Una corona di fiori (a Bari) ricorda le vittime della strage dei treni
Emiliano: «Abbiamo il desiderio che la verità arrivi attraverso il processo»
domenica 12 luglio 2020
15.16
Al chilometro 51 del binario delle ferrovie Bari - Barletta questa mattina, come ogni anno alle 11.07, si sono ritrovati i parenti più stretti delle vittime del disastro ferroviario del 12 luglio 2016. Su quel binario sono scritti i nomi di chi ha perso la vita nel tragico schianto. Un fiore, una preghiera e tanta rabbia, ogni anno finisce su quel binario attorniato di ulivi.
Tornare sul luogo del disastro è un modo per onorare la memoria di chi lì è morto, con l'unica colpa di essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Vite recise nel fiore degli anni, storie interrotte nel bel mezzo del racconto.
Abbiamo ritenuto fosse giusto che la meditazione, sul luogo del disastro, rimanesse un momento intimo e privato.
Ci saremmo certamente aspettati qualche parola da parte dei rappresentanti istituzionali del Comune di Corato ma abbiamo atteso invano qualsiasi nota in merito. A Roma, la Sen. Piarulli ha chiesto e ottenuto un minuto di silenzio durante i lavori a Palazzo Madama. A Corato nulla.
Diversamente è accaduto a Bari dove, nella mattinata di oggi, è stata deposta una corona di fiori dinanzi al monumento in memoria delle vittime. Ad aprire la commemorazione il suono della tromba che ha intonato "Il Silenzio", alla presenza del sindaco Metropolitano di Bari Antonio Decaro e del presidente della Regione Michele Emiliano.
«Come accade per i grandi dolori personali, mi ricordo esattamente dov'ero il 12 luglio 2016, cosa stavo facendo, che cosa è successo minuto per minuto. Mi ricordo che per il gran caldo ad un certo punto mi si sono aperte le suole delle scarpe per le ore che eravamo rimasti su quel terreno, con le cicale che frinivano e con i volti dei genitori che chiedevano a noi se fosse vero che i loro figli erano su quel treno. Tutte cose che non si possono dimenticare e che devono trovare la verità. Abbiamo il desiderio che la verità arrivi attraverso l'unica strada possibile che è quella del processo. La Regione Puglia è costituita parte civile in adesione totale alle famiglie, in questo processo che sto seguendo con enorme attenzione. La verità piano piano sta venendo fuori ed io mi auguro che si arrivi alla sentenza definitiva il più rapidamente possibile» ha affermato Emiliano.
Anche il sindaco Decaro ha ricordato il tragico evento: «A 4 anni dal disastro ferroviario sulla Andria-Corato ricordiamo oggi le vittime di questa tragedia che ha ferito la nostra comunità.
Quel 12 luglio 2016 è stata una delle giornate più difficili della nostra storia. Nessuno di noi potrà mai dimenticare le lacrime, gli sguardi stravolti, le lamiere contorte, il caldo infernale.
Oggi siamo qui per ricordare le vittime di questa tragedia, per testimoniare l'abbraccio virtuale della nostra terra alle loro famiglie e per costruire una comunità sempre più coesa».
Tornare sul luogo del disastro è un modo per onorare la memoria di chi lì è morto, con l'unica colpa di essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Vite recise nel fiore degli anni, storie interrotte nel bel mezzo del racconto.
Abbiamo ritenuto fosse giusto che la meditazione, sul luogo del disastro, rimanesse un momento intimo e privato.
Ci saremmo certamente aspettati qualche parola da parte dei rappresentanti istituzionali del Comune di Corato ma abbiamo atteso invano qualsiasi nota in merito. A Roma, la Sen. Piarulli ha chiesto e ottenuto un minuto di silenzio durante i lavori a Palazzo Madama. A Corato nulla.
Diversamente è accaduto a Bari dove, nella mattinata di oggi, è stata deposta una corona di fiori dinanzi al monumento in memoria delle vittime. Ad aprire la commemorazione il suono della tromba che ha intonato "Il Silenzio", alla presenza del sindaco Metropolitano di Bari Antonio Decaro e del presidente della Regione Michele Emiliano.
«Come accade per i grandi dolori personali, mi ricordo esattamente dov'ero il 12 luglio 2016, cosa stavo facendo, che cosa è successo minuto per minuto. Mi ricordo che per il gran caldo ad un certo punto mi si sono aperte le suole delle scarpe per le ore che eravamo rimasti su quel terreno, con le cicale che frinivano e con i volti dei genitori che chiedevano a noi se fosse vero che i loro figli erano su quel treno. Tutte cose che non si possono dimenticare e che devono trovare la verità. Abbiamo il desiderio che la verità arrivi attraverso l'unica strada possibile che è quella del processo. La Regione Puglia è costituita parte civile in adesione totale alle famiglie, in questo processo che sto seguendo con enorme attenzione. La verità piano piano sta venendo fuori ed io mi auguro che si arrivi alla sentenza definitiva il più rapidamente possibile» ha affermato Emiliano.
Anche il sindaco Decaro ha ricordato il tragico evento: «A 4 anni dal disastro ferroviario sulla Andria-Corato ricordiamo oggi le vittime di questa tragedia che ha ferito la nostra comunità.
Quel 12 luglio 2016 è stata una delle giornate più difficili della nostra storia. Nessuno di noi potrà mai dimenticare le lacrime, gli sguardi stravolti, le lamiere contorte, il caldo infernale.
Oggi siamo qui per ricordare le vittime di questa tragedia, per testimoniare l'abbraccio virtuale della nostra terra alle loro famiglie e per costruire una comunità sempre più coesa».