Violazioni su stoccaggio e trattamento rifiuti, sigilli ad una società di Corato
Operazione della Guardia di Finanza e dei Carabinieri: sequestrata un'azienda del valore di oltre 800mila euro
giovedì 24 ottobre 2024
19.41
Carabinieri e finanzieri si sono presentati ieri a Corato, in una società operante nel settore della gestione dei rifiuti solidi urbani e, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani, Ivan Barlafante, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per reati ambientali del complesso aziendale.
Carta, cartone e plastiche erano stoccate in un'area non adibita alla «messa a riserva dei rifiuti» da lavorare. I sigilli dei militari, anche a causa di irregolarità sui luoghi di lavoro in termini di sicurezza e della mancanza di misure idonee a prevenire illeciti ambientali e il rischio incendi, sono scattati su due unità operative situate in via Castel del Monte e in viale dei Ginepri e hanno riguardato gli immobili, i beni aziendali ed i beni immateriali destinati alla gestione dell'impianto.
Il tutto per un valore complessivo pari ad oltre 800mila euro. Questo in seguito ad una pregressa attività di indagine svolta dal Carabinieri del Nucleo Forestale di Corato, coordinata dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trani, Giuseppe Francesco Aiello, in seguito alla quale sono emerse numerose «ipotesi penalmente rilevanti a carico della rappresentante legale della società», una 57enne di Corato, indagata con l'ipotesi di smaltimento illecito di rifiuti.
In modo particolare, nel corso di una ispezione eseguita lo scorso febbraio in una delle due sedi operative dell'azienda operante nel settore della gestione dei rifiuti solidi urbani sono state rilevate alcune criticità in relazione alle «modalità di stoccaggio dei rifiuti». L'attività successivamente svolta ha poi consentito di rilevare «molteplici illiceità nel processo di lavorazione e classificazione dei rifiuti, prevalentemente costituiti da carta e cartone», è scritto nel provvedimento.
Oltre a ciò, un ulteriore controllo svolto dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Corato ha consentito di rilevare «molteplici violazioni alla normativa vigente in materia di prevenzione incendi». Il provvedimento cautelare, eseguito ieri dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Molfetta e dai Carabinieri del Nucleo Forestale di Corato, coinvolge «l'amministratore, in qualità di indagato con l'ipotesi di reato di smaltimento illecito di rifiuti e la società da lui rappresentata».
A quest'ultima sono state inoltre «contestate le violazioni in materia di responsabilità amministrativa degli enti nonché di sicurezza sul lavoro, stante la totale assenza di misure idonee a prevenire illeciti ambientali nonché il rischio d'incendi», è scritto, in un'attività per la repressione degli illeciti in campo ambientale.
Carta, cartone e plastiche erano stoccate in un'area non adibita alla «messa a riserva dei rifiuti» da lavorare. I sigilli dei militari, anche a causa di irregolarità sui luoghi di lavoro in termini di sicurezza e della mancanza di misure idonee a prevenire illeciti ambientali e il rischio incendi, sono scattati su due unità operative situate in via Castel del Monte e in viale dei Ginepri e hanno riguardato gli immobili, i beni aziendali ed i beni immateriali destinati alla gestione dell'impianto.
Il tutto per un valore complessivo pari ad oltre 800mila euro. Questo in seguito ad una pregressa attività di indagine svolta dal Carabinieri del Nucleo Forestale di Corato, coordinata dal pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trani, Giuseppe Francesco Aiello, in seguito alla quale sono emerse numerose «ipotesi penalmente rilevanti a carico della rappresentante legale della società», una 57enne di Corato, indagata con l'ipotesi di smaltimento illecito di rifiuti.
In modo particolare, nel corso di una ispezione eseguita lo scorso febbraio in una delle due sedi operative dell'azienda operante nel settore della gestione dei rifiuti solidi urbani sono state rilevate alcune criticità in relazione alle «modalità di stoccaggio dei rifiuti». L'attività successivamente svolta ha poi consentito di rilevare «molteplici illiceità nel processo di lavorazione e classificazione dei rifiuti, prevalentemente costituiti da carta e cartone», è scritto nel provvedimento.
Oltre a ciò, un ulteriore controllo svolto dai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Corato ha consentito di rilevare «molteplici violazioni alla normativa vigente in materia di prevenzione incendi». Il provvedimento cautelare, eseguito ieri dalla Guardia di Finanza della Compagnia di Molfetta e dai Carabinieri del Nucleo Forestale di Corato, coinvolge «l'amministratore, in qualità di indagato con l'ipotesi di reato di smaltimento illecito di rifiuti e la società da lui rappresentata».
A quest'ultima sono state inoltre «contestate le violazioni in materia di responsabilità amministrativa degli enti nonché di sicurezza sul lavoro, stante la totale assenza di misure idonee a prevenire illeciti ambientali nonché il rischio d'incendi», è scritto, in un'attività per la repressione degli illeciti in campo ambientale.