"Talenti in mostra", il trionfo della creatività femminile

L'imprenditoria femminile al centro di un convegno targato FIDAPA

domenica 4 dicembre 2016 00.14
"Date alle donne occasioni adeguate ed esse saranno capaci di tutto" diceva Oscar Wilde in uno dei suoi celebri aforismi. E di ciò il poeta irlandese ne sarebbe ancora più convinto, se per assurdo avesse potuto partecipare al convegno "Donne e impresa. Storie di donne che hanno trasformato una passione e un talento in professione", organizzato dalla FIDAPA BPW Italy.

La conferenza, tenutasi nella cornice del Museo della Città e del territorio di Corato, è solo la punta dell'iceberg di un progetto nazionale della durata di due anni, che la FIDAPA stessa ha attuato, dal titolo "Talenti in mostra". La sezione di Corato, sulla scia di questo tema ha organizzato una mostra all'interno del museo, nella quale sono esposte le opere di quindici donne impegnate in vari settori (dal tessile al gastronomico al culturale): Laura Ajutyte, Annunziata Bevilacqua, Maria Bonaduce, Beatrice Capozza, Angela Caputo, Nica Cialdella, Marina Corazziari, Rosa De Nicolo, Angela Gallo, Clementina Imperiali, Gabriella Merlo, Angela Roselli, Annalisa Stillavato, Angela Strippoli, Lavinia Tullo. Tutte loro con la comune peculiarità di aver trasformato una passione in un'impresa.

«La figura della donna imprenditrice fino a pochi anni fa, non era credibile agli occhi della società media. Con questa iniziativa vogliamo non solo dare luce alle donne che ce l'hanno fatta, riuscendo a conciliare impegni lavorativi e familiari, ma anche a sostenere la nostra città, il nostro territorio. Anche la location, il museo, non è affatto casuale. Vogliamo mostrare che una donna che si realizza dal punto di vista imprenditoriale può essere una ricchezza, non solo per le altre donne, ma anche per il proprio territorio».

Molte le donne che hanno partecipato alla conferenza, condotta brillantemente da un'ospite d'eccezione, la giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Rosalba Matarrese.

Tante storie diverse tra loro tutte colme di impegni e sacrifici, come quella della commercialista Luciana Gramatica: «Non si può fare imprenditoria senza avere una formazione professionale adeguata. Improvvisarsi imprenditori porta inevitabilmente al fallimento, non basta il talento. Gestire la propria impresa è una sfida continua, sia difficoltà che soddisfazioni arrivano quando meno te l'aspetti. Mettersi in proprio ed essere padroni di se stessi è una scelta di vita e riuscire a trasformare la propria passione in opportunità di guadagno è il massimo della realizzazione personale».

Storia interessante anche quella di Rosalia Chiarappa, travel blogger, scrittirice e giornalista: «Al giorno d'oggi bisogna scegliersi una nicchia, distinguersi. Ciò è fondamentale, soprattutto in un mondo come internet. Se sei uguale agli altri è impossibile emergere in questo mare magnum. Nel mio blog @cittameridiane parlo di viaggi, a due e a quattro zampe, rigorosamente in auto, a causa della taglia extralarge del mio cane. Questo modo di viaggiare "slow" però è eccezionale, scovi tesori che sarebbe impossibile trovare in un classico viaggio in aereo».

«I miei genitori non volevano che facessi teatro, si erano opposti a questa mia idea», esordisce l'attrice Claudia Lerro, altra donna che ha fatto del suo talento un vero e proprio lavoro. «Seguite i vostri sogni, sono le idee e le passioni a sviluppare lavoro e creare opportunità. Sono partita da zero e ora ho creato una fitta rete di lavoro che mi costringe addirittura a rifiutare alcune richieste. Credete sempre in voi stessi e nelle vostre qualità, spesso il nemico più grande che ci impedisce di realizzare i nostri sogni, siamo proprio noi e la sottostima che abbiamo di noi stessi».

Anche la figlia d'arte Mariana Corazziari, jewels designer e scenografa è una donna imprenditrice che ce l'ha fatta. Le sue opere sono dei veri pezzi d'arte, piccole sculture dove i materiali più diversi si incontrano e si fondono, incarnando lo spirito post industriale stravolto dall'eclettismo della sua immaginazione. «Una vita spesa all'arte, alla creatività, alla fantasia, al mio lavoro – ha detto Mariana Corazziari - Questo perché nel mio dna ho ereditato l'arte. In Puglia si lavora molto di più per emergere, non sono aiutate dai media come avviene a Nord e molte volte anche dai mariti non viene sostenuta. Ma le donne sono battagliere e vanno avanti».
Dopo le varie testimonianze, spazio ad un altro progetto della FIDAPA: in collaborazione con la cooperativa "Terra Maiorum", è stata realizzata una bottiglia di bombino nero e parte dei ricavi verranno donati al centro di accoglienza CARITAS diocesana di Trani, che per i prossimi 3 anni ospiterà ragazze minorenni provenienti da zone del mondo colpite da conflitti. L'etichetta, raffigurante la Dea Fortuna Alata, è stata realizzata dalla socia FIDAPA Beatrice Capozza.

Al tramonto dell'evento poi, spazio ad un altro progetto targato FIDAPA: la Little Free Library, che vedrà la luce entro dicembre in Piazza Sedile. Una giuria di esperti, guidata dal presidente dell'ArCo (architetti coratini) Valentina Mongelli, ha visionato i vari progetti presentati e ha decretato vincitrice l'idea di Antonio Cellamare. A Isabella Di Ceglie è andato invece il premio "Giuria Popolare".