Troppi incidenti sulla Trani-Corato, Fratelli d'Italia scrive al Prefetto
«Le misure messe finora in atto non si sono rivelate sufficienti a tutelare la sicurezza stradale»
mercoledì 10 luglio 2024
11.20
Sono passate appena 24 ore dall'ennesimo incidente che ha avuto luogo sulla provinciale Trani-Corato. Partendo dalla necessità che si attivino misure concrete per contrastare i continui episodi che si verificano sull'importante arteria extraurbana che collega Corato alla costa, Fratelli d'Italia Corato ha inviato una missiva indirizzata ai prefetti delle province di Bari e Bat, al presidente della provincia Bat e al sindaco metropolitano, e infine al sindaco di Corato Corrado De Benedettis.
«Il sottoscritto, Commissario del Circolo territoriale Fratelli d'Italia di Corato pone, con urgenza, alla Vostra cortese attenzione la grave e non più differibile situazione della strada provinciale 238, che collega Corato con Trani. Tale arteria stradale è, da molto tempo, teatro di gravi incidenti che hanno provocato numerosi morti e feriti gravi. Tali incidenti devono essere imputati al mancato rispetto dei limiti di velocità e delle norme del codice della sicurezza stradale da parte degli utenti. Le misure messe finora in atto non si sono rivelate sufficienti a tutelare la sicurezza stradale. Pertanto si chiede alle SS.VV. di adottare gli opportuni provvedimenti».
«Il sottoscritto, Commissario del Circolo territoriale Fratelli d'Italia di Corato pone, con urgenza, alla Vostra cortese attenzione la grave e non più differibile situazione della strada provinciale 238, che collega Corato con Trani. Tale arteria stradale è, da molto tempo, teatro di gravi incidenti che hanno provocato numerosi morti e feriti gravi. Tali incidenti devono essere imputati al mancato rispetto dei limiti di velocità e delle norme del codice della sicurezza stradale da parte degli utenti. Le misure messe finora in atto non si sono rivelate sufficienti a tutelare la sicurezza stradale. Pertanto si chiede alle SS.VV. di adottare gli opportuni provvedimenti».