Spettacolo teatrale, non si placano le polemiche
Emergono ulteriori dettagli sui contenuti dell'evento che avrebbero turbato la sensibilità dei bambini
sabato 24 dicembre 2022
16.40
Continuano a tenere banco, in queste ore a Corato, le polemiche a proposito dello spettacolo "Cattedrale Vivente" di e con Roberto Corradino. L'evento, tenutosi mercoledì 21 dicembre negli spazi della cantina sociale della cooperativa agricola Terra Maiorum, ha sollevato un polverone che non accenna a placarsi, al netto delle contrapposizioni politiche. Le attenzioni sono rivolte, in particolare, ai contenuti della rappresentazione, contestati in modo plateale da diversi genitori degli scolari delle quarte classi della scuola primaria "Fornelli", che secondo le testimonianze raccolte da CoratoViva sarebbero rimasti molto turbati.
La performance di Corradino è stata definita a più riprese troppo distante dai canoni natalizi in ragione di precisi riferimenti espliciti a "riti" addirittura "satanici" e "macabri", in ogni caso inadatti ad una platea di bambini di età compresa fra i 9 e i 10 anni. I temi trattati e le parole pronunciate avrebbero scosso i piccoli fino a provocarne il pianto e un diffuso senso di angoscia, costringendo i loro genitori a portarli fuori. Dai racconti trapelano ulteriori diversità di vedute fra coloro che già nel corso delle prove hanno espresso forti rimostranze e chi ha sostenuto l'ipotesi di un brusco cambiamento del tenore del testo drammaturgico effettuato dall'artista rispetto alla fase di preparazione dell'evento.
L'attore, d'intesa con l'associazione Verso Sud, ha fornito alcune puntualizzazioni: «Le parole utilizzate sono state poco chiare, le aspettative deluse e disattese. Siamo prontissimi al dialogo con la scuola e i genitori in un momento di confronto. Se il senso del rito si è prestato a cattive interpretazioni facciamo ammenda. Un oggetto in scena non chiaramente visibile - la spada di Michele Arcangelo - o l'incenso che ha aperto il rito – non possono dare adito a intenti di parodia o peggio di svalutazione dei sentimenti religiosi e pedagogici».
Ha suscitato particolare curiosità, a margine di quanto accaduto, la mancata partecipazione degli studenti del liceo artistico "Federico II Stupor Mundi" che, contrariamente a quanto annunciato, non hanno avuto alcun ruolo nello spettacolo. Un'assenza che naturalmente si è fatta notare più a posteriori, le cui motivazioni non sono state chiarite dai referenti dell'istituto, a differenza di quanto successo con la direzione didattica del "Fornelli" che ne ha preso le distanze.
La performance di Corradino è stata definita a più riprese troppo distante dai canoni natalizi in ragione di precisi riferimenti espliciti a "riti" addirittura "satanici" e "macabri", in ogni caso inadatti ad una platea di bambini di età compresa fra i 9 e i 10 anni. I temi trattati e le parole pronunciate avrebbero scosso i piccoli fino a provocarne il pianto e un diffuso senso di angoscia, costringendo i loro genitori a portarli fuori. Dai racconti trapelano ulteriori diversità di vedute fra coloro che già nel corso delle prove hanno espresso forti rimostranze e chi ha sostenuto l'ipotesi di un brusco cambiamento del tenore del testo drammaturgico effettuato dall'artista rispetto alla fase di preparazione dell'evento.
L'attore, d'intesa con l'associazione Verso Sud, ha fornito alcune puntualizzazioni: «Le parole utilizzate sono state poco chiare, le aspettative deluse e disattese. Siamo prontissimi al dialogo con la scuola e i genitori in un momento di confronto. Se il senso del rito si è prestato a cattive interpretazioni facciamo ammenda. Un oggetto in scena non chiaramente visibile - la spada di Michele Arcangelo - o l'incenso che ha aperto il rito – non possono dare adito a intenti di parodia o peggio di svalutazione dei sentimenti religiosi e pedagogici».
Ha suscitato particolare curiosità, a margine di quanto accaduto, la mancata partecipazione degli studenti del liceo artistico "Federico II Stupor Mundi" che, contrariamente a quanto annunciato, non hanno avuto alcun ruolo nello spettacolo. Un'assenza che naturalmente si è fatta notare più a posteriori, le cui motivazioni non sono state chiarite dai referenti dell'istituto, a differenza di quanto successo con la direzione didattica del "Fornelli" che ne ha preso le distanze.