Addio al campionato per il Corato Calcio, Strippoli a Palermo: «Un clamoroso autogol»
La nota del ragionier Cataldo Strippoli e della cordata che propose di rilevare la squadra. «Noi siamo stati chiari fin dall’inizio e abbiamo avuto pazienza»
lunedì 18 novembre 2024
10.37
«È stato recitato il De Prufundis e la colpa è degli altri». Così il ragionier Cataldo Strippoli a nome della cordata di aziende - capeggiata appunto dallo Studio Strippoli - che ad agosto scorso propose di salvare la squadra garantendone l'iscrizione al campionato.
«Come al solito quando le cose non vanno bene la colpa è sempre degli altri e l'unica arma sono gli schizzi di fango… è la liturgia di chi predica bene e razzola male».
Si legge nella nota, rivolgendosi al dimissionario Palermo: «Lei Presidente ha il barbaro coraggio di puntare il duo dito nei confronti di una presunta cordata incapace a suo dire di sostenere il Corato Calcio e pretende pure di essere creduto che si sarebbe assunto la responsabilità di pagare i suoi debiti (a modo suo, ovvio!) lasciando il Corato Calcio così come se nulla fosse? E quali sarebbe poi queste garanzie? Ce lo venga a dire siamo sempre pronti all'ascolto…
Evidentemente Lei e la sua cordata non avete capito chi avete di fronte.
Amministrare una squadra di calcio che milita nell'eccellenza non è una avventura ne un giocattolo e bisogna disporre di capitali. Probabilmente Lei si è illuso. Lei, usando un termine calcistico, si è fatto un clamoroso autogol.
Sia chiaro Lei è liberissimo ed è un suo diritto di assumersi tutte le responsabilità come ha fatto e non creda che noi non ne prendiamo atto, anzi, Lei ha il nostro massimo rispetto per la sua dimostrata dedizione verso la squadra. Tuttavia ci lasci dire che il suo comportamento e quelli della sua cordata hanno sortito l'effetto di una illusione dorata, patinata ma ingannevole. Non ci piace giocare al buio queste dinamiche le lasciamo agli altri.
Noi siamo stati chiari fin dall'inizio e abbiamo avuto pazienza e Lei cosa ci offre? I debiti me li accollo io e poi si pensa!
Noi vi avevamo chiesto di azzerare i debiti: lo avete fatto? Se lo avete fatto, noi domani mattina siamo a Sua completa disposizione. Ma aspettare che si carichino i debiti a medio lungo termine lasciando poi il fiammifero acceso nelle nostre dita è semplicemente un danno che ha fatto a se stesso e alla comunità coratina. Firmato: La cordata presunta».
«Come al solito quando le cose non vanno bene la colpa è sempre degli altri e l'unica arma sono gli schizzi di fango… è la liturgia di chi predica bene e razzola male».
Si legge nella nota, rivolgendosi al dimissionario Palermo: «Lei Presidente ha il barbaro coraggio di puntare il duo dito nei confronti di una presunta cordata incapace a suo dire di sostenere il Corato Calcio e pretende pure di essere creduto che si sarebbe assunto la responsabilità di pagare i suoi debiti (a modo suo, ovvio!) lasciando il Corato Calcio così come se nulla fosse? E quali sarebbe poi queste garanzie? Ce lo venga a dire siamo sempre pronti all'ascolto…
Evidentemente Lei e la sua cordata non avete capito chi avete di fronte.
Amministrare una squadra di calcio che milita nell'eccellenza non è una avventura ne un giocattolo e bisogna disporre di capitali. Probabilmente Lei si è illuso. Lei, usando un termine calcistico, si è fatto un clamoroso autogol.
Sia chiaro Lei è liberissimo ed è un suo diritto di assumersi tutte le responsabilità come ha fatto e non creda che noi non ne prendiamo atto, anzi, Lei ha il nostro massimo rispetto per la sua dimostrata dedizione verso la squadra. Tuttavia ci lasci dire che il suo comportamento e quelli della sua cordata hanno sortito l'effetto di una illusione dorata, patinata ma ingannevole. Non ci piace giocare al buio queste dinamiche le lasciamo agli altri.
Noi siamo stati chiari fin dall'inizio e abbiamo avuto pazienza e Lei cosa ci offre? I debiti me li accollo io e poi si pensa!
Noi vi avevamo chiesto di azzerare i debiti: lo avete fatto? Se lo avete fatto, noi domani mattina siamo a Sua completa disposizione. Ma aspettare che si carichino i debiti a medio lungo termine lasciando poi il fiammifero acceso nelle nostre dita è semplicemente un danno che ha fatto a se stesso e alla comunità coratina. Firmato: La cordata presunta».