Una giornata nell'Hub vaccinale di Corato, fra caldo e tempi di attesa

Variazioni orarie a tutela della salute dei cittadini ma gli ambienti non sono climatizzati

giovedì 1 luglio 2021 0.44
A cura di Tiziana Di Gravina
La decisione è arrivata nella serata del 29 giugno: dal 30 giugno e per le successive 72 ore sono state disposte variazioni agli orari di apertura di tutti i centri vaccinali compresi nell'area metropolitana di Bari.

La ASL BA, Azienda Sanitaria Locale Bari, con propria circolare, ha infatti adottato una misura di prevenzione e tutela della salute dei cittadini che accedono ai Punti Vaccinali di popolazione dovuta al susseguirsi delle ondate di calore con potenziali rischi. In molti centri vaccinali pugliesi si sta anche procedendo alla climatizzazione per consentire un più agevole svolgimento delle attività.

Inspiegabilmente, nel pomeriggio di ieri, con una nota stampa l'azienda sanitaria ha tenuto a precisare che l'iniziativa riguardasse unicamente l'hub del Comune di Bitonto ma, a conti fatti, l'Hub vaccinale di Corato continua ad attenersi alle ultime disposizioni a partire da ieri mattina e fino a sabato, effettuando gli orari 7:00 - 12:30, anticipando apertura e chiusura, con riapertura pomeridiana alle 17:00.

I cittadini che hanno una prenotazione per il vaccino nelle ore mattutine sono invitati a presentarsi con 60 minuti di anticipo rispetto all'orario prefissato e coloro che hanno prenotazione nella fascia pomeridiana, devono presentarsi 90 minuti dopo l'orario di prenotazione.

Lo scarso preavviso e il tempo ridotto per gli organi di informazione e le amministrazioni di divulgare i cambiamenti, ha destato i timori che potessero crearsi accavallamenti e ritardi dovuti all'afflusso di cittadini con diverse prenotazioni orarie non informati della nuova procedura, per questo abbiamo verificato di persona l'andamento delle vaccinazioni nella mattinata di ieri.

Come annunciato, l'hub ha anticipato l'orario di apertura. Tempo necessario per il personale medico di organizzarsi col lavoro e si è proceduto all'ingresso dei primi cittadini della giornata presentatisi in anticipo.

Indicazioni recepite, quindi, scongiurando disagi e confusione. Tutti hanno potuto varcare la soglia del cancello del centro vaccinale cittadino un'ora prima del proprio orario di prenotazione, ma da lì la trafila resta invariata: cinque le file di attesa, tre delle quali all'esterno della palestra adibita a punto vaccinale, con sedie e copertura per creare ombra ma sempre con alte temperature e nessun refrigerio.

Eppure, la stessa circolare Asl Bari, tenendo conto dell'allerta di rischio per ondata di calore del Ministero della Salute, raccomandava il rifornimento di acqua per operatori e cittadini.

Si attende che venga chiamato il proprio numero, si accede all'interno della tenda militare per la consulenza alla compilazione del modulo di consenso alla somministrazione del vaccino, poi si attende nuovamente di essere chiamati.

Una volta all'interno della struttura, si procede con l'anamnesi medica per poi attendere, ancora, di sentir chiamare il proprio nome con, finalmente, l'assegnazione della postazione per esser vaccinati.

Anche all'interno, nessun refrigerio però. Solo uno sparuto ventilatore all'ingresso. Nessuna climatizzazione, solo porte e finestre aperte. Dall'entrata all'uscita dal cancello del punto vaccinale di popolazione, passano in media, 90 minuti - 2 ore di tempo, anche se non si è sempre così "fortunati": si ricordano infatti le segnalazioni di alcuni cittadini che nei mesi scorsi hanno varcato il cancello anche dopo 3 ore e mezza dal loro ingresso.

E nell'attesa, con le alte temperature, capita che qualcuno si senta poco bene, come accaduto anche ieri, ma con la pronta assistenza del personale.

Per gli operatori, i medici e i volontari di protezione civile, si parla di molte più ore in ambienti non climatizzati e senza, o con scarso, rifornimento di acqua nei frigoriferi. Purtroppo è così ogni giorno, ci viene confermato.

Se, quindi, la nuova misura della Asl Bari è stata voluta proprio per evitare l'esposizione dei cittadini al rischio di colpi di calore nelle ore più calde, evidentemente occorre fare qualcosa in più.

Al di là dell'evidente problema dei lunghi tempi di attesa registrati in questi mesi di attività dell'hub cittadino, rispetto anche ai centri delle città limitrofe sempre di competenza della Asl Bari, appare necessaria una maggior attenzione e rispetto non solo verso i cittadini ma anche verso tutti gli operatori che, lavorando in ambienti e circostanze più consone, potrebbero sicuramente apportar beneficio all'esito delle attività vaccinali.