Sicurezza, “Cambiamo con Toti” scrive al Commissario Prefettizio

«Preoccupante situazione sociale che sta fagocitando la nostra cittadina»

giovedì 23 gennaio 2020 14.28
Con nota inviata all'attenzione del Commissario Prefettizio, giunte anche da "Cambiamo con Toti" la richiesta di azioni concrete in fatto di sicurezza e ordine nella città di Corato, all'indomani dell'aggressione, aggravata dalla rapina avvenuta ai danni dell'imprenditore coratino in via San Magno che "sottolinea la preoccupante situazione sociale intrisa di violenza e criminalità che sta fagocitando la nostra (finora) tranquilla cittadina".

Appare chiaro che, - si legge nel documento sottoscritto dal portavoce Chiarelli - il prezioso e continuo impegno quotidiano posto in essere dalle forze dell'ordine, vada implementato con ulteriori aiuti da parte di tutti e in particolare da chi ha il privilegio di pianificare interventi volti alla sicurezza e alla stabilità di Corato.

Noi di "Cambiamo con Toti", siamo vicini alle vittime di queste aggressioni che ha visto colpite le fasce più fragili della società (anziani, bambini diversamente abili, donne).

Incapaci, per certi versi, di difendersi da queste vili e gratuite forme di violenza e bullismo, raccogliendo i fili fin qui dipanati diviene indispensabile che tali episodi non diventino un fenomeno in perenne divenire, ma la rara eccezione di una Corato che promuove ed educa alla non violenza e alla tolleranza: il nostro movimento, chiede fermamente un intervento serio e deciso da parte del Commissario Prefettizio. Si sottolineano le problematiche zone di Corato ove si registrano quotidianamente problemi di varia natura, via Roma nei pressi del distributore automatico di bevande, Piazza Buonarroti, e nella maggior parte del centro storico soprattutto nell'ormai dimenticata Piazza Abbazia.

Si chiede inoltre, di fornire urgentemente nei punti critici della città telecamere a circuito chiuso che oltre ad essere utili ad individuare i potenziali soggetti pericolosi, possono essere potenti dissuasori di eventuali crimini, soprattutto per quei ragazzi che per noia o per gioco sono una reale minaccia per gli altri cittadini.

Siamo certi che, per rendere la città più sicura, serva una logica di recupero e di "forza", per saldare le crepe che si sono generate in questo momento di vacanza politica; la futura classe politica e chi avrà l'onere o l'onore di amministrare le città deve investire in questo.

Abbiamo visto che, - conclude la nota - in passato altre zone del nostro paese sono state rivalutate, Piazza di Vagno è l'esempio tangibile di una città aperta, accessibile, inclusiva, una città più gradevole, ma soprattutto più sicura.