TARI, disparità di trattamento a parità di tariffe
“Un cittadino residente in zona residenziale beneficia di minori servizi rispetto ad un cittadino che risiede in centro” - la denuncia social della consigliera D’Introno
mercoledì 4 gennaio 2023
17.05
Ennesimo sfogo via social della consigliera del Partito Democratico Nadia D'Introno: in un post sul suo profilo Facebook, pone l'accento sulla disparità di trattamenti e servizi a parità di tariffe della TARI, che i cittadini di Corato ricevono in base alla zona della città in cui abitano.
«Nel corso del consiglio comunale del 27 dicembre u.s. ho evidenziato un'anomalia relativa alla TARI (tassa sui rifiuti).
Partiamo da un dato:
il servizio di igiene urbana svolto dalla SANB s.p.a. si articola in una serie di "servizi base", tra cui:
- raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
- spazzamento delle strade;
- rimozione rifiuti abbandonati.
Il territorio interessato dal servizio di raccolta è individuato da una delibera di giunta del 2005 che distingue le seguenti aree:
1) centro storico;
2) centro urbano;
3) aree residenziali esterne;
4) zona industriale e artigianale.
In zona residenziale è garantito unicamente il servizio di raccolta porta a porta, non viene infatti eseguito né lo spazzamento delle strade, né la rimozione di rifiuti abbandonati; ciò nonostante le tariffe delle utenze domestiche applicate sono identiche a quelle applicate al centro storico e al centro urbano.
Data la disparità di trattamento, avevo proposto una modifica del regolamento sulla tassa rifiuti, in modo tale da prevedere una riduzione sia per le aree residenziali, sia per le aree industriali (anch'esse penalizzate).
Ricordo che la TARI è una tassa, ossia un tributo che i cittadini pagano come corrispettivo di un servizio di cui usufruiscono.
È impensabile, quindi, che, a parità di tariffe, un cittadino che risiede in zona residenziale (esempio strada esterna Maglioferro) debba beneficiare di minori servizi rispetto ad un cittadino che risiede in centro.
Purtroppo, data l'ennesima convocazione d'urgenza (sia della commissione sia del consiglio comunale), non ci sono stati i tempi per approfondire la mia proposta, che mi riservo di ripresentare.
Con la speranza che in sede di approvazione del bilancio non sorgano altre urgenze (come accaduto nei primi 2 anni di amministrazione) e si possa procedere ad una seria e ragionata politica tariffaria».
Continuano le frizioni tra la consigliera comunale del PD e la maggioranza, in attesa di ulteriori riscontri.
«Nel corso del consiglio comunale del 27 dicembre u.s. ho evidenziato un'anomalia relativa alla TARI (tassa sui rifiuti).
Partiamo da un dato:
il servizio di igiene urbana svolto dalla SANB s.p.a. si articola in una serie di "servizi base", tra cui:
- raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
- spazzamento delle strade;
- rimozione rifiuti abbandonati.
Il territorio interessato dal servizio di raccolta è individuato da una delibera di giunta del 2005 che distingue le seguenti aree:
1) centro storico;
2) centro urbano;
3) aree residenziali esterne;
4) zona industriale e artigianale.
In zona residenziale è garantito unicamente il servizio di raccolta porta a porta, non viene infatti eseguito né lo spazzamento delle strade, né la rimozione di rifiuti abbandonati; ciò nonostante le tariffe delle utenze domestiche applicate sono identiche a quelle applicate al centro storico e al centro urbano.
Data la disparità di trattamento, avevo proposto una modifica del regolamento sulla tassa rifiuti, in modo tale da prevedere una riduzione sia per le aree residenziali, sia per le aree industriali (anch'esse penalizzate).
Ricordo che la TARI è una tassa, ossia un tributo che i cittadini pagano come corrispettivo di un servizio di cui usufruiscono.
È impensabile, quindi, che, a parità di tariffe, un cittadino che risiede in zona residenziale (esempio strada esterna Maglioferro) debba beneficiare di minori servizi rispetto ad un cittadino che risiede in centro.
Purtroppo, data l'ennesima convocazione d'urgenza (sia della commissione sia del consiglio comunale), non ci sono stati i tempi per approfondire la mia proposta, che mi riservo di ripresentare.
Con la speranza che in sede di approvazione del bilancio non sorgano altre urgenze (come accaduto nei primi 2 anni di amministrazione) e si possa procedere ad una seria e ragionata politica tariffaria».
Continuano le frizioni tra la consigliera comunale del PD e la maggioranza, in attesa di ulteriori riscontri.