Usura, respinta la richiesta di affidamento ai servizi sociali per D'Introno
L'imprenditore coratino dovrà scontare in carcere la sua pena
giovedì 10 ottobre 2019
9.50
Il Tribunale di Sorveglianza di Bari ha respinto, ritenendola «inammissibile», la richiesta di affidamento ai servizi sociali avanzata dall'imprenditore di Corato Flavio D'Introno per evitare misure detentive.
L'imprenditore deve scontare una condanna definitiva a 5 anni e 4 mesi, diciotto dei quali già trascorsi in custodia cautelare, per usura ai danni di commercianti del barese.
La condanna è relativa all'operazione Fenerator, risalente al 2007, e condotta dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza.
Flavio D'Introno è tornato nuovamente al centro delle cronache per essere uno dei principali accusatori dei magistrati Nardi e Savasta in merito a presunte tangenti versate per pilotare sentenze.
L'imprenditore deve scontare una condanna definitiva a 5 anni e 4 mesi, diciotto dei quali già trascorsi in custodia cautelare, per usura ai danni di commercianti del barese.
La condanna è relativa all'operazione Fenerator, risalente al 2007, e condotta dagli uomini del Gico della Guardia di Finanza.
Flavio D'Introno è tornato nuovamente al centro delle cronache per essere uno dei principali accusatori dei magistrati Nardi e Savasta in merito a presunte tangenti versate per pilotare sentenze.