomasello e Brunetti. Molfetta ha resistito al primo strattone ospite nel terzo periodo: Chiriatti, Stella e un Idiaru davvero maturo hanno propiziato il +10 (28-38) ma Liso, con il supporto di Delic, è riuscito a rimettere i suoi in partita tanto che quando Biasich, dal perimetro, ha siglato il 46-49, pochi avrebbero potuto immaginare un crollo verticale del collettivo virtussino: 0-13 di break, aperto da un acuto di Brunetti e chiuso dai sigilli di Chiriatti e Crovace, per il 46-62, con gli italiani di Corato sugli scudi e gli stranieri fieri gregari. Scenario possibile soltanto in un ambiente compatto, con una dirigenza autorevole alle spalle.
Domenica, al PalaLosito (palla a due ore 19), ai 300 tifosi neroverdi in trasferta per gara2 se ne aggiungeranno molti altri: è l'occasione propizia per sfatare il tabù degli scontri diretti stagionali nei quali finora ha sempre vinto la formazione impegnata in trasferta (è accaduto ben 4 volte) e chiudere i conti. Tra Corato e il sospirato ritorno in Serie B ci sono soltanto una vittoria e la B di Buljan, deciso più che mai a fare la differenza e rimettere tutto in discussione.
VIRTUS MOLFETTA-BASKET CORATO 57-70
Virtus Molfetta: Delic 15, Liso 12, Feruglio 4, Laquintana 3, Orlando 6, Biasich 12, Calisi 3, Formica, Lo Piccolo 2. N.e.: Guzman, Kodu. All.: Gallo.Adriatica Industriale Corato: Lutterman 10, Chiriatti 15, Stella 8, Brunetti 10, Crovace 3, Del Tedesco 3, Ouandie 6, Tomasello 4, Idiaru 11, Bucciol. N.e.: Jareci, Sgarlato. All.: Verile.
Arbitri: Paradiso di Santeramo, Laveneziana di Monopoli.
Parziali: 19-20; 26-30; 44-49.