Tribunali a mezzo servizio, gli avvocati pronti ad una protesta
Indetto un flashmob a Trani per richiedere la riattivazione dei normali servizi
mercoledì 27 maggio 2020
10.58
Gli avvocati di Trani parteciperanno al flash mob indetto a livello nazionale per chiedere la ripresa effettiva delle attività e delle udienze in Tribunale dopo il lockdown. L'appuntamento è in Piazza Duomo a Trani il 29 maggio prossimo alle ore 12.00. L'iniziativa è partita da un gruppo di avvocati che hanno aperto una pagina Facebook dal nome "La Giustizia sospesa" dove spiegano le loro ragioni e danno appuntamento davanti a tutti i tribunali d'Italia per consegnare i loro codici.
"Gli avvocati chiedono di essere sentiti per contribuire all'adozione di interventi urgenti e concreti che consentano alla giustizia di ripartire davvero; di essere riconosciuti come una componente essenziale del sistema produttivo. E ancora di partecipare ai processi decisionali che determinano, modificano, incidono sulla loro attività e di contribuire alla programmazione di un sistema di gestione dell'attività giudiziaria che ne assicuri lo svolgimento ordinato e regolare anche in caso di recrudescenza dell'epidemia" si legge nella nota diffusa dal comitato spontaneo del foro di Trani "La Giustizia Sospesa".
"Non è possibile andare avanti con una Giustizia a mezzo servizio. Tutte le attività riaprono ma i tribunali restano indietro. Gli accessi sono limitati, i tempi degli adempimenti in cancelleria e delle udienze si allungano. Una buona parte dei procedimenti fissati nel periodo di sospensione sono stati rinviati in autunno. I protocolli per le udienze a trattazione scritta o per quelle da remoto sono diversi. Agli avvocati è stato impedito di svolgere la professione ed ai cittadini di tutelare i loro diritti nel periodo del lockdown e la ripresa è ancora un miraggio".
Il Comitato Spontaneo del Foro di Trani, "La Giustizia Sospesa",
Avv. Alessandro Moscatelli
Avv. Lucio De Benedictis
Avv. Tommaso Divincenzo
Avv. Pasquale Di Noia
Avv. Domenico di Pierro
Avv. Agata Oliva
Avv. Giovanni Cozzoli
Avv. Gennaro Rociola
Avv. Marco Augusto Pedico
Avv. Claudia Casalino
"Gli avvocati chiedono di essere sentiti per contribuire all'adozione di interventi urgenti e concreti che consentano alla giustizia di ripartire davvero; di essere riconosciuti come una componente essenziale del sistema produttivo. E ancora di partecipare ai processi decisionali che determinano, modificano, incidono sulla loro attività e di contribuire alla programmazione di un sistema di gestione dell'attività giudiziaria che ne assicuri lo svolgimento ordinato e regolare anche in caso di recrudescenza dell'epidemia" si legge nella nota diffusa dal comitato spontaneo del foro di Trani "La Giustizia Sospesa".
"Non è possibile andare avanti con una Giustizia a mezzo servizio. Tutte le attività riaprono ma i tribunali restano indietro. Gli accessi sono limitati, i tempi degli adempimenti in cancelleria e delle udienze si allungano. Una buona parte dei procedimenti fissati nel periodo di sospensione sono stati rinviati in autunno. I protocolli per le udienze a trattazione scritta o per quelle da remoto sono diversi. Agli avvocati è stato impedito di svolgere la professione ed ai cittadini di tutelare i loro diritti nel periodo del lockdown e la ripresa è ancora un miraggio".
Il Comitato Spontaneo del Foro di Trani, "La Giustizia Sospesa",
Avv. Alessandro Moscatelli
Avv. Lucio De Benedictis
Avv. Tommaso Divincenzo
Avv. Pasquale Di Noia
Avv. Domenico di Pierro
Avv. Agata Oliva
Avv. Giovanni Cozzoli
Avv. Gennaro Rociola
Avv. Marco Augusto Pedico
Avv. Claudia Casalino