Trasporti, Ferrotramviaria: «Circolazione dei treni Corato - Ruvo sarà attivata nei primi mesi del 2018»
La risposta dell'Ing. Massimo Nitti alle sollecitazioni del sen. Perrone
martedì 31 ottobre 2017
13.28
Non è tardata ad arrivare la risposta del direttore generale della Ferrotramviaria, ing. Nitti, alla missiva inviata dal Sen. Luigi Perrone in merito ai forti disagi riscontrati dagli utenti del servizio ferroviario.
Come più volte riportato anche sulle nostre pagine, sono tante le proteste e le lamentele che quotidianamente i pendolari esternano. Molti di essi hanno optato per soluzioni alternative, alimentando il cosiddetto car pooling, organizzazione del viaggio in macchina mediante social network con la distribuzione dei costi di carburante tra i passeggeri.
La missiva inviata dal Sen. Perrone è tuttavia servita ad ottenere importanti informazioni sui tempi di ripristino della circolazione ferroviaria con conseguente alleggerimento dei disagi.
«I pesanti disagi subiti dall'utenza, dovuti, come a lei noto, ai maggiori tempi di percorrenza delle autocorse sostitutive rispetto al servizio ferroviario sulla relazione Ruvo – Andria (tratta sulla quale attualmente non circolano treni) e all'adozione del limite di velocità a 50 km/h sulla intera rete ferroviaria (nell'ambito delle "misure minime" di sicurezza disposte dall'ANSF in applicazione del D.M. 5 agosto 2016), hanno reso necessario variare il programma di esercizio nella totale interezza, allargando la maglia dei treni effettuati e adeguando il servizio automobilistico ad una realistica possibilità di rispettare le coincidenze ferro – gomma, previste a Ruvo ed Andria. Si tratta di una soluzione tecnica che elimina parzialmente i disagi e che può garantire ai viaggiatori una maggiore puntualità dei terni e una discreta regolarità del servizio su gomma tra Ruvo – Corato – Andria. Considerate le attuali ridotte capacità di trasporto dell'infrastruttura e le mutate condizioni di viaggio, come su descritte, probabilmente è quanto di meglio si sarebbe potuto fare» scrive Nitti.
«Tengo a precisarle che l'orario in vigore riveste carattere temporaneo, destinato ad essere rimodulato ad ogni evenienza evolutiva in relazione ai rapporti con l'ANSF. Una prima revisione del servizio, infatti, potremo attuarla allorché si renda possibile riprendere la circolazione dei treni fra Ruvo e Corato. I lavori di raddoppio della tratta Ruvo – Corato sono infatti terminati, mentre restano da completare sulla medesima tratta i lavori relativi al segnalamento e sicurezza, previo parere di autorizzazione da parte dell'ANSF. La documentazione tecnica relativa ai lavori ultimati (infrastruttura ed energia), nonché l'autorizzazione allo sviluppo del sottosistema CCS (Comando Controllo e Segnalamento) sono state trasmesse all'ANSF per il relativo parere» comunica il direttore generale.
Nella lettera, inoltre, si comunicano i tempi per l'espletamento della procedura che potrà portare all'alleggerimento dei disagi.
«L'ANSF dovrebbe esprimersi in merito entro dicembre del corrente anno e, in caso di parere favorevole, si potrebbe pensare di riattivare entri i primi mesi del 2018 la circolazione dei treni fra Ruvo e Corato non a pieno regime, ma con le limitazioni che sarebbero necessarie nelle more della realizzazione degli impianti di segnalamento e sicurezza. Inoltre, la ragguaglio sul fatto che l'Agenzia ha già dato l'Ammissione Tecnica per l'attivazione degli impianti SCMT fra Bari e Bitonto (e, pertanto, su tale tratta abbiamo potuto ripristinare la normale velocità di linea) e dovrebbe concedere il parere favorevole all'estensione dell'Ammissione Tecnica del sistema anche sulla tratta Bitonto – Ruvo, presumibilmente entro il primo trimestre 2018. Ricevuta quest'ultima autorizzazione, sarà possibile riprendere la circolazione anche fra Bitonto e Ruvo senza limitazione di velocità a 50 km/h».
E, in conclusione, un impegno: «È di tutta evidenza che, laddove nello svolgimento dell'attuale servizio dovessero emergere situazioni particolarmente critiche, si porranno in atto interventi mirati per mitigarne o eliminarne gli effetti, anche con l'istituzione di corse automobilistiche dirette di rinforzo. Intanto le assicuro il massimo impegno della Società affinché come sempre le attività di propria competenza siano tese a ristabilire quanto prima la regolarità del servizio»
Come più volte riportato anche sulle nostre pagine, sono tante le proteste e le lamentele che quotidianamente i pendolari esternano. Molti di essi hanno optato per soluzioni alternative, alimentando il cosiddetto car pooling, organizzazione del viaggio in macchina mediante social network con la distribuzione dei costi di carburante tra i passeggeri.
La missiva inviata dal Sen. Perrone è tuttavia servita ad ottenere importanti informazioni sui tempi di ripristino della circolazione ferroviaria con conseguente alleggerimento dei disagi.
«I pesanti disagi subiti dall'utenza, dovuti, come a lei noto, ai maggiori tempi di percorrenza delle autocorse sostitutive rispetto al servizio ferroviario sulla relazione Ruvo – Andria (tratta sulla quale attualmente non circolano treni) e all'adozione del limite di velocità a 50 km/h sulla intera rete ferroviaria (nell'ambito delle "misure minime" di sicurezza disposte dall'ANSF in applicazione del D.M. 5 agosto 2016), hanno reso necessario variare il programma di esercizio nella totale interezza, allargando la maglia dei treni effettuati e adeguando il servizio automobilistico ad una realistica possibilità di rispettare le coincidenze ferro – gomma, previste a Ruvo ed Andria. Si tratta di una soluzione tecnica che elimina parzialmente i disagi e che può garantire ai viaggiatori una maggiore puntualità dei terni e una discreta regolarità del servizio su gomma tra Ruvo – Corato – Andria. Considerate le attuali ridotte capacità di trasporto dell'infrastruttura e le mutate condizioni di viaggio, come su descritte, probabilmente è quanto di meglio si sarebbe potuto fare» scrive Nitti.
«Tengo a precisarle che l'orario in vigore riveste carattere temporaneo, destinato ad essere rimodulato ad ogni evenienza evolutiva in relazione ai rapporti con l'ANSF. Una prima revisione del servizio, infatti, potremo attuarla allorché si renda possibile riprendere la circolazione dei treni fra Ruvo e Corato. I lavori di raddoppio della tratta Ruvo – Corato sono infatti terminati, mentre restano da completare sulla medesima tratta i lavori relativi al segnalamento e sicurezza, previo parere di autorizzazione da parte dell'ANSF. La documentazione tecnica relativa ai lavori ultimati (infrastruttura ed energia), nonché l'autorizzazione allo sviluppo del sottosistema CCS (Comando Controllo e Segnalamento) sono state trasmesse all'ANSF per il relativo parere» comunica il direttore generale.
Nella lettera, inoltre, si comunicano i tempi per l'espletamento della procedura che potrà portare all'alleggerimento dei disagi.
«L'ANSF dovrebbe esprimersi in merito entro dicembre del corrente anno e, in caso di parere favorevole, si potrebbe pensare di riattivare entri i primi mesi del 2018 la circolazione dei treni fra Ruvo e Corato non a pieno regime, ma con le limitazioni che sarebbero necessarie nelle more della realizzazione degli impianti di segnalamento e sicurezza. Inoltre, la ragguaglio sul fatto che l'Agenzia ha già dato l'Ammissione Tecnica per l'attivazione degli impianti SCMT fra Bari e Bitonto (e, pertanto, su tale tratta abbiamo potuto ripristinare la normale velocità di linea) e dovrebbe concedere il parere favorevole all'estensione dell'Ammissione Tecnica del sistema anche sulla tratta Bitonto – Ruvo, presumibilmente entro il primo trimestre 2018. Ricevuta quest'ultima autorizzazione, sarà possibile riprendere la circolazione anche fra Bitonto e Ruvo senza limitazione di velocità a 50 km/h».
E, in conclusione, un impegno: «È di tutta evidenza che, laddove nello svolgimento dell'attuale servizio dovessero emergere situazioni particolarmente critiche, si porranno in atto interventi mirati per mitigarne o eliminarne gli effetti, anche con l'istituzione di corse automobilistiche dirette di rinforzo. Intanto le assicuro il massimo impegno della Società affinché come sempre le attività di propria competenza siano tese a ristabilire quanto prima la regolarità del servizio»