Spazio all'artigianato di qualità sul tratto coratino della via Francigena
Laboratori creativi all'aperto ed esposizioni nell'ambito del Festival Gusto Jazz
lunedì 25 luglio 2022
14.43
La piazzetta di San Vito a Corato si trasformerà per la prima volta, dal 25 al 31 luglio, in una piccola Montmartre. È la "promessa" formulata dai componenti del comitato coratino della Via Francigena del sud, presieduto dalla professoressa Adele Mintrone, che hanno promosso una serie di eventi dedicati all'artigianato, con esposizioni a partire dalle 18 e fino alle 21.
«La riscoperta degli antichi mestieri, ormai in via di estinzione, trova il suo cuore nell'antico e pregiato "lavoro di mani" del tombolo di Luisa Piccarreta, la Santa di Corato. È a lei che dedichiamo la valorizzazione dei prodotti fatti a mano lungo la via Francigena: a lei che ha insegnato a tante donne di Corato, che a loro volta hanno trasferito di generazione in generazione questa antica arte con cui si realizzavano pizzi e ricami per impreziosire il corredo delle giovani spose e altari sacri delle chiese» ha sottolineato Mintrone.
L'antica arte del tombolo risale al Medioevo così come dimostrano antichi manoscritti: «Per questo abbiamo scelto come luogo dell'evento una piazzetta medioevale» ha aggiunto il presidente del Comitato Via Francigena del sud Corato. «L' intento di rianimare e fare rivivere la piazzetta di San Vito con creazioni artigianali e artistich è una scelta consapevole, frutto della volontà di ridare lustro ad uno dei Santi più importanti della tradizione medioevale di tutta Europa, San Vito, una delle figure più popolare della storia religiosa e devozionale di mezza Europa».
La chiesetta di San Vito a Corato, come molti altri edifici sacri dedicati al suo culto, è sorta extra moenia, tra campi e orti. «Desideriamo ricordarla così, circondata da terre coltivate a frutteto, come si evince dai documenti dell'epoca. Abbiamo voluto valorizzare questo profilo storico della piazzetta e del culto di San Vito nella "Via delle botteghe" nell' ambito della quarta edizione del Festival Gusto Jazz» ha rimarcato Mintrone.
In programma laboratori all'aperto del maestro d'arte di ceri artistici Giuseppe Cartolano e creazioni di icone in stile antico a cura di Lucrezia Fusaro, oltre a visite guidate nella chiesetta di San Vito e letture dei canti de "La Commedia di Dante", con traduzione in lingua Italiana del giornalista Claudio Rocco.
Dalla piazzetta di San Vito si snoderà il percorso de "La via delle botteghe", lungo il tracciato cittadino della Via Francigena. Un viaggio tra gli antichi mestieri e il paesaggio naturalistico premurgiano con i suoi uliveti, i suoi profumi, il suo grano. Le vetrine, allestite con manufatti artistici, di alta sartoria, ceramici, di orificeria, di arte visiva, saranno impreziosite anche da elementi di flora mediterranea per ricostruire il paesaggio naturalistico del tratto Francigeno direttrice traiana.
In esclusiva, per tutta la durata del festival, sarà possibile acquistare un prodotto "made in Corato" fatto a mano con uno sconto dal 15 al 20 percento.
Le botteghe dei Maestri d'arte sono visitabili di mattina e pomeriggio in:
- via Castel del Monte (orologiaio di Paolo Tedone; corniciaio di Gennaro Di Chiaro; Keramos di Enza Vernice)
- Corso Garibaldi (Alta sartoria di Angela Caputo e Gregorio Sgarra presso Caputo Sposa)
- via Luisa Piccarreta (presso Tempioro, antiche ricamatrici del filo);
- via Duomo (Equa di Domenico Mintrone).
«La riscoperta degli antichi mestieri, ormai in via di estinzione, trova il suo cuore nell'antico e pregiato "lavoro di mani" del tombolo di Luisa Piccarreta, la Santa di Corato. È a lei che dedichiamo la valorizzazione dei prodotti fatti a mano lungo la via Francigena: a lei che ha insegnato a tante donne di Corato, che a loro volta hanno trasferito di generazione in generazione questa antica arte con cui si realizzavano pizzi e ricami per impreziosire il corredo delle giovani spose e altari sacri delle chiese» ha sottolineato Mintrone.
L'antica arte del tombolo risale al Medioevo così come dimostrano antichi manoscritti: «Per questo abbiamo scelto come luogo dell'evento una piazzetta medioevale» ha aggiunto il presidente del Comitato Via Francigena del sud Corato. «L' intento di rianimare e fare rivivere la piazzetta di San Vito con creazioni artigianali e artistich è una scelta consapevole, frutto della volontà di ridare lustro ad uno dei Santi più importanti della tradizione medioevale di tutta Europa, San Vito, una delle figure più popolare della storia religiosa e devozionale di mezza Europa».
La chiesetta di San Vito a Corato, come molti altri edifici sacri dedicati al suo culto, è sorta extra moenia, tra campi e orti. «Desideriamo ricordarla così, circondata da terre coltivate a frutteto, come si evince dai documenti dell'epoca. Abbiamo voluto valorizzare questo profilo storico della piazzetta e del culto di San Vito nella "Via delle botteghe" nell' ambito della quarta edizione del Festival Gusto Jazz» ha rimarcato Mintrone.
In programma laboratori all'aperto del maestro d'arte di ceri artistici Giuseppe Cartolano e creazioni di icone in stile antico a cura di Lucrezia Fusaro, oltre a visite guidate nella chiesetta di San Vito e letture dei canti de "La Commedia di Dante", con traduzione in lingua Italiana del giornalista Claudio Rocco.
Dalla piazzetta di San Vito si snoderà il percorso de "La via delle botteghe", lungo il tracciato cittadino della Via Francigena. Un viaggio tra gli antichi mestieri e il paesaggio naturalistico premurgiano con i suoi uliveti, i suoi profumi, il suo grano. Le vetrine, allestite con manufatti artistici, di alta sartoria, ceramici, di orificeria, di arte visiva, saranno impreziosite anche da elementi di flora mediterranea per ricostruire il paesaggio naturalistico del tratto Francigeno direttrice traiana.
In esclusiva, per tutta la durata del festival, sarà possibile acquistare un prodotto "made in Corato" fatto a mano con uno sconto dal 15 al 20 percento.
Le botteghe dei Maestri d'arte sono visitabili di mattina e pomeriggio in:
- via Castel del Monte (orologiaio di Paolo Tedone; corniciaio di Gennaro Di Chiaro; Keramos di Enza Vernice)
- Corso Garibaldi (Alta sartoria di Angela Caputo e Gregorio Sgarra presso Caputo Sposa)
- via Luisa Piccarreta (presso Tempioro, antiche ricamatrici del filo);
- via Duomo (Equa di Domenico Mintrone).