Vito Calabrese a Corato parla di come "Portare la vita in salvo"

L'incontro con l'autore sarà condotto da Domenico Lobascio

giovedì 28 settembre 2017
Vito Calabrese non è quello che uno si immagina. Psicologo, uomo che ha letto tantissimo e non lo nasconde, uomo che continua a lavorare come psicologo.

E' questo ma è anche l'uomo che ha perso sua moglie il 4 settembre di quattro anni fa, perché gliel'hanno ammazzata. Hanno ucciso sua moglie, Paola Labriola, madre di tre figli, sul luogo di lavoro. Con un coltello, un paziente, nel quartiere Libertà di Bari.

Vito Calabrese ha scelto di affidare alle pagine di un libro, "Portare la vita in salvo", la sua salvezza, il tentativo di ricucire lo strappo creato da un dolore difficilmente accettabile.

L'autore sarà a Corato il prossimo 30 settembre, presso l'associazione Agorà 2.0 di via San Benedetto, alle 20.00. Racconterà la sua storia e i contenuti del suo libro, insieme a Domenico Lobascio.

Vito Calabrese
Psicologo e psicoterapeuta presso un Consultorio Familiare della ASL di Bari, l'autore si approccia alla scrittura nel faticoso tentativo di ricucire gli strappi di un equilibrio spezzato dall'evento drammatico che ha colpito la sua famiglia nel settembre 2013, quando la moglie Paola Labriola è stata uccisa da un paziente nel centro di salute mentale di Bari presso il quale prestava il servizio di medico psichiatra. Nella consapevolezza che un dolore così grande schiaccerebbe l'esistenza in una sopravvivenza disperata se non trovasse uno spazio nel quale raccontarsi, Vito Calabrese affida alle "parole" il compito di elaborare il trauma, di creare un ponte tra le voci interiori e le angosce insostenibili di chi ha incontrato l'atrocità, e quel bisogno di futuro e di speranza che richiama al gioco della vita: lo deve ai suoi figli e al ricordo di Paola. E sicuramente il suo percorso è utile anche agli amici, ai lettori, alla comunità traumatizzata dalla violenza del delitto.