Vacanza da incubo ai Caraibi, turisti pugliesi chiedono il risarcimento
Da Corato avviata la richiesta dei danni di alcuni viaggiatori contro Costa Crociere
mercoledì 3 gennaio 2018
11.59
Volevano partire per una crociera sfruttando al meglio il break natalizio e invece si sono ritrovati in un vero e proprio "incubo". Così descrivono sulle colonne di Repubblica Bari la loro avventura i circa quaranta turisti pugliesi di ritorno dai Caraibi che proprio dalla città di Corato hanno voluto far partire la richiesta di risarcimento nei confronti di Costa Crociere.
Gli sfortunati viaggiatori dichiarano al quotidiano online di aver vissuto una serie di ostiche vicissitudini tali da comportare spese extra fino a duemila euro: bagagli persi con conseguente acquisto di indumenti basilari, negazione di escursioni previste nel pacchetto vacanza, pagamento di cifre esorbitanti per escursioni alternative e spiagge sporche, molto lontane da quelle bianchissime che l'agenzia pubblicizzava.
Una brutta esperienza alla quale non si è fatto mancare un finale dello stesso tenore. I quaranta turisti pugliesi hanno infatti lamentato il necessario utilizzo di mezzi alternativi per tornare a casa poiché l'estenuante attesa di diverse ore in aereo, prima del volo di rientro in Italia ha fatto loro perdere le coincidenze per Bari.
Una crociera natalizia finita male per i nostri conterranei che al loro rientro, il 28 dicembre a Roma, non hanno esitato ad avanzare la richiesta di danni: secondo quanto riportato da Bari.repubblica.it, le lettere di messa in mora sono state inviate dall'associazione di consumatori Codici Puglia.
L'associazione chiederà alla compagnia il rimborso di tutte le spese extra sostenute dai crocieristi nonchè cifre tra mille e duemila euro per il cosiddetto "danno da vacanza rovinata", come disciplinato dal Codice del turismo.
Gli sfortunati viaggiatori dichiarano al quotidiano online di aver vissuto una serie di ostiche vicissitudini tali da comportare spese extra fino a duemila euro: bagagli persi con conseguente acquisto di indumenti basilari, negazione di escursioni previste nel pacchetto vacanza, pagamento di cifre esorbitanti per escursioni alternative e spiagge sporche, molto lontane da quelle bianchissime che l'agenzia pubblicizzava.
Una brutta esperienza alla quale non si è fatto mancare un finale dello stesso tenore. I quaranta turisti pugliesi hanno infatti lamentato il necessario utilizzo di mezzi alternativi per tornare a casa poiché l'estenuante attesa di diverse ore in aereo, prima del volo di rientro in Italia ha fatto loro perdere le coincidenze per Bari.
Una crociera natalizia finita male per i nostri conterranei che al loro rientro, il 28 dicembre a Roma, non hanno esitato ad avanzare la richiesta di danni: secondo quanto riportato da Bari.repubblica.it, le lettere di messa in mora sono state inviate dall'associazione di consumatori Codici Puglia.
L'associazione chiederà alla compagnia il rimborso di tutte le spese extra sostenute dai crocieristi nonchè cifre tra mille e duemila euro per il cosiddetto "danno da vacanza rovinata", come disciplinato dal Codice del turismo.