Anche a Corato la contestazione dei tifosi del Bari contro la proprietà De Laurentiis
Striscioni affissi nella serata di ieri, in punti simbolici della città
martedì 13 febbraio 2024
10.26
La polemica tra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sul ruolo del Bari come seconda squadra del Napoli ha scatenato la reazione dei tifosi biancorossi, che hanno manifestato il loro dissenso con striscioni appesi in vari punti del capoluogo metropolitano.
La contestazione (pacifica) si è poi allargata a macchia d'olio anche in provincia e ieri sera, anche Corato, feudo storico del tifo biancorosso, ha alzato la voce circa la vicenda. Striscioni come "Secondi a nessuno" e "LDL via da Bari", sono stati affissi ieri sera, in punti significativi, accanto a due top sponsor coratini dei galletti.
Le motivazioni della contestazione:
De Laurentiis aveva affermato in una conferenza stampa che il Bari era la seconda squadra del Napoli e che aveva fatto da vivaio per alcuni giovani talenti che ora sono di proprietà del Napoli. Decaro aveva risposto con un post su Facebook in cui aveva definito le parole di De Laurentiis offensive nei confronti della comunità di tifosi baresi e aveva chiesto delle scuse. Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio e presidente del Bari, aveva preso le distanze dalle dichiarazioni del padre e aveva affermato che il Bari era la sua prima squadra.
Nonostante il tentativo di LDL di "mettere una pezza" alle dichiarazioni fuori luogo del padre, il tifo biancorosso ormai all'unisono, vuole un cambio di proprietà.
La situazione è delicata anche sul piano sportivo, visto che il Bari, dopo la grande cavalcata dello scorso anno, ha come obiettivo minimo l'accesso ai play-off, distanti solo tre punti. Una gestione del mercato disastrosa, con la cessione dei senatori dello scorso anno (Benedetti, Folorusnho, Esposito, Caprile, Cheddira) non degnamente sostituiti, aveva già riscaldato l'ambiente nel pre-campionato, ma ora la situazione sembra arrivata ad un punto di non ritorno. La Curva Nord ha annunciato una contestazione contro la famiglia De Laurentiis, ma ha garantito il proprio sostegno ai calciatori in campo.
Il clima è rovente e il futuro del Bari è incerto. I tifosi chiedono rispetto per la storia e l'identità della loro squadra e sperano che le cose possano cambiare quanto prima.
La contestazione (pacifica) si è poi allargata a macchia d'olio anche in provincia e ieri sera, anche Corato, feudo storico del tifo biancorosso, ha alzato la voce circa la vicenda. Striscioni come "Secondi a nessuno" e "LDL via da Bari", sono stati affissi ieri sera, in punti significativi, accanto a due top sponsor coratini dei galletti.
Le motivazioni della contestazione:
De Laurentiis aveva affermato in una conferenza stampa che il Bari era la seconda squadra del Napoli e che aveva fatto da vivaio per alcuni giovani talenti che ora sono di proprietà del Napoli. Decaro aveva risposto con un post su Facebook in cui aveva definito le parole di De Laurentiis offensive nei confronti della comunità di tifosi baresi e aveva chiesto delle scuse. Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio e presidente del Bari, aveva preso le distanze dalle dichiarazioni del padre e aveva affermato che il Bari era la sua prima squadra.
Nonostante il tentativo di LDL di "mettere una pezza" alle dichiarazioni fuori luogo del padre, il tifo biancorosso ormai all'unisono, vuole un cambio di proprietà.
La situazione è delicata anche sul piano sportivo, visto che il Bari, dopo la grande cavalcata dello scorso anno, ha come obiettivo minimo l'accesso ai play-off, distanti solo tre punti. Una gestione del mercato disastrosa, con la cessione dei senatori dello scorso anno (Benedetti, Folorusnho, Esposito, Caprile, Cheddira) non degnamente sostituiti, aveva già riscaldato l'ambiente nel pre-campionato, ma ora la situazione sembra arrivata ad un punto di non ritorno. La Curva Nord ha annunciato una contestazione contro la famiglia De Laurentiis, ma ha garantito il proprio sostegno ai calciatori in campo.
Il clima è rovente e il futuro del Bari è incerto. I tifosi chiedono rispetto per la storia e l'identità della loro squadra e sperano che le cose possano cambiare quanto prima.