Tribunale di Trani, verso una nuova stretta anti-covid
Le richieste del Consiglio dell’Ordine degli avvocati e la disponibilità del Procuratore Capo
mercoledì 11 novembre 2020
15.40
«Il rinvio fuori udienza di tutti i processi, pendenti in tutti i settori della giurisdizione di Trani (compresi quelli del Giudice di Pace), in cui debbano essere ascoltati testimoni, periti o consulenti; conseguente riduzione del numero di processi da trattare in presenza; aumento del tempo intercorrente tra un processo e quello successivo, in modo da garantire un maggior distanziamento tra gli avvocati che dovessero frequentare le aule di udienza; riduzione e contingentamento degli accessi nei palazzi di giustizia; maggiore controllo della pulizia e igiene nei palazzi di giustizia».
Sono le cinque richieste avanzate dal Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani Tullio Bertolino, al Presidente del Tribunale Antonio De Luce ed al capo della Procura Renato Nitti per ridurre ulteriormente il rischio contagio da covid-19, rafforzando ulteriormente i protocolli già individuati nell'accorso sottoscritto lo scorso 27 ottobre 2020.
Il numero di contagi tra avvocati e dipendenti degli uffici giudiziari, infatti, ha spinto il Consiglio dell'Ordine tranese verso questa ulteriore richiesta che è stata subito accolta dai vertici del Tribunale di Trani.
«Condivido l'esigenza di adottare misure più stringenti per affrontare l'emergenza epidemiologica, in primo luogo dando piena attuazione alle previsioni dei protocolli sottoscritti congiuntamente ed in secondo luogo adottando ulteriori cautele», ha risposto Renato Nitti, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
«Potremmo senza dubbio – prosegue il Procuratore - procedere ad una modifica del protocollo stipulato, che si rende necessaria anche per altri aspetti alla luce delle prime applicazioni dello stesso. E'nota la mia decisa propensione, vieppiù in questo contesto, per i processi a distanza, che consentirebbero una riduzione anche drastica dei processi in presenza da conseguire anche per questa strada oltre che per il rinvio secco. La rarefazione delle presenze può essere conseguita in misura ulteriore sul piano pratico».
Una identità di vedute, quindi, che ha portato all'inserimento del Presidente Bertolino nella Commissione per le verifiche delle regole anti-Covid nel Tribunale tranese. Un inserimento che rafforza il ruolo di rappresentanza degli avvocati che ovviamente da ora in poi avranno voce in capitolo sulle scelte ultime da compiere per salvaguardare la salute e la sicurezza di tutti gli operatori di giustizia che gravitano nelle sedi giudiziarie tranesi.
Altra novità importante, decisa nella seduta di ieri del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trani in comunanza di intenti con il Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Trani Giuseppe Rana, che ha sempre dimostrato grande sensibilità verso questi temi, è il ricorso alle misure adottate in occasione della prima ondata della pandemia per la trattazione delle cause civili, che saranno sempre più in forma scritta e sempre meno in presenza per evitare inutili esposizioni al rischio di avvocati, personale della giustizia e clienti.
Insomma, gli operatori del diritto sono impegnati in prima linea per limitare la diffusione del contagio senza arrivare al blocco dei processi che avrebbe conseguenze devastanti per la giustizia, per i cittadini e per gli avvocati.
Sono le cinque richieste avanzate dal Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Trani Tullio Bertolino, al Presidente del Tribunale Antonio De Luce ed al capo della Procura Renato Nitti per ridurre ulteriormente il rischio contagio da covid-19, rafforzando ulteriormente i protocolli già individuati nell'accorso sottoscritto lo scorso 27 ottobre 2020.
Il numero di contagi tra avvocati e dipendenti degli uffici giudiziari, infatti, ha spinto il Consiglio dell'Ordine tranese verso questa ulteriore richiesta che è stata subito accolta dai vertici del Tribunale di Trani.
«Condivido l'esigenza di adottare misure più stringenti per affrontare l'emergenza epidemiologica, in primo luogo dando piena attuazione alle previsioni dei protocolli sottoscritti congiuntamente ed in secondo luogo adottando ulteriori cautele», ha risposto Renato Nitti, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Trani.
«Potremmo senza dubbio – prosegue il Procuratore - procedere ad una modifica del protocollo stipulato, che si rende necessaria anche per altri aspetti alla luce delle prime applicazioni dello stesso. E'nota la mia decisa propensione, vieppiù in questo contesto, per i processi a distanza, che consentirebbero una riduzione anche drastica dei processi in presenza da conseguire anche per questa strada oltre che per il rinvio secco. La rarefazione delle presenze può essere conseguita in misura ulteriore sul piano pratico».
Una identità di vedute, quindi, che ha portato all'inserimento del Presidente Bertolino nella Commissione per le verifiche delle regole anti-Covid nel Tribunale tranese. Un inserimento che rafforza il ruolo di rappresentanza degli avvocati che ovviamente da ora in poi avranno voce in capitolo sulle scelte ultime da compiere per salvaguardare la salute e la sicurezza di tutti gli operatori di giustizia che gravitano nelle sedi giudiziarie tranesi.
Altra novità importante, decisa nella seduta di ieri del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trani in comunanza di intenti con il Presidente della Sezione Civile del Tribunale di Trani Giuseppe Rana, che ha sempre dimostrato grande sensibilità verso questi temi, è il ricorso alle misure adottate in occasione della prima ondata della pandemia per la trattazione delle cause civili, che saranno sempre più in forma scritta e sempre meno in presenza per evitare inutili esposizioni al rischio di avvocati, personale della giustizia e clienti.
Insomma, gli operatori del diritto sono impegnati in prima linea per limitare la diffusione del contagio senza arrivare al blocco dei processi che avrebbe conseguenze devastanti per la giustizia, per i cittadini e per gli avvocati.