Sicurezza in città: De Benedittis chiede tavolo per l'ordine, la Lega scende in piazza
La reazione di alcuni gruppi politici ai recenti casi di cronaca
giovedì 23 gennaio 2020
Gli episodi di violenza accaduti recentemente e che vedono protagonisti dei giovanissimi seminatori di paura nelle strade della città hanno indotto alcuni rappresentanti del mondo politico cittadino a sollecitare interventi istituzionali o a scendere in piazza.
Nei giorni scorsi Corrado De Benedittis, a nome dei gruppi politici che aderiscono al progetto CAP70033, ha sottoscritto una richiesta rivolta al commissario prefettizio per sollecitarlo a convocare, con urgenza, un tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica e a favorire «un sensibile rinforzo delle politiche sociali orientate al monitoraggio delle forme di marginalità e devianza sociale, che spesso riguardano ragazzi giovanissimi, in funzione del recupero e della inclusione».
«I recenti e ripetuti episodi di atti di bullismo e di violenza gratuita ai danni di ragazzi e di anziani impongono di tenere alta l'attenzione sia sul piano del presidio del territorio, a tutela dell' incolumità pubblica, che su quello della prevenzione, nella consapevolezza che la sicurezza è un valore imprescindibile per una pacifica e serena convivenza civile» è il commento dei promotori dell'iniziativa.
Anche per la Lega gli episodi di violenza e brutalità degli ultimi giorni rappresentano un campanello di allarme. Per questo gli aderenti al partito hanno scelto di allestire un gazebo, nella mattinata di sabato nei pressi del mercato, per raccogliere le opinioni della gente. È prevista la partecipazione del deputato Rossano Sasso.
«Ormai c'è un crescendo di criminalità e micro criminalità sempre più dilagante – ha detto Luigi Menduni, segretario cittadino della Lega a Corato – Uno stato delle cose insopportabile che potrebbe essere cambiato iniziando da piccoli interventi che renderebbero i nostri quartieri più sicuri e vivibili come il potenziamento degli impianti di illuminazione, un adeguato sistema di videosorveglianza e la presenza delle Forze dell'Ordine a presidio delle zone maggiormente sensibili. Non si tratta di misure straordinarie ma di attività ordinarie che potrebbero essere realizzate, per esempio, avvalendosi di collaborazioni con gli istituti di vigilanza privata del territorio. Noi iniziamo a scendere in campo e ad ascoltare la voce dei cittadini. Li sottoporremo a un questionario molto semplice con poche ma decisive domande, fiduciosi che, insieme, si possano ancora cambiare le cose».
Nei giorni scorsi Corrado De Benedittis, a nome dei gruppi politici che aderiscono al progetto CAP70033, ha sottoscritto una richiesta rivolta al commissario prefettizio per sollecitarlo a convocare, con urgenza, un tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica e a favorire «un sensibile rinforzo delle politiche sociali orientate al monitoraggio delle forme di marginalità e devianza sociale, che spesso riguardano ragazzi giovanissimi, in funzione del recupero e della inclusione».
«I recenti e ripetuti episodi di atti di bullismo e di violenza gratuita ai danni di ragazzi e di anziani impongono di tenere alta l'attenzione sia sul piano del presidio del territorio, a tutela dell' incolumità pubblica, che su quello della prevenzione, nella consapevolezza che la sicurezza è un valore imprescindibile per una pacifica e serena convivenza civile» è il commento dei promotori dell'iniziativa.
Anche per la Lega gli episodi di violenza e brutalità degli ultimi giorni rappresentano un campanello di allarme. Per questo gli aderenti al partito hanno scelto di allestire un gazebo, nella mattinata di sabato nei pressi del mercato, per raccogliere le opinioni della gente. È prevista la partecipazione del deputato Rossano Sasso.
«Ormai c'è un crescendo di criminalità e micro criminalità sempre più dilagante – ha detto Luigi Menduni, segretario cittadino della Lega a Corato – Uno stato delle cose insopportabile che potrebbe essere cambiato iniziando da piccoli interventi che renderebbero i nostri quartieri più sicuri e vivibili come il potenziamento degli impianti di illuminazione, un adeguato sistema di videosorveglianza e la presenza delle Forze dell'Ordine a presidio delle zone maggiormente sensibili. Non si tratta di misure straordinarie ma di attività ordinarie che potrebbero essere realizzate, per esempio, avvalendosi di collaborazioni con gli istituti di vigilanza privata del territorio. Noi iniziamo a scendere in campo e ad ascoltare la voce dei cittadini. Li sottoporremo a un questionario molto semplice con poche ma decisive domande, fiduciosi che, insieme, si possano ancora cambiare le cose».