Strade private a uso pubblico, Noi con l'Italia: «Si faccia manutenzione o si chiudano al traffico»
Il coordinatore cittadino ritorna su un argomento urbanistico particolarmente sentito
mercoledì 30 maggio 2018
11.44
La questione legata alle strade private ad uso pubblico e ai problemi legati alla viabilità su di esse, in ragione del loro precario stato di manutenzione, è l'oggetto di una richiesta protocollata questa mattina dal consigliere comunale Pasquale Pomodoro in qualità di coordinatore cittadino del partito "Noi con l'Italia" relativa a «provvedimenti mirati alla risoluzione di alcune problematiche»
Pomodoro, nella sua richiesta, non dimentica di citare alcuni passaggi affrontati dal consiglio comunale nella seduta del 28 novembre 2016 nel quale, appunto, si esaminò la petizione sottoscritta da alcuni cittadini che chiedevano che quelle aree fossero acquisite dal Comune di Corato.
Tale petizione non fu accolta dal consiglio comunale in virtù dei pareri negativi espressi dagli uffici. In particolare, ricorda Pomodoro, «i Settori Patrimonio e Urbanistica hanno rappresentato l'impossibilità di acquisire le strade in quanto utilizzate a fini edificatori e per aver espresso volumetria, mentre il Settore polizia Locale ha invece rilevato che lo stato dell'arte delle strade private ad uso pubblico, presentando elementi di criticità e di contrasto con il Codice della Strada, non possono essere acquisite al pubblico patrimonio».
«Sulla scorta di tali pareri il Consiglio Comunale, a maggioranza, ha respinto la petizione ma tutti gli intervenuti alla discussione hanno chiesto che, indipendentemente dall'acquisizione, fosse data una risposta alle necessità rappresentate dalla petizione. A tal fine, purtroppo senza esito, il sottoscritto è intervenuto diverse volte nel corso di sedute del Consiglio Comunale per sollecitare la definizione delle problematiche discusse» scrive Pasquale Pomodoro.
Occorre tuttavia prendere dei provvedimenti per quelle state che, oggettivamente, rappresentano un pericolo per chi vi transita ed una enorme responsabilità per i proprietari, oltre che un gravoso onere.
Provvedimenti che Pomodoro richiede in un dettagliato elenco in cui spicca soprattutto la proposta di inibire «al transito generalizzato le strade che presentano elementi di criticità e di contrasto con la normativa vigente del Codice della Strada, destinando le stesse alla sola circolazione della comunità residente nelle unità abitative delle varie lottizzazioni» e di provvedere «alla necessaria manutenzione di tutte le strade che per classificazione e condizioni di sicurezza possano continuare ad essere destinate ad un più esteso pubblico transito, qualora ritenute di notevole interesse pubblico che giustifichino l'intervento del Comune».
Non solo. Pomodoro richiede che «siano poste in essere iniziative tese a favorire la costituzione del supercondominio previsto nella convenzione» e si verifichino altre situazioni urbanistiche simili presenti nella città» ed eventualmente ricorrere all'inibizione al traffico e alla manutenzione delle strade stesse.
Pomodoro specifica che la richiesta dei provvedimenti scaturisce dal fatto che «la relazione ha evidenziato che alcune strade interne alla lottizzazione presentano forti ed insormontabili elementi di criticità e di contrasto con la normativa del vigente Codice della Strada, in quanto progettate e realizzate per garantire la circolazione stradale in sicurezza alla comunità residente nelle unità abitative della lottizzazione» e che «la Corte di Cassazione, Sezione Civile, con ordinanza 7 Febbraio 2017, n. 3216, ha sentenziato che "è in colpa la pubblica amministrazione la quale né provveda alla manutenzione o messa in sicurezza delle aree, anche di proprietà privata, latistanti le vie pubbliche, quando da essa possa derivare pericolo per gli utenti della strada, né provveda ad inibirne l'uso generalizzato».
Pomodoro, nella sua richiesta, non dimentica di citare alcuni passaggi affrontati dal consiglio comunale nella seduta del 28 novembre 2016 nel quale, appunto, si esaminò la petizione sottoscritta da alcuni cittadini che chiedevano che quelle aree fossero acquisite dal Comune di Corato.
Tale petizione non fu accolta dal consiglio comunale in virtù dei pareri negativi espressi dagli uffici. In particolare, ricorda Pomodoro, «i Settori Patrimonio e Urbanistica hanno rappresentato l'impossibilità di acquisire le strade in quanto utilizzate a fini edificatori e per aver espresso volumetria, mentre il Settore polizia Locale ha invece rilevato che lo stato dell'arte delle strade private ad uso pubblico, presentando elementi di criticità e di contrasto con il Codice della Strada, non possono essere acquisite al pubblico patrimonio».
«Sulla scorta di tali pareri il Consiglio Comunale, a maggioranza, ha respinto la petizione ma tutti gli intervenuti alla discussione hanno chiesto che, indipendentemente dall'acquisizione, fosse data una risposta alle necessità rappresentate dalla petizione. A tal fine, purtroppo senza esito, il sottoscritto è intervenuto diverse volte nel corso di sedute del Consiglio Comunale per sollecitare la definizione delle problematiche discusse» scrive Pasquale Pomodoro.
Occorre tuttavia prendere dei provvedimenti per quelle state che, oggettivamente, rappresentano un pericolo per chi vi transita ed una enorme responsabilità per i proprietari, oltre che un gravoso onere.
Provvedimenti che Pomodoro richiede in un dettagliato elenco in cui spicca soprattutto la proposta di inibire «al transito generalizzato le strade che presentano elementi di criticità e di contrasto con la normativa vigente del Codice della Strada, destinando le stesse alla sola circolazione della comunità residente nelle unità abitative delle varie lottizzazioni» e di provvedere «alla necessaria manutenzione di tutte le strade che per classificazione e condizioni di sicurezza possano continuare ad essere destinate ad un più esteso pubblico transito, qualora ritenute di notevole interesse pubblico che giustifichino l'intervento del Comune».
Non solo. Pomodoro richiede che «siano poste in essere iniziative tese a favorire la costituzione del supercondominio previsto nella convenzione» e si verifichino altre situazioni urbanistiche simili presenti nella città» ed eventualmente ricorrere all'inibizione al traffico e alla manutenzione delle strade stesse.
Pomodoro specifica che la richiesta dei provvedimenti scaturisce dal fatto che «la relazione ha evidenziato che alcune strade interne alla lottizzazione presentano forti ed insormontabili elementi di criticità e di contrasto con la normativa del vigente Codice della Strada, in quanto progettate e realizzate per garantire la circolazione stradale in sicurezza alla comunità residente nelle unità abitative della lottizzazione» e che «la Corte di Cassazione, Sezione Civile, con ordinanza 7 Febbraio 2017, n. 3216, ha sentenziato che "è in colpa la pubblica amministrazione la quale né provveda alla manutenzione o messa in sicurezza delle aree, anche di proprietà privata, latistanti le vie pubbliche, quando da essa possa derivare pericolo per gli utenti della strada, né provveda ad inibirne l'uso generalizzato».