Tributi, Comune chiede rescissione da Soget. Forza Italia: «Si dimettano Muggeo e Leone»

La lettera inviata al socio Sixt e le perplessità del partito di opposizione

mercoledì 16 febbraio 2022 10.28
Gli innegabili problemi sorti nella SIxT dopo il passaggio di consegne tra Andreani e Soget hanno portato la dirigente del settore finanziario Leone ad una soluzione drastica: rescindere il contratto con il socio privato alla luce di una serie di inadempienze contrattuali che danneggerebbero l'ente. La SIxt, come denunciato da diversi organi politici, sta infatti vivendo un periodo di confusione in ragione della mancanza persino di linea telefonica e di computer per poter operare, nonostante l'insediamento da diverse settimane. Il 14 febbraio la dirigente ha inviato la lettera di rescissione a Soget e per conoscenza al sindaco e all'assessore al bilancio Muggeo.

Una situazione difficile sulla quale oggi si esprime anche la classe politica. Per Nuova Umanità «E' stato richiesto a gran voce un provvedimento che riguardasse la grave situazione della SIxT. E' Arrivato! I cittadini che pagano le tasse devono poter trovare riscontro alle proprie istanze con efficienza, efficacia, competenza della Pubblica Amministrazione. Registriamo purtroppo una grave inadeguatezza della classe politica».

Forza Italia, invece, chiede la testa dell'assessore Muggeo e della dirigente Leone e si interroga su una serie di problemi alla luce della rescissione dell'accordo con Soget.

Questa la nota del partito azzurro.

«Da giorni si rincorrevano notizie circa i disservizi che, la società SixT, partecipata del Comune di Corato, creava ai cittadini; ci erano infatti sorti seri dubbi dai primi giorni del 2022, quando alcuni cittadini ci notiziavano a riguardo di detti uffici, chiusi al pubblico per il trasferimento delle banche dati; trasferimento che in condizioni normali, sarebbe dovuto avvenire precedentemente, per consentire la normale prosecuzione dell'attività di riscossione e controllo.
Negli stessi giorni, apprendevamo anche, del cambio di Governance della società che passava, da un consiglio di amministrazione con amministratore delegato ad amministratore unico.
Da qui in poi, l'attenzione per tale "travaglio" diventa alquanto doverosa ed obbligatoria da parte nostra, la stessa, tra l'altro, riscontrata anche da altre forze politiche.
Ad oggi, dopo tante richieste di chiarimento inviate a vario titolo dalle forze politiche all'Amministrazione De Benedittis, apprendiamo solo dalla stampa, che vi è stata una rescissione unilaterale del nuovo contratto, quello sottoscritto al tempo, tra il Comune di Corato e la società SOGET.
Ci siamo quindi posti delle domande:
Alla luce del cambio di governance, chi controlla, chi gestisce e con quali qualifiche opera, (Ente di riscossione, delegato, messo notificatore…) l'amministratore unico?
E chi è, può farlo sapendo che comunque in questo periodo SixT ha continuato ad incassare tributi?
La Dott.ssa Tarantini, attuale amministratore unico, è nominata da chi?
Comune di Corato, SOGET?
Chi esercita il potere di indirizzo e controllo della S.p.A. SixT, L'Amministratore unico?
E chi controlla l'amministratore senza un C.D.A.?
Le riscossioni in corso chi le contabilizza e come vengono rendicontate?
In seguito a ciò, cosa potrà riscontrare ed evidenziare il collegio dei revisori dei conti?
Il Dirigente del settore ragioneria del Comune di Corato, come mai, solo in data 5 febbraio ed a seguito della nota inviatale dall'amministratore SixT e dall'assessore Muggeo, prende atto di un disservizio e dell'interruzione del servizio pubblico?
Chi guarda i conti, la SixT non dovrebbe rendicontare e riversare le somme incassate ogni 10 giorni?
Tale decisione di rescindere unilateralmente il contratto, a nostro avviso anche tardiva alla luce dei moniti già riscontrati, non potrebbe generare un contenzioso?
La ditta Andriani Tributi, seconda aggiudicataria, invitata a sostituire la SOGET, come si evince dalla lettera del Dirigente, siamo sicuri che accetti il mandato, nonostante che il suo ex socio (Comune di Corato) a suo tempo, si sia costituito in giudizio in seguito all'impugnazione, da Parte dell'Andriani, della gara di Appalto?
E se non dovesse accettare cosa succederebbe, questa vacatio quanto durerebbe e a quali conseguenze porterebbe?
Oggi chi presta il servizio di raccolta delle dichiarazioni e dei pagamenti dei contribuenti, a chi questi pagano e chi rilascia ricevuta di dette operazioni?
Durante questo periodo di inattività tributaria, eventuali prescrizioni intervenute o che interverranno a chi saranno addebitabili, all'amministratore unico?
E a chi risponde, a SOGET, al Comune?
L'eventuale danno erariale, configurato o a configurarsi su chi graverà, sull'amministratore unico, sul Comune, (cioè Noi) sulla SOGET?
Andremo in contro ad altri contenziosi?
Tralasciando momentaneamente tutto ciò, ci urge sottolineare un aspetto alquanto curioso, ovvero, la mancanza del responsabile dell'anticorruzione e la tenuta dell'anagrafe tributario; infatti, ad oggi non vi è un responsabile dell'anticorruzione come da legge ed i dati sensibili di detta anagrafe, riferiti a tutti i contribuenti iscritti ed interessati dal pagamento tributario comunale, non è chiaro da chi sono detenuti.
Forse dal solito amministratore unico e a che titolo?
Chi ha "curato" materialmente il passaggio di consegne dal vecchio al nuovo operatore, sin dal primo giorno, non si è accorto che non vi erano le condizioni minime per operare?
Cui prodest tutto ciò?
In seguito a questi accadimenti incresciosi che rasentano una totale inadeguatezza delle persone che hanno gestito tutto ciò, sarebbe auspicabile, per il bene dell'intera collettività locale che, sia l'Assessore al ramo, Dott. Muggeo, sia il Dirigente dell'ufficio ragioneria del Comune, Dott.ssa Leone, preso atto dell'ennesimo fallimento in materia, come conseguenza, rassegnino le proprie dimissioni.
Errori di questa portata non sono né pensabili e né tantomeno tollerabili specie se inevitabilmente saranno coperti economicamente dai soliti contribuenti.
Sindaco, cerchi di arginare il danno fatto, affinché la prossima richiesta di dimissioni non sia rivolta a lei per l'errata scelta dei suoi delegati».