Una corona d'alloro per ricordare le vittime del disastro della Andria - Corato
Cerimonia sobria. Il sindaco: «Il sangue versato non rimarrà perso»
venerdì 12 luglio 2019
10.56
Ricordare è un dovere. Oggi, 12 luglio, le bacheche dei social network sono intasate dalle immagini del tragico incidente ferroviario in cui sono morte 23 persone.
Il Comune di Corato ha voluto ricordare il nefasto evento con una cerimonia pubblica, molto sobria e purtroppo poco partecipata.
Alle 8 di questa mattina alcuni dei familiari delle vittime, il sindaco, i consiglieri comunali e i rappresentanti di quei corpi che prestarono i soccorsi sul luogo del disastro, si sono incontrati nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, denominato appunto "Piazzale Vittime del DIsastro ferroviario" per un momento di riflessione e preghiera.
Un momento di raccoglimento e di preghiera con la presenza di Don Gino De Palma al quale hanno partecipato i genitori di Francesco Tedone e il papà di Luciano Caterino, le due vittime coratine della tragedia. Un momento di commozione inevitabile, mostrata con grande dignità da chi ha perso gli adorati figli.
Il sindaco ha deposto una corona di alloro dinanzi la targa che ricorda il triste evento. Nel suo breve discorso il primo cittadino ha ricordato l'impegno di chi in quel giorno, anche soltanto portando delle bottiglie d'acqua, si prodigò e manifestò il proprio impegno. E ha detto: «Il sangue versato non è andato perso. Le vittime, con la loro morte, hanno spinto a realizzare opere nuove in favore dei giovani e del territorio, ma anche opere di sicurezza per i viaggiatori e per chi prende quotidianamente un mezzo di trasporto. Da questo incidente parte oggi una visione nuova del territorio molto più armonica che deve donare sviluppo» ha detto il sindaco D'Introno.
E ha invitato la comunità cittadina a restare unita per il miglioramento del territorio.
Il Comune di Corato ha voluto ricordare il nefasto evento con una cerimonia pubblica, molto sobria e purtroppo poco partecipata.
Alle 8 di questa mattina alcuni dei familiari delle vittime, il sindaco, i consiglieri comunali e i rappresentanti di quei corpi che prestarono i soccorsi sul luogo del disastro, si sono incontrati nel piazzale antistante la stazione ferroviaria, denominato appunto "Piazzale Vittime del DIsastro ferroviario" per un momento di riflessione e preghiera.
Un momento di raccoglimento e di preghiera con la presenza di Don Gino De Palma al quale hanno partecipato i genitori di Francesco Tedone e il papà di Luciano Caterino, le due vittime coratine della tragedia. Un momento di commozione inevitabile, mostrata con grande dignità da chi ha perso gli adorati figli.
Il sindaco ha deposto una corona di alloro dinanzi la targa che ricorda il triste evento. Nel suo breve discorso il primo cittadino ha ricordato l'impegno di chi in quel giorno, anche soltanto portando delle bottiglie d'acqua, si prodigò e manifestò il proprio impegno. E ha detto: «Il sangue versato non è andato perso. Le vittime, con la loro morte, hanno spinto a realizzare opere nuove in favore dei giovani e del territorio, ma anche opere di sicurezza per i viaggiatori e per chi prende quotidianamente un mezzo di trasporto. Da questo incidente parte oggi una visione nuova del territorio molto più armonica che deve donare sviluppo» ha detto il sindaco D'Introno.
E ha invitato la comunità cittadina a restare unita per il miglioramento del territorio.