Scaricava i fanghi dell'autolavaggio in un terreno agricolo, denunciato
Operazione dei Carabinieri Forestali
mercoledì 9 maggio 2018
11.29
A seguito di specifica segnalazione, i militari della stazione Carabinieri Forestali Parco di Ruvo hanno effettuato una serie di controlli alla località "Masseria Piarulli" in agro di Corato, a ridosso del Parco Nazionale Alta Murgia, grazie ai quali è stato possibile individuare, all'interno di un terreno chiuso e recintato, coltivato a ciliegeto, la presenza di alcuni cumuli di materiale fangoso di colore grigio inizialmente non definiti nella loro natura.
I successivi accertamenti hanno portato i militari ad individuare il proprietario del terreno e a qualificare la natura dei fanghi, circa 150 quintali, classificati rifiuti di tipo speciale.
È bene, tuttavia, rilevare che le indagini sulla presunta pericolosità dei fanghi sono state affidate ad Arpa Puglia che non ha ancora comunicato l'esito delle analisi.
Gli stessi sono risultati provenienti dalle vasche di decantazione di un'attività di autolavaggio self service con sede a Corato di cui era socio accomandatario il proprietario del terreno oggetto di accertamento.
Le conseguenti verifiche documentali hanno evidenziato come le attività di carico, trasporto e spandimento sul suolo agricolo dei predetti fanghi sono avvenute in assenza delle prescritte autorizzazioni configurando così un'illecita attività gestione dei rifiuti.
Per questo i militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell'area avente una superficie di circa 1000 mq e a deferire alla Magistratura di Trani due soggetti; il primo residente a Corato, nella sua qualità di titolare del terreno e socio accomandatario dell'autolavaggio, mentre il secondo di Andria, in qualità di esecutore materiale del trasporto dei rifiuti.
I successivi accertamenti hanno portato i militari ad individuare il proprietario del terreno e a qualificare la natura dei fanghi, circa 150 quintali, classificati rifiuti di tipo speciale.
È bene, tuttavia, rilevare che le indagini sulla presunta pericolosità dei fanghi sono state affidate ad Arpa Puglia che non ha ancora comunicato l'esito delle analisi.
Gli stessi sono risultati provenienti dalle vasche di decantazione di un'attività di autolavaggio self service con sede a Corato di cui era socio accomandatario il proprietario del terreno oggetto di accertamento.
Le conseguenti verifiche documentali hanno evidenziato come le attività di carico, trasporto e spandimento sul suolo agricolo dei predetti fanghi sono avvenute in assenza delle prescritte autorizzazioni configurando così un'illecita attività gestione dei rifiuti.
Per questo i militari hanno proceduto al sequestro preventivo dell'area avente una superficie di circa 1000 mq e a deferire alla Magistratura di Trani due soggetti; il primo residente a Corato, nella sua qualità di titolare del terreno e socio accomandatario dell'autolavaggio, mentre il secondo di Andria, in qualità di esecutore materiale del trasporto dei rifiuti.