Basket Corato, è ancora sconfitta
Neroverdi in zona playout
lunedì 13 gennaio 2020
10.14
Non basta un'altra grande prestazione contro una big all'Adriatica Industriale Basket Corato per tornare al successo. Al PalaLosito è la capolista Palestrina a trovare i due punti dopo un match molto combattuto. Il 72-87 finale è molto ampio rispetto a quanto visto nei 40' di gioco, ma gli arancioverdi di coach Ponticiello hanno avuto il merito di non disunirsi nei momenti di difficoltà ed emergere nel finale, grazie anche alle rotazioni più ampie rispetto ai padroni di casa. Ventotto minuti sul filo dell'equilibrio (parziale di 55-55), poi le maggiori rotazioni ospiti e la maggiore freddezza in area avversaria hanno permesso ai prenestini di portare a casa i due punti che consentono loro di mantenere il primato solitario. Per Corato zona playout con i playoff ora distanti quattro lunghezze.
1° QUARTO: Impressionante l'inizio dei neroverdi, che annichilisce gli attoniti ospiti, un po' in difficoltà (tante palle perse e gestione non ottimale dei 24"). Serroni, due bombe di Brunetti, addirittura tre di Stella e Corato fa 5/6 dalla lunga dopo cinque giri di lancette (18-8 al 5'), Ponticiello subito costretto al minuto di sospensione. Le grandi squadre, come si dice, si vedono dall'atteggiamento con il quale escono dal time-out e la capolista dimostra di esserlo: Rischia, quattro punti di Mastroianni e Bartolozzi firmano il parziale di 0-9 che riporta immediatamente a galla gli ospiti. La partita è bella, le difese un po' meno: Idiaru spara in solitaria dall'angolo dopo il lay-up di Kekovic (oggi spesso impiegato da "tre") Rischia risponde dalla linea della carità. A 3' dalla fine ancora il play laziale (17 punti) fissa il parziale di un bellissimo primo quarto sul 26-23.
2° QUARTO: Parte male l'Adriatica Industriale: palla persa banalmente e Barsanti (dopo tre triple aperte fallite) buca la retina e pareggia i conti dopo appena 7". Cacace (sarà decisivo ai fini del risultato finale) ed un Thiam a mezzo servizio provano l'allungo (27-33 al 13') ma Stella, sontuoso a larghi tratti con 16 punti e 9 assist interrompe il digiuno. La partita ora è a chiaro appannaggio dei viaggianti, ma per ben tre minuti e cinquanta secondi solo Mastroianni riesce a far canestro. Un secondo parziale in netta antitesi col primo, con i neroverdi incapaci di graffiare. Ci pensa Kekovic dopo un'eternità a griffare la reazione casalinga, Bartolozzi realizza, ma Serroni e Stella sembrano invertire la rotta (35-39 al 19'). Ultimo minuto: Cacace dalla lunetta, Serroni penetra per il -3, ancora Cacace (17 punti, 24 val) fissano il punteggio sul 37-42.
3° QUARTO: Lazar Kekovic (top scorer con 21 punti più 7 rimbalzi) apre il secondo tempo siglando il nuovo -3, Mastroianni (15 punti) risponde da fuori, Sereni e Kekovic mettono pressione agli avversari (43-45 al 23'). Gianmarco Rossi, anche lui non al meglio, sigla la prima tripla di giornata, dall'altra parte un invasato Kekovic, ancora lui, lo imita da oltre l'arco e un minuto dopo Gigi Brunetti impatta sul 48 pari. La partita torna a vivere momenti molto spettacolari e dopo errori ambo le parti è ancora Mastroianni, addirittura con un gioco da 4 punti, a firmare il nuovo vantaggio della Citysightseeing, con Rischia che rincara la dose da lontano (48-55 al 26'). Corato però non ha intenzione di fare da sparring partner e in 45' piazza un 7-0 di contro-break che rimette le cose a posto con Kekovic e Idiaru che si prende canestro e fallo, sbaglia il libero supplementare, ma è più lesto di tutti a raccogliere il rimbalzo vagante e depositare in fondo alla retina, per la gioia del PalaLosito, che finalmente alza i decibel. Qui però Corato stacca la spina: in 190" i neroverdi perdono quattro palloni, commettono tre falli ingenui che mandano in lunetta gli avversari e sprecano quattro possessi. Dall'altra parte un Cacace perfetto trascina i suoi: 0-9 di parziale e periodo che si chiude (un po' a sorpresa) sul 55-64.
4° QUARTO: Nemmeno i 2' di pausa forzata scuotono gli uomini di Gesmundo, che pronti via, regalano palla sulla rimessa e consentono a Cacace di portare Palestrina alla doppia cifra di vantaggio, il numero 22 ospite si ripete anche 1' più tardi. Un tiro libero di Idiaru chiude il parziale di 0-13 subito, ma ormai Corato sembra sulle gambe e mentalmente fuori dal match. Rischia allontana nuovamente l'Adriatica Industriale, Yabre firma il -11, ma le penetrazioni centrali dei prenestini sono un enigma per la difesa neroverde. Corato non dà più l'impressione di poter rientrare nel match e non va più sotto i 10 punti di distacco, con Palestrina che gioca in scioltezza e regala minuti importanti al rientrante Rossi (11 punti) che regala lampi di classe con un gioco da 4 punti pazzesco. Ultimi minuti di garbage time con Barsanti e co. in scioltezza, che servono a Kekovic per guadagnarsi la palma di top scorer e agli ospiti di vendicare e ribaltare la sconfitta del PalaIaia di cento giorni fa fino al 72-87 finale.
Più che il punteggio, pesante per quanto visto in campo, il riassunto perfetto del match visto contro la capolista risiede tutto nell'applauso finale che gli spettatori del PalaLosito hanno riservato ai propri beniamini. Un applauso convinto, conseguenza naturale dell'ottima prestazione offerta da Stella e compagni contro un'autentica corazzata. Altra bella partita dunque per l'Adriatica Industriale, persino superiore a quella ammirata a Salerno, ma ancora alcun punto raccolto. Domenica a Matera si chiude il trittico terribile contro le prime tre della classe, altra mission (quasi) "impossible" per i neroverdi, che però finalmente sembrano aver trovato la strada giusta per risollevarsi dopo una prima metà di stagione negativa.
1° QUARTO: Impressionante l'inizio dei neroverdi, che annichilisce gli attoniti ospiti, un po' in difficoltà (tante palle perse e gestione non ottimale dei 24"). Serroni, due bombe di Brunetti, addirittura tre di Stella e Corato fa 5/6 dalla lunga dopo cinque giri di lancette (18-8 al 5'), Ponticiello subito costretto al minuto di sospensione. Le grandi squadre, come si dice, si vedono dall'atteggiamento con il quale escono dal time-out e la capolista dimostra di esserlo: Rischia, quattro punti di Mastroianni e Bartolozzi firmano il parziale di 0-9 che riporta immediatamente a galla gli ospiti. La partita è bella, le difese un po' meno: Idiaru spara in solitaria dall'angolo dopo il lay-up di Kekovic (oggi spesso impiegato da "tre") Rischia risponde dalla linea della carità. A 3' dalla fine ancora il play laziale (17 punti) fissa il parziale di un bellissimo primo quarto sul 26-23.
2° QUARTO: Parte male l'Adriatica Industriale: palla persa banalmente e Barsanti (dopo tre triple aperte fallite) buca la retina e pareggia i conti dopo appena 7". Cacace (sarà decisivo ai fini del risultato finale) ed un Thiam a mezzo servizio provano l'allungo (27-33 al 13') ma Stella, sontuoso a larghi tratti con 16 punti e 9 assist interrompe il digiuno. La partita ora è a chiaro appannaggio dei viaggianti, ma per ben tre minuti e cinquanta secondi solo Mastroianni riesce a far canestro. Un secondo parziale in netta antitesi col primo, con i neroverdi incapaci di graffiare. Ci pensa Kekovic dopo un'eternità a griffare la reazione casalinga, Bartolozzi realizza, ma Serroni e Stella sembrano invertire la rotta (35-39 al 19'). Ultimo minuto: Cacace dalla lunetta, Serroni penetra per il -3, ancora Cacace (17 punti, 24 val) fissano il punteggio sul 37-42.
3° QUARTO: Lazar Kekovic (top scorer con 21 punti più 7 rimbalzi) apre il secondo tempo siglando il nuovo -3, Mastroianni (15 punti) risponde da fuori, Sereni e Kekovic mettono pressione agli avversari (43-45 al 23'). Gianmarco Rossi, anche lui non al meglio, sigla la prima tripla di giornata, dall'altra parte un invasato Kekovic, ancora lui, lo imita da oltre l'arco e un minuto dopo Gigi Brunetti impatta sul 48 pari. La partita torna a vivere momenti molto spettacolari e dopo errori ambo le parti è ancora Mastroianni, addirittura con un gioco da 4 punti, a firmare il nuovo vantaggio della Citysightseeing, con Rischia che rincara la dose da lontano (48-55 al 26'). Corato però non ha intenzione di fare da sparring partner e in 45' piazza un 7-0 di contro-break che rimette le cose a posto con Kekovic e Idiaru che si prende canestro e fallo, sbaglia il libero supplementare, ma è più lesto di tutti a raccogliere il rimbalzo vagante e depositare in fondo alla retina, per la gioia del PalaLosito, che finalmente alza i decibel. Qui però Corato stacca la spina: in 190" i neroverdi perdono quattro palloni, commettono tre falli ingenui che mandano in lunetta gli avversari e sprecano quattro possessi. Dall'altra parte un Cacace perfetto trascina i suoi: 0-9 di parziale e periodo che si chiude (un po' a sorpresa) sul 55-64.
4° QUARTO: Nemmeno i 2' di pausa forzata scuotono gli uomini di Gesmundo, che pronti via, regalano palla sulla rimessa e consentono a Cacace di portare Palestrina alla doppia cifra di vantaggio, il numero 22 ospite si ripete anche 1' più tardi. Un tiro libero di Idiaru chiude il parziale di 0-13 subito, ma ormai Corato sembra sulle gambe e mentalmente fuori dal match. Rischia allontana nuovamente l'Adriatica Industriale, Yabre firma il -11, ma le penetrazioni centrali dei prenestini sono un enigma per la difesa neroverde. Corato non dà più l'impressione di poter rientrare nel match e non va più sotto i 10 punti di distacco, con Palestrina che gioca in scioltezza e regala minuti importanti al rientrante Rossi (11 punti) che regala lampi di classe con un gioco da 4 punti pazzesco. Ultimi minuti di garbage time con Barsanti e co. in scioltezza, che servono a Kekovic per guadagnarsi la palma di top scorer e agli ospiti di vendicare e ribaltare la sconfitta del PalaIaia di cento giorni fa fino al 72-87 finale.
Più che il punteggio, pesante per quanto visto in campo, il riassunto perfetto del match visto contro la capolista risiede tutto nell'applauso finale che gli spettatori del PalaLosito hanno riservato ai propri beniamini. Un applauso convinto, conseguenza naturale dell'ottima prestazione offerta da Stella e compagni contro un'autentica corazzata. Altra bella partita dunque per l'Adriatica Industriale, persino superiore a quella ammirata a Salerno, ma ancora alcun punto raccolto. Domenica a Matera si chiude il trittico terribile contro le prime tre della classe, altra mission (quasi) "impossible" per i neroverdi, che però finalmente sembrano aver trovato la strada giusta per risollevarsi dopo una prima metà di stagione negativa.