«Scuole senza banchi e manutenzione inesistente: la Città Metropolitana ci ascolti»
Il grido di aiuto della preside Angela Adduci che chiede l'immediato intervento delle istituzioni
venerdì 8 settembre 2017
10.00
«La Città Metropolitana non può rimanere sorda alle nostre continue richieste. L'anno scolastico sta per iniziare e c'è il serio ed autentico rischio che gli studenti debbano iniziare a seguire le lezioni stando seduti a terra».
Sono affermazioni forti quelli della prof.ssa Angela Adduci, dirigente scolastico dell'Istituto "Oriani - Tandoi", istituto in grande espansione in termini di utenza e di conseguenza anche per quanto riguarda il numero di docenti. Un istituto di riconosciuta eccellenza, vanto anche per l'amministrazione locale, che oggi si trova a dover fare i conti non tanto con l'esiguità degli spazi a sua disposizione ma soprattutto con delle evidenti criticità sul piano dei supporti didattici e della manutenzione ordinaria.
A fronte di un numero in crescita di studenti, la Città Metropolitana non ha ancora provveduto a fornire la scuola di banchi e sedie. Non solo. Nonostante le continue sollecitazioni da parte della preside, in forma scritta e che si susseguono già da alcuni mesi, la Città Metropolitana che ha competenza sulla manutenzione degli istituti, fa orecchie da mercante così da rendere la situazione disastrosa. I cortili esterni del Liceo Oriani sono ormai invasi da erbacce che incoraggiano anche l'insediamento di topi. «In un intervento straordinario, realizzato grazie all'interessamento del Comune, abbiamo riscontrato la presenza di ratti all'esterno dell'edificio, in prossimità della palestra» ci confida la dirigente.
Il compito di derattizzare, disinfestare e ripulire gli spazi, però, non è del Comune, bensì della Città Metropolitana che ormai sembra essersi disinteressata totalmente agli istituti superiori di Corato.
Carenza di spazi si è detto. Atavico problema di un istituto che continua e vuole migliorarsi sempre più, e che è divenuto punto di riferimento anche per gli studenti delle città limitrofe. In particolare l'indirizzo alberghiero del "Tandoi" è in forte espansione e contribuisce attivamente alla vita sociale e culturale del paese garantendo costante presenza e continue idee che di frequente l'amministrazione comunale sposa e sostiene.
«I costi di fitto delle strutture in cui vengono ospitate le scuole ammonta a 325mila euro annui, ma le strutture non sono adeguate alle nostre attività» spiega la preside, da noi interpellata.
Il professionale "Tandoi" è da anni collocato presso una struttura della curia, in via Andria. La sede centrale dell'Oriani, invece, è ospitata in una struttura nata e concepita per essere scuola dell'infanzia, e con gli standard di sicurezza cuciti per bambini che non superano i sei anni. «Invece nella nostra scuola vivono quotidianamente ragazzi dai 14 ai 19 anni» lamenta la preside.
Le palestre hanno bisogno di manutenzione, ormai da tempo. Non c'è un auditorium e persino la sala dei docenti è stata sacrificata per dare maggiore spazio agli studenti. «Attualmente la sala professori è una piccolissima stanza. I docenti sono costretti a restare nei corridoi» confida amareggiata la preside che ci ha fornito alcune fotografie dello stato di degrado in cui si trova la struttura, a meno di una settimana dall'inizio delle lezioni.
«Sono mesi che chiediamo l'intervento della Città Metropolitana, ma non riceviamo risposte. In diverse occasioni ci siamo recati presso gli uffici centrali per lamentare la situazione e chiedere interventi, ma la situazione non cambia, anzi peggiora» dice la prof.ssa Adduci.
L'autentico rischio è che gli sforzi profusi dalla preside e dal personale docente per rendere l'Oriani - Tandoi un centro di eccellenza vengano vanificati dal lassismo e dal disinteresse delle istituzioni. Senza un tempestivo e deciso intervento la situazione, in vista anche del prossimo anno, non può che peggiorare, costringendo gli studenti a rinunciare alla formazione presso l'istituto coratino e mettendo la città di Corato nelle condizioni di perdere il prestigio e le risorse umane ed intellettuali che provengono da questo importante istituto scolastico.
Sono affermazioni forti quelli della prof.ssa Angela Adduci, dirigente scolastico dell'Istituto "Oriani - Tandoi", istituto in grande espansione in termini di utenza e di conseguenza anche per quanto riguarda il numero di docenti. Un istituto di riconosciuta eccellenza, vanto anche per l'amministrazione locale, che oggi si trova a dover fare i conti non tanto con l'esiguità degli spazi a sua disposizione ma soprattutto con delle evidenti criticità sul piano dei supporti didattici e della manutenzione ordinaria.
A fronte di un numero in crescita di studenti, la Città Metropolitana non ha ancora provveduto a fornire la scuola di banchi e sedie. Non solo. Nonostante le continue sollecitazioni da parte della preside, in forma scritta e che si susseguono già da alcuni mesi, la Città Metropolitana che ha competenza sulla manutenzione degli istituti, fa orecchie da mercante così da rendere la situazione disastrosa. I cortili esterni del Liceo Oriani sono ormai invasi da erbacce che incoraggiano anche l'insediamento di topi. «In un intervento straordinario, realizzato grazie all'interessamento del Comune, abbiamo riscontrato la presenza di ratti all'esterno dell'edificio, in prossimità della palestra» ci confida la dirigente.
Il compito di derattizzare, disinfestare e ripulire gli spazi, però, non è del Comune, bensì della Città Metropolitana che ormai sembra essersi disinteressata totalmente agli istituti superiori di Corato.
Carenza di spazi si è detto. Atavico problema di un istituto che continua e vuole migliorarsi sempre più, e che è divenuto punto di riferimento anche per gli studenti delle città limitrofe. In particolare l'indirizzo alberghiero del "Tandoi" è in forte espansione e contribuisce attivamente alla vita sociale e culturale del paese garantendo costante presenza e continue idee che di frequente l'amministrazione comunale sposa e sostiene.
«I costi di fitto delle strutture in cui vengono ospitate le scuole ammonta a 325mila euro annui, ma le strutture non sono adeguate alle nostre attività» spiega la preside, da noi interpellata.
Il professionale "Tandoi" è da anni collocato presso una struttura della curia, in via Andria. La sede centrale dell'Oriani, invece, è ospitata in una struttura nata e concepita per essere scuola dell'infanzia, e con gli standard di sicurezza cuciti per bambini che non superano i sei anni. «Invece nella nostra scuola vivono quotidianamente ragazzi dai 14 ai 19 anni» lamenta la preside.
Le palestre hanno bisogno di manutenzione, ormai da tempo. Non c'è un auditorium e persino la sala dei docenti è stata sacrificata per dare maggiore spazio agli studenti. «Attualmente la sala professori è una piccolissima stanza. I docenti sono costretti a restare nei corridoi» confida amareggiata la preside che ci ha fornito alcune fotografie dello stato di degrado in cui si trova la struttura, a meno di una settimana dall'inizio delle lezioni.
«Sono mesi che chiediamo l'intervento della Città Metropolitana, ma non riceviamo risposte. In diverse occasioni ci siamo recati presso gli uffici centrali per lamentare la situazione e chiedere interventi, ma la situazione non cambia, anzi peggiora» dice la prof.ssa Adduci.
L'autentico rischio è che gli sforzi profusi dalla preside e dal personale docente per rendere l'Oriani - Tandoi un centro di eccellenza vengano vanificati dal lassismo e dal disinteresse delle istituzioni. Senza un tempestivo e deciso intervento la situazione, in vista anche del prossimo anno, non può che peggiorare, costringendo gli studenti a rinunciare alla formazione presso l'istituto coratino e mettendo la città di Corato nelle condizioni di perdere il prestigio e le risorse umane ed intellettuali che provengono da questo importante istituto scolastico.