Una speranza di vita sul binario della morte. Un riconoscimento per i pompieri a lavoro sul luogo del disastro
Nel giorno di Santa Barbara le benemerenze a chi lavorò per salvare vite umane
lunedì 4 dicembre 2017
17.15
Un attestato di riconoscenza, un foglio di carta dal grande valore simbolico che certifica quanto grande sia stato il cuore, la forza e la determinazione di quei vigili del fuoco che lottarono contro il tempo per strappare alla morte quante più persone fosse possibile, nel terribile giorno del disastro ferroviario, il 12 luglio del 2016.
Ventitrè persone morirono in quel disastro, destinato a rimanere una ferita indelebile per le comunità di Andria e Corato. Cinquanta rimasero feriti.
Questa mattina quell'attestato è stato consegnato nelle mani dei vigili del fuoco che per primi giunsero a prestare soccorso, lavorando incessantemente con ogni mezzo, sfidando il sole cocente di una giornata d'estate. Alcuni arrivarono a bordo dei mezzi di terra, altri con l'elicottero. A queste due squadre è stato rivolto l'elogio «per il prezioso contributo fornito della complessa emergenza. Giunti in tempi rapidissimi sul luogo del sinistro, gli operatori si sono efficacemente prodigati senza sosta in condizioni climatiche proibitive per trarre in salvo il maggior numero di persone intrappolate nei rottami dei convogli interessati dal tragico incidente, prestando proficuamente la propria instancabile opera».
Alla cerimonia di consegna degli attestati hanno partecipato il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, il Comandante Provinciale dei vigili del fuoco, il prefetto di Bari e tanti colleghi e personale operativo.
Quegli attestati arrivano in un giorno particolare per il corpo dei vigili del fuoco: oggi, infatti, si celebra la festa di Santa Barbara, protettrice del corpo. Un riconoscimento meritato per Paolo Marsella, Michele Ladisa, Giuseppe Bartucci, Silvio Braia, Ottavio Trerotoli, Francesco Miglio, Paolo Cagnetta, Nicola D'Ettole, Nicola Lasalata e Cataldo Perrone.
Ventitrè persone morirono in quel disastro, destinato a rimanere una ferita indelebile per le comunità di Andria e Corato. Cinquanta rimasero feriti.
Questa mattina quell'attestato è stato consegnato nelle mani dei vigili del fuoco che per primi giunsero a prestare soccorso, lavorando incessantemente con ogni mezzo, sfidando il sole cocente di una giornata d'estate. Alcuni arrivarono a bordo dei mezzi di terra, altri con l'elicottero. A queste due squadre è stato rivolto l'elogio «per il prezioso contributo fornito della complessa emergenza. Giunti in tempi rapidissimi sul luogo del sinistro, gli operatori si sono efficacemente prodigati senza sosta in condizioni climatiche proibitive per trarre in salvo il maggior numero di persone intrappolate nei rottami dei convogli interessati dal tragico incidente, prestando proficuamente la propria instancabile opera».
Alla cerimonia di consegna degli attestati hanno partecipato il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, il Comandante Provinciale dei vigili del fuoco, il prefetto di Bari e tanti colleghi e personale operativo.
Quegli attestati arrivano in un giorno particolare per il corpo dei vigili del fuoco: oggi, infatti, si celebra la festa di Santa Barbara, protettrice del corpo. Un riconoscimento meritato per Paolo Marsella, Michele Ladisa, Giuseppe Bartucci, Silvio Braia, Ottavio Trerotoli, Francesco Miglio, Paolo Cagnetta, Nicola D'Ettole, Nicola Lasalata e Cataldo Perrone.