Separato non significa povero. La Regione approva legge a sostegno dei coniugi separati o divorziati
Interventi di sostegno ad un disagio sempre più diffuso
venerdì 27 ottobre 2017
"Interventi a sostegno dei coniugi separati o divorziati che versano in particolari condizioni di disagio economico" sono contenuti nella proposta di legge approvata all'unanimità dal Consiglio regionale.
L'iniziativa legislativa primo firmatario il consigliere Giandiego Gatta (FI) riconosce l'importanza che i ruoli materno e paterno rivestono nelle diverse fasi della crescita dei minori e sostiene il principio del mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo dei figli con entrambi i genitori anche dopo la separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.
"I coniugi separati appartengono sempre più frequentemente, complice anche la crisi economica di questi anni, ad una categoria che si ritrova spesso in situazioni socio-economiche disperate, tanto da affollare dormitori e mense per i poveri. I più colpiti sono i coniugi tenuti a corrispondere l'assegno di mantenimento all'ex coniuge, ai figli e a cercare una nuova abitazione nel caso in cui la casa familiare sia attribuita all'altro coniuge affidatario dei figli" – ha spiegato il consigliere Gatta.
Si tratta di un disagio, un dramma emergente nel tessuto sociale che ha ripercussioni sul rapporto genitoriale.
La legge si muove su tre binari fondamentali: l'assistenza economica e la mediazione familiare (con prestiti senza interessi o a tasso agevolato e il rimborso dei ticket sanitari in base alla capacità reddituale nonché valorizzando i consultori pubblici e privati); il sostegno abitativo (prevedendo accordi con le 'Agenzie Regionali per la Casa e l'Abitare' e promuovendo progetti di gestione di immobili da destinare in via temporanea)". A tal proposito la Giunta regionale erogherà contributi ai comuni per la locazione di alloggi di proprietà pubblica a canone concordato, per la concessione del fondo di sostegno alla locazione e per le persone che si trovano nelle condizioni di accesso al fondo per la "morosità incolpevole".
Per gli interventi di sostegno economico sono previsti 140.000 euro per l'anno in corso, mentre sempre per il 2017 sono previsti 360.000 euro per interventi di sostegno abitativo.
Accolto dall'Aula all'unanimità un emendamento del Movimento 5 stelle con il quale si precisa che "gli interventi previsti dalla legge sono finalizzati a garantire le condizioni per la prosecuzione di una esistenza dignitosa, il recupero dell'autonomia abitativa, l'accesso al credito, l'assistenza e mediazione familiare nelle situazioni di fragilità e conflitto familiare, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per tutelare e svolgere pienamente il ruolo genitoriale".
L'iniziativa legislativa primo firmatario il consigliere Giandiego Gatta (FI) riconosce l'importanza che i ruoli materno e paterno rivestono nelle diverse fasi della crescita dei minori e sostiene il principio del mantenimento di un rapporto equilibrato e continuativo dei figli con entrambi i genitori anche dopo la separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio.
"I coniugi separati appartengono sempre più frequentemente, complice anche la crisi economica di questi anni, ad una categoria che si ritrova spesso in situazioni socio-economiche disperate, tanto da affollare dormitori e mense per i poveri. I più colpiti sono i coniugi tenuti a corrispondere l'assegno di mantenimento all'ex coniuge, ai figli e a cercare una nuova abitazione nel caso in cui la casa familiare sia attribuita all'altro coniuge affidatario dei figli" – ha spiegato il consigliere Gatta.
Si tratta di un disagio, un dramma emergente nel tessuto sociale che ha ripercussioni sul rapporto genitoriale.
La legge si muove su tre binari fondamentali: l'assistenza economica e la mediazione familiare (con prestiti senza interessi o a tasso agevolato e il rimborso dei ticket sanitari in base alla capacità reddituale nonché valorizzando i consultori pubblici e privati); il sostegno abitativo (prevedendo accordi con le 'Agenzie Regionali per la Casa e l'Abitare' e promuovendo progetti di gestione di immobili da destinare in via temporanea)". A tal proposito la Giunta regionale erogherà contributi ai comuni per la locazione di alloggi di proprietà pubblica a canone concordato, per la concessione del fondo di sostegno alla locazione e per le persone che si trovano nelle condizioni di accesso al fondo per la "morosità incolpevole".
Per gli interventi di sostegno economico sono previsti 140.000 euro per l'anno in corso, mentre sempre per il 2017 sono previsti 360.000 euro per interventi di sostegno abitativo.
Accolto dall'Aula all'unanimità un emendamento del Movimento 5 stelle con il quale si precisa che "gli interventi previsti dalla legge sono finalizzati a garantire le condizioni per la prosecuzione di una esistenza dignitosa, il recupero dell'autonomia abitativa, l'accesso al credito, l'assistenza e mediazione familiare nelle situazioni di fragilità e conflitto familiare, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per tutelare e svolgere pienamente il ruolo genitoriale".