Universitari fuori sede, Lega propone sospensione dei canoni di locazione

Menduni: "Tanti gli studenti coratini che chiedono tutele"

martedì 19 maggio 2020
Con le Università chiuse da tre mesi, tantissimi studenti fuori sede hanno lasciato appartamenti, camere o campus d'ateneo e sono a casa. Molti di loro hanno interrotto il pagamento dell'affitto, ma i proprietari di casa pretendono giustamente il pagamento degli arretrati, pena lo sfratto.

Per Nomisma, sarebbero oltre 600mila gli universitari fuorisede in Italia, con una prevalenza di studenti meridionali e da mesi tutti con il problema dell'affitto.

Da un lato infatti abbiamo il problema di una spesa ritenuta inutile per gli studenti e le loro famiglie, nella fase dell'emergenza, senza poter usufruire dell'immobile locato e senza l'attività accademica (e non si sa quando ripartirà).

Dall'altro, la tutela per i proprietari delle case che vanno incontro ad una secca, ulteriore, perdita economica. In molti casi proprietari ed inquilini si vengono incontro, ma il contenzioso è dietro l'angolo, con entrambe le parti che rivendicano le proprie ragioni. Rischio abbandono casa con debiti non pagati, rischio abbandono città universitaria e studi.

I fuorisede rappresentano un giro d'affari di diversi miliardi, spesso in piccoli centri universitari rappresentano una voce importante nell'economia locale.

Per questi motivi la Lega ha presentato più volte ed in più decreti, emendamenti in tal senso, e ne ripresenterà uno al decreto rilancio a firma Rossano Sasso, deputato pugliese della Lega e membro della commissione cultura, scuola ed Università della Camera e a firma Luca Toccalini, deputato lombardo e segretario federale dei giovani della Lega.

L'emendamento prevede la sospensione dei canoni di locazione, per tutti gli studenti universitari fuori sede, dall'inizio e fino a tutta la durata dell'emergenza, con oneri derivanti pari a 200 milioni di euro per l'anno 2020.

Il segretario cittadino della Lega Menduni: "Ringrazio personalmente i Deputati Sasso e Toccalini per essere intervenuti celermente sull'argomento, tanti studenti e famiglie coratine ci hanno contattato per parlarci delle difficoltà che stanno vivendo".