Verso Sud: rime a luci spente per il poeta Paolo Maria Cristalli

Grande successo per il progetto "un paese adotta un poeta"

giovedì 1 marzo 2018 14.53
Nella giornata del "M'illumino di meno", campagna di sensibilizzazione al risparmio energetico, si è concluso il crownfunding di "un paese adotta un poeta", progetto che si è evoluto e ha permesso al poeta abruzzese Paolo Maria Cristalli di racimolare circa 4200, che saranno divisi, per accordo con lui, in 14 mensilità di 300 euro. Per il quattordicesimo anno di fila, Caterpillar e Radio2 hanno promosso M'illumino di meno, la campagna di sensibilizzazione che richiede di spegnere tutte le luci che non siano proprio indispensabili, partendo da un'ora di un giorno annualmente stabilito, con l'obiettivo di salvaguardare il pianeta fin dai piccoli gesti.

Nella serata conclusiva del percorso, venerdì 23 febbraio, giornata in cui si è celebrato la campagna di sensibilizzazione, nel salone del Polo Museale, le soavi melodie dei flauti suonati magistralmente da Vincenzo Mastropirro hanno accompagnato le letture recitate dal poeta. Paolo Maria Cristalli "è un poeta ed altro non può essere". È questo motivo che ha spinto l'associazione Lavorare Stanca ad intraprendere una campagna di crowdfunding (raccolta di fondi online) volta a finanziargli una "pensione di genialità" consistente in un anno di autosufficienza economica. Un gesto dal valore di ben 4200 euro, raccolti in soli due mesi sulla piattaforma Eppela a suon di poesie dedicate su misura dal poeta ai donatori e trascritte sui muri di Corato, città residenziale degli ideatori del progetto Luigi Piccareta e Giuliano Maroccini. Nella serata di ieri è così terminata l'iniziativa di "adozione" rientrante nel piano dei progetti presentati dalla rassegna "I Venti" appartenente al festival "Verso Sud", organizzato da Lavorare Stanca. Gli organizzatori di Verso Sud hanno ringraziato il sostegno di tutti ed il contributo fondamentale di Rosanna Quatela e Claudia Fabris. «Abbiamo deciso di coprire personalmente (grazie ai nostri Luigi e Giuliano) le spese di gestione di Eppela e di colmare la differenza che ci separava dall'obiettivo economico della campagna perché i nostri Venti non hanno un termine. Sostenere Paolo, la sua genialità e la sua libertà di comporre è un obiettivo che per noi non ha scadenza e questo momento sancisce solo l'inizio di un percorso. Per dirla a parole sue, "la poesia lascia il tempo che trova, e ne cerca un altro" e il nostro pensiero sarà da ora in avanti diviso con la sua Fossacesia Marina».

Un poeta, vincitore del premio F. De Andrè nell'edizione del 2010, che vive nelle correnti della povertà, con la compagnia dei suoi tre gatti e delle irrinunciabili sigarette tra scatole invadenti con cui si ripromette di realizzare delle opere d'arte. Paolo si presenta al pubblico con il disordine tipico di un'artista, poggiando per terra i suoi scritti dopo averli recitati e passando in rassegna, per ultimo, il suo celebre "Parlato per l'inverno". «Il problema di Paolo Maria Cristalli è che ha sbagliato secolo – si legge su Eppela, piattaforma di crowdfunding -. Se fosse nato nel XIX secolo probabilmente oggi lo studieremmo nelle antologie dei licei, è invece ha fatto tardi: è nato in un secolo in cui la poesia non è più un lavoro, in cui la velocità e la durezza chi hanno chiuso le orecchie e il cuore».

L'autore abruzzese racconta di trovare nell'irritazione il motore delle sue parole ed anticipa la propria partecipazione alla prossima edizione del festival "Verso Sud", in programma per settembre 2018, tra gli appuntamenti che vivrà, per la prima volta in assoluto, durante la sua nuova esperienza della "pensione di genialità". L'evento è stato curato, oltre che dall'associazione Lavorare Stanca, dalla collaborazione tra Fondazione Seca, Libreria Miranfù ed associazione Anteas.