Xylella, Unapol e Italia Olivicola denunciano due parlamentari negazionisti del M5S
«Non sono più tollerabili iniziative basate su invenzioni lontanissime da ciò che dice la scienza»
giovedì 7 febbraio 2019
Italia Olivicola ed Unapol, due tra le più importanti e rappresentative organizzazioni della produzione olivicola italiana, hanno presentato ieri mattina un esposto-denuncia alla Procura di Roma contro i parlamentari Sara Cunial (m5s) e Saverio De Bonis (Gruppo Misto), al fine di accertare eventuali responsabilità loro e di di tutti coloro che, continuando ad alimentare il sistema di fake news, contribuiscono all'avanzata del batterio della xylella in Italia.
Due gli articoli del codice penale che saranno richiamati: l'articolo 656, riferito alla pubblicazione e diffusione di notizie false ed infondate tali da turbare l'ordine e la sicurezza pubblica, e l'articolo 500 relativo a comportamenti, anche colposi ed omissivi, diretti o causativi della diffusione di malattie (vedi epidemia xylella) in danno delle piante di olivo con evidente pericolo di propagazione dell'epidemia stessa con grave danno all'economia rurale olivicola delle zone interessate, e grave rischio di diffusione ad altre Regioni ed aree olivicole mediterranee.
"Gli agricoltori sono stanchi e arrabbiati, non possiamo più tollerare iniziative basate su invenzioni, lontanissime da ciò che la scienza ci dice, che rischiano di compromettere l'economia di interi territori - hanno dichiarato i Presidenti Gennaro Sicolo e Tommaso Loiodice -.Il Movimento 5 Stelle ha al suo interno alcuni parlamentari che purtroppo con queste azioni offuscano l'impegno di diversi loro colleghi dello stesso Movimento, pugliesi e non, che insieme a noi lavorano ogni giorno per cercare soluzioni e per dare risposte concrete agli agricoltori".
"Questi pochi parlamentari irresponsabili dovrebbero vergognarsi per queste iniziative e dovrebbero pagare di tasca propria i danni procurati, insieme alla rumorosa lobby di santoni e pseudoambientalisti, alle tasche e alle vite di centinaia di migliaia di famiglie che vivevano grazie ai milioni di ulivi colpiti dalla xylella", hanno concluso i rappresentanti di Italia Olivicola e Unapol.
Due gli articoli del codice penale che saranno richiamati: l'articolo 656, riferito alla pubblicazione e diffusione di notizie false ed infondate tali da turbare l'ordine e la sicurezza pubblica, e l'articolo 500 relativo a comportamenti, anche colposi ed omissivi, diretti o causativi della diffusione di malattie (vedi epidemia xylella) in danno delle piante di olivo con evidente pericolo di propagazione dell'epidemia stessa con grave danno all'economia rurale olivicola delle zone interessate, e grave rischio di diffusione ad altre Regioni ed aree olivicole mediterranee.
"Gli agricoltori sono stanchi e arrabbiati, non possiamo più tollerare iniziative basate su invenzioni, lontanissime da ciò che la scienza ci dice, che rischiano di compromettere l'economia di interi territori - hanno dichiarato i Presidenti Gennaro Sicolo e Tommaso Loiodice -.Il Movimento 5 Stelle ha al suo interno alcuni parlamentari che purtroppo con queste azioni offuscano l'impegno di diversi loro colleghi dello stesso Movimento, pugliesi e non, che insieme a noi lavorano ogni giorno per cercare soluzioni e per dare risposte concrete agli agricoltori".
"Questi pochi parlamentari irresponsabili dovrebbero vergognarsi per queste iniziative e dovrebbero pagare di tasca propria i danni procurati, insieme alla rumorosa lobby di santoni e pseudoambientalisti, alle tasche e alle vite di centinaia di migliaia di famiglie che vivevano grazie ai milioni di ulivi colpiti dalla xylella", hanno concluso i rappresentanti di Italia Olivicola e Unapol.